Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Cosa fare quando come oggi 5 dicembre siti web, app, ChatGtp, Canva, Shopify, non funziona per colpa di Cloudfare

di Chiara Compagnucci pubblicato il
siti web eapp down, non funzionano oggi

Un improvviso malfunzionamento di Cloudflare ha mandato in tilt siti e app tra i pi usati come ChatGpt, Canva, Shopify, Linkedin e X. Analizziamo cause, impatti su utenti e aziende, e il ruolo cruciale di Cloudflare.

Nella mattina di oggi 5 dicembre 2025, una vasta parte del traffico globale su Internet ha subito forti rallentamenti e interruzioni. Numerosi utenti hanno segnalato l’impossibilità di accedere a siti web e applicazioni tra i più utilizzati: piattaforme di lavoro, social media e strumenti per la produttività sono risultati irraggiungibili o non funzionanti. Il disagio ha coinvolto servizi come LinkedIn, Canva, X (ex Twitter), Shopify, Vinted, Zoom, DownDetector e altri giochi online molto popolari. Questa problematica non è stata casuale: la causa principale è riconducibile a malfunzionamenti di rete legati all’interconnessione fornita da una delle aziende leader nel settore, Cloudflare.

L’evento non ha solo avuto conseguenze per gli utenti privati, ma ha impattato direttamente su aziende, attività commerciali digitali e professionisti che dipendono dalle piattaforme online per il proprio lavoro. Le difficoltà sono state accentuate dal coinvolgimento di siti come DownDetector, spesso utilizzato per verificare lo stato di funzionamento delle principali piattaforme.

Cloudflare: cos'è, come funziona e perché il suo malfunzionamento blocca mezza Internet

Cloudflare è una piattaforma specializzata in servizi per la sicurezza, le prestazioni e la gestione del traffico web. Fondata nel 2009, negli anni ha assunto un ruolo sempre più centrale nell’ecosistema digitale mondiale, operando come intermediario tra l’utente finale e i server che ospitano siti web e applicazioni. Il funzionamento di Cloudflare si basa prevalentemente su una rete distribuita (Content Delivery Network - CDN) che permette di servire i contenuti web a partire da una vasta infrastruttura globale di server, migliorando la velocità di caricamento e fornendo una protezione avanzata contro le minacce cibernetiche.

Tra i servizi offerti si annoverano firewall per applicazioni web, mitigazione degli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), protezione del traffico dati, edge computing e soluzioni intelligenza artificiale applicate alla sicurezza. Ogni richiesta di accesso a un sito che utilizza Cloudflare viene prima analizzata e ottimizzata dalla rete stessa, garantendo, in condizioni normali, rapidità e affidabilità. Una funzione centrale di questa azienda è la gestione del traffico tramite sistemi proxy inversi e meccanismi di caching, che riducono la latenza e distribuiscono i carichi sui vari data center.

Nel tempo l’azienda ha integrato tecnologie per contrastare i bot dannosi, evitare lo scraping non autorizzato e rafforzare le misure di autenticazione. Dal 2023, Cloudflare gestisce una media di 45 milioni di richieste HTTP al secondo, fornendo un’importante infrastruttura anche per progetti legati all’intelligenza artificiale e nuove frontiere digitali. La presenza di Cloudflare nel panorama globale si traduce in una sorta di “hub” centrale: quando subentra un problema a livello di questa piattaforma, interi segmenti della rete diventano improvvisamente inaccessibili.

I rischi connessi a tale centralizzazione sono frequentemente sottolineati dagli esperti di sicurezza informatica. Un malfunzionamento, anche temporaneo, può provocare una reazione a catena, bloccando piattaforme di ogni settore.

