Il contributo 2025 è pari al 70% degli interessi dovuti sul prestito, con un importo minimo di 150 euro e un massimo di 5.000 euro per ciascun beneficiario.
Il nuovo contributo a fondo perduto della Regione Siciliana, promosso per il 2025, è una risposta al bisogno di liquidità e di equità sociale, con importi fino a 5.000 euro per ciascun beneficiario. L'obiettivo è da un lato sostenere le famiglie a basso reddito che hanno fatto ricorso a un prestito per acquistare beni utili alla vita quotidiana, dall'altro stimolare l'economia locale con consumi consapevoli e responsabili. Approfondiamo quindi:
Sono esclusi dalla misura gli acquisti di beni di lusso, come gioielli, veicoli ad alte prestazioni, opere d'arte o imbarcazioni da diporto. Al contrario, sono ammessi prestiti destinati a spese mediche, all'acquisto di elettrodomestici essenziali, di dispositivi tecnologici per la didattica e di altri beni che migliorano la qualità della vita quotidiana. Non è prevista l'ammissibilità di richieste multiple: ogni richiedente può inoltrare una sola domanda, riferita a un solo contratto di finanziamento, anche se questo comprende più beni acquistati contestualmente. L'erogazione avviene nel rispetto di un principio di priorità sociale e si basa su una graduatoria definita prima in base al valore Isee e poi, in caso di parità, secondo l'ordine cronologico di invio della richiesta.
La procedura è digitalizzata e deve essere eseguita online attraverso la piattaforma dedicata all'indirizzo https://incentivisicilia.irfis.it. L'accesso è consentito esclusivamente tramite Spid di livello 2 o Carta Nazionale dei Servizi, nel rispetto delle normative di identificazione digitale in vigore. La finestra temporale per l'invio delle richieste si è aperta alle 12 del 15 maggio 2025 e si chiude alle 17 del 18 giugno 2025.
Per formalizzare la domanda servono il contratto di finanziamento sottoscritto, la fattura o scontrino che certifica l'acquisto, un documento di identità in corso di validità e il modello Isee 2025 aggiornato. In caso il richiedente sia rappresentato legalmente (curatore, tutore, amministratore di sostegno), bisogna allegare anche la documentazione che confermi la rappresentanza. Una volta completata l'istruttoria, Irfis, l'ente gestore dell'incentivo, provvederà a stilare la graduatoria e a pubblicarla sul proprio portale. La pubblicazione online varrà come notifica ufficiale dell'ammissibilità o meno al contributo.
Il contributo prevede una copertura fino al 70% degli interessi pagati sul prestito, con un minimo garantito di 150 euro e un tetto massimo fissato a 5.000 euro. Questo significa che il rimborso sarà commisurato all'onere effettivo sostenuto per gli interessi passivi, e non al valore complessivo del bene acquistato o alla rata mensile. Una volta determinato l'importo spettante, la somma sarà versata in un'unica soluzione, tramite bonifico sul conto corrente bancario oppure su carta prepagata intestata al beneficiario, come indicato nella fase di compilazione della domanda.
È prevista l'applicazione di un diritto di istruttoria pari all'1,50% dell'importo lordo del contributo, a cui va aggiunta l'Iva: la somma sarà dedotta dal totale spettante al momento dell'erogazione. La tempistica per il versamento dei fondi, a seguito della pubblicazione della graduatoria, dipenderà dal numero di domande pervenute e dalla rapidità dell'istruttoria, ma si stima che i primi contributi potranno essere accreditati entro la fine dell'estate 2025, compatibilmente con le verifiche e con l'allocazione delle risorse disponibili.