Una profonda trasformazione sta interessando l’accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Medicina Veterinaria. Il recentissimo Decreto Ministeriale 1115/2025 ha ridefinito le regole del cosiddetto "semestre filtro", che sostituisce il tradizionale sistema di selezione nazionale, introducendo criteri basati sul merito, il recupero di eventuali insufficienze e un complesso sistema premiale.
In questa nuova struttura, gli studenti dovranno affrontare esami uniformi a livello nazionale e saranno collocati in una graduatoria articolata in nove sezioni, tenendo conto di voti ottenuti, rifiutati e recuperati.
Come funziona ora dopo correzioni e modifiche la graduatoria nazionale: punteggi, bonus e sezioni
Il meccanismo di selezione previsto dal DM 1115/2025 si articola in una graduatoria nazionale unica, suddivisa in 9 sezioni in base ai risultati ottenuti negli esami del semestre filtro. Questo sistema garantisce tanto la valorizzazione del merito quanto la possibilità di recupero dei crediti, introducendo anche bonus legati al percorso seguito dallo studente.
| Sezione |
Criterio di accesso |
Bonus graduatoria |
| 1ª |
Superati tutti e tre gli esami (senza rifiutare alcun voto) |
700 pt |
| 2ª |
Superati tutti gli esami, ma rifiutato un voto nel primo appello |
600 pt |
| 3ª |
Superati tutti gli esami, ma rifiutato il voto in due esami |
500 pt |
| 4ª |
Superati tutti gli esami, ma rifiutati i voti in tutti e tre gli esami |
400 pt |
| 5ª |
Superati solo due esami (almeno 18/30) |
300 pt |
| 6ª |
Superati due esami, ma rifiutato almeno un voto |
200 pt |
| 7ª |
Superato solo un esame, almeno 18/30 |
100 pt |
| 8ª-9ª |
Superamento parziale con voti rifiutati e recuperi necessari |
nessun bonus |
Il punteggio totale in graduatoria si ottiene sommando il bonus previsto dalla sezione di appartenenza ai punteggi effettivamente raggiunti negli esami. L’assegnazione delle sedi avviene scorrendo la graduatoria e in funzione delle preferenze espresse.
Gli studenti delle sezioni dalla 5ª alla 9ª possono immatricolarsi solo dopo il recupero dei CFU mancanti, da effettuare entro la finestra indicata dall’ateneo.
La gestione dei voti rifiutati e delle prove di recupero CFU
Una delle novità più discusse del decreto riguarda la possibilità di accettare punteggi rifiutati nel primo appello, soluzione nata per evitare che il semplice rifiuto comporti esclusioni definitive o posizioni penalizzanti. Gli studenti hanno tempo fino al 27 dicembre per dichiarare la propria scelta su Universitaly, sia rispetto ai voti del secondo appello che ai voti rifiutati nella prima tornata.
I punti chiave della gestione esiti sono:
- Recupero del voto rifiutato: se si rifiuta un voto nel primo appello, e nel secondo non si ottiene almeno 18/30, è possibile accettare "retroattivamente" il voto della prima prova.
- Definitività della sufficienza: se al secondo appello si ottiene almeno il 18, il risultato è vincolante anche se non migliora quello della prima prova.
- Prove di recupero CFU: chi entra in graduatoria senza aver acquisito tutti i CFU potrà immatricolarsi solo dopo aver superato prove di recupero organizzate dagli atenei, sempre su base laureatoria nazionale, con almeno due appelli disponibili.
- Il mancato assolvimento dei debiti comporta decadenza definitiva dall’iscrizione.
Questo sistema, pur con l’obiettivo dichiarato di non lasciare posti vacanti, espone a una pressione significativa chi deve recuperare, soprattutto considerando tempistiche stringenti e organizzazione dei percorsi individualizzati nelle singole sedi universitarie.