Il down di Cloudflare di oggi venerdì 5 dicembre 2025: cause, siti coinvolti, impatto e possibili soluzioni per gli utenti

L’interruzione del servizio verificatasi la mattina del 5 dicembre ha attirato l’attenzione di milioni di utenti e operatori del settore tecnologico. Le prime segnalazioni indicavano problemi diffusi su un elevato numero di piattaforme:

  • Social network e piattaforme professionali: come LinkedIn e X
  • Strumenti di produttività, e-commerce e design: coinvolgendo Canva, Shopify e Vinted
  • Servizi di monitoraggio dei disservizi: lo stesso DownDetector, usato per registrare questi eventi, risultava irraggiungibile
  • Ambiti gaming e comunicazione: con Fortnite, Roblox, Zoom
Il disservizio è iniziato attorno alle 9:50 di mattina, con alcune risoluzioni parziali dopo circa un’ora. Secondo il comunicato ufficiale dell’azienda, la causa principale sarebbe stata una modifica al sistema di analisi del Web Application Firewall, implementata per far fronte a una vulnerabilità recentemente identificata nei componenti di React Server. Tale aggiornamento, seppur mirato a rafforzare la sicurezza, ha avuto l’effetto collaterale di rendere la rete Cloudflare momentaneamente indisponibile. Un elemento importante riguarda la chiarezza fornita dall’azienda stessa: “Non si è trattato di un attacco informatico, bensì di un intervento di manutenzione non perfettamente riuscito”.

L’impatto sulla quotidianità degli utenti è stato rilevante. L’impossibilità di utilizzare strumenti chiave per il lavoro smart working, la comunicazione, i servizi online e il gaming ha evidenziato la fragilità delle strutture a cui affidiamo la maggior parte delle attività digitali. In occasione di questa interruzione si è visto come, oltre ai principali siti web, siano andati fuori uso anche strumenti deputati al rilevamento di guasti e anomalie, rendendo ancora più difficoltoso comprendere la portata effettiva dell’evento in tempo reale.

Siti e servizi coinvolti Tipologia di impatto
LinkedIn, X, Canva, Shopify, Vinted Irreperibilità o accesso intermittente
DownDetector Impossibilità di segnalare disservizi
Gaming e streaming (Fortnite, Roblox, Zoom) Connessioni instabili, disconnessioni

Non si è trattato del primo caso in breve tempo. Un evento analogo era avvenuto il 18 novembre dello stesso anno, quando una diversa modifica interna aveva causato disservizi prolungati, allora legati alla gestione delle autorizzazioni sui sistemi di database Cloudflare. In quel caso il ripristino era stato più lento e laborioso, ma entrambi gli eventi testimoniano una crescente complessità nella gestione sicura e fluida dei servizi digitali globali.

Il problema del 5 dicembre è stato mitigato con una rapidità superiore rispetto al passato, grazie anche al monitoraggio costante e alla comunicazione tempestiva da parte dei tecnici. L’incidente pone però l’attenzione sulle conseguenze legate all’affidamento a pochi grandi fornitori di servizi infrastrutturali. Tra gli aspetti critici spiccano i rischi di sicurezza: anche se in questo caso non si è verificato un attacco, simili incidenti possono comunque creare vulnerabilità o “falle temporanee” esposte all’azione di malintenzionati.

Soluzioni e suggerimenti per gli utenti in caso di down di Cloudflare:

  • Verificare lo stato delle piattaforme tramite le pagine ufficiali di stato dei servizi (oltre che DownDetector, quando disponibile)
  • Utilizzare strumenti alternativi come "Is It Down Right Now?" o "Down for Everyone or Just Me" per monitorare i disservizi su scala internazionale
  • In caso di ambiti lavorativi o professionali, dotarsi di backup e strategie per la continuità operativa (ad esempio, prevedere alternative temporanee per comunicazioni e gestione documenti)
  • Monitorare i canali social ufficiali delle aziende coinvolte per ricevere aggiornamenti in tempo reale
  • Per i gestori di siti web, valutare l’implementazione di sistemi di failover o replica su provider diversi, laddove tecnicamente ed economicamente possibile
La molteplicità dei servizi basati su Cloudflