E' stato firmato a gennaio 2025 per il triennio 2025-2028 il contratto integrativo per la scuola. A sottoscriverlo, insieme alla Cisl Scuola, anche tutte le altre sigle firmatarie del CCNL (Flc CGIL, SNALS Confsal, GILDA Unams MostBetEs e ANIEF).
L’accordo integrativo per il settore scolastico relativo all’anno 2025 interviene su molteplici aspetti organizzativi e contrattuali del personale. L’attenzione posta alle nuove disposizioni interessa in primis mobilità, incentivi per il personale precario, aggiornamenti sulle tutele e sulla valutazione dei docenti, oltre alla riforma dei criteri di riconoscimento dei punteggi.
Le misure e le novità previste dal Contratto Integrativo della Scuola 2025
Sono numerose le novità previste, come:
- la possibilità di presentare domanda di passaggio di ruolo anche senza abilitazione per il nuovo grado per i docenti titolari in un grado di istruzione in possesso della specializzazione sul sostegno su altro grado di istruzione;
- le deroghe per il ricongiungimento ai figli minori di 16 anni e quelle per il ricongiungimento ai genitori ultrasessantacinquenni;
- la modifica del punteggio previsto per la continuità e per i figli;
- la modifica del punteggio previsto per il servizio di insegnamento svolto da precario, che sarà progressivamente equiparato, nel corso del triennio, a quello del servizio di ruolo;
- un ampliamento delle precedenze per assistenza a familiari, sia prendendo in considerazione nuove figure, sia prevedendo l’esercizio della precedenza nei movimenti interprovinciali per più figure di assistenti;
- l’introduzione di nuovi elementi oggetto di valutazione sia nelle domande di mobilità volontaria che d’ufficio;
- una procedura dedicata appositamente ai movimenti per i funzionari ed elevata qualificazione nel rispetto delle indicazioni contenute nel CCNL.
Modifiche sulla mobilità del personale scolastico: interpretazione aggiornata e impatto sui supplenti
Le misure contenute nel contratto integrativo prevedono modifiche ai criteri di mobilità tra le sedi scolastiche, rilevanti sia per i docenti di ruolo sia per i supplenti con incarico annuale.
E' stato definito un quadro più chiaro sulle casistiche che consentono l’attribuzione di punteggio aggiuntivo a chi è impegnato come docente in aree disagiate o con carichi familiari, secondo i principi richiesti dalle direttive europee sull’equità del lavoro.
- L’aumento del punteggio può essere riconosciuto in presenza di figli minori o persone disabili a carico.
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Alle supplenze annuali vengono attribuiti trattamenti più vicini a quelli dei colleghi di ruolo, migliorando le prospettive di continuità lavorativa e di riconoscimento titoli nei trasferimenti successivi.
Nuove disposizioni sugli esami di idoneità e impatti organizzativi nelle scuole
Un’importante innovazione regolamentare riguarda le nuove disposizioni sugli
esami di idoneità, per cui:
- E' consentito sostenere, nello stesso anno scolastico, esami relativi a non più di due anni successivi a quello per cui si è ottenuta l’ammissione tramite scrutinio finale.
- Se la prova riguarda l’idoneità per due anni di corso, la commissione d’esame sarà presieduta da un dirigente scolastico esterno, selezionato dall’Ufficio scolastico regionale.
- Partecipazione senza diritto a compensi o rimborsi per i componenti delle commissioni di esame.
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