Scadenze e date chiave dopo il decreto: cosa devono fare gli studenti
Le tempistiche fissate dal DM 1115/2025 impongono agli aspiranti all’area medico-sanitaria una rigorosa osservanza delle date, con il rischio di decadere dalla possibilità di accesso in caso di inadempienza. Di seguito, una panoramica delle scadenze principali e azioni richieste:
- Fino al 27 dicembre 2025: decisione su accettazione o rifiuto dei voti degli esami attraverso il portale Universitaly.
- 8 gennaio 2026 (ore 16:00): pubblicazione delle graduatorie nazionali nell’area riservata del portale Universitaly/CINECA.
- Dall’8 al 14 gennaio: pre-immatricolazione e immatricolazione presso la sede assegnata per chi risulta in posizione utile nelle graduatorie principali.
- Dal 16 al 19 gennaio: apertura ulteriore per selezione su posti eventualmente rimasti disponibili, esprimendo nuove scelte di sede.
- 21-24 gennaio: nuova finestra per immatricolazione post-scelta aggiuntiva.
- Entro il 26 gennaio: comunicazione dei nominativi degli immatricolati dal sito universitario al portale ministeriale.
- Dal 28 gennaio: pubblicazione graduatorie nominative dei corsi affini e apertura alle relative iscrizioni.
Ove richiesto,
lo studente deve sostenere e superare le prove di recupero CFU mancanti entro la data stabilita dall’ateneo, generalmente entro la fine di febbraio, per poter accedere appieno al secondo semestre. Ogni passaggio è monitorato a livello nazionale per evitare irregolarità o discriminazioni regionali.
Percorsi alternativi: accesso ai corsi affini e riconoscimento dei crediti
Chi non supera la selezione per Medicina, Odontoiatria o Veterinaria può contare sulla possibilità di trasferirsi a corsi di studio affini, con pieno riconoscimento dei 18 CFU maturati in caso di superamento degli esami nel semestre filtro.
Questa soluzione vuole:
- Contrastare la dispersione universitaria,
- Valorizzare il lavoro e il percorso già svolto,
- Facilitare il transito verso ambiti scientifici o sanitari diversi, come Biotecnologie, Farmacia, Scienze Zootecniche o Professioni Sanitarie.
L’accesso ai corsi affini avviene secondo distinte graduatorie, in genere pubblicate a fine gennaio, con una quota di posti specifica (pari al 20% del totale). Inoltre, i CFU acquisiti possono essere utilizzati per esoneri da obblighi di frequenza e per accedere direttamente alle prove scritte nelle nuove sedi. Anche per chi prosegue la formazione in altri corsi ad accesso libero viene riconosciuta la validità dei crediti già completati durante il semestre filtro.
Criticità e prospettive future: le istanze di studenti e docenti nella riforma dell’accesso a Medicina
La riforma del semestre filtro ha suscitato ampie discussioni nel mondo accademico e tra gli studenti. Petizioni, reclami e osservazioni ufficiali hanno messo in luce alcuni nodi irrisolti e il rischio di diseguaglianze nella selezione e nell’organizzazione dei percorsi universitari.
- Un’importante parte del dibattito ha riguardato la mancanza di direttive uniformi su programmi, modalità d’esame e criteri di valutazione, percepiti da molti come poco trasparenti e variabili fra Atenei.
- Rilevante la pressione psicologica segnalata dagli studenti a causa dell’incertezza su graduatorie, tempistiche e possibili scenari dopo la selezione.
- Alcuni docenti hanno contestato il rischio di perdita della libertà di insegnamento: la rigidità dei programmi nazionali e la didattica online massiva vengono viste come ostacolo alla qualità formativa.
- Tra le richieste espresse:
- Simulazioni delle prove realistiche,
- trasparenza sui criteri della graduatoria,
- monitoraggio pubblico delle carriere degli studenti per valutare l’efficacia della riforma.
Il decreto 1115/2025 ha provato ad ampliare le possibilità di recupero, ma
ha introdotto paradossi sui voti rifiutati e un meccanismo premiale complesso, esponendo a possibili contenziosi e il rischio di discriminazioni fra studenti di Atenei diversi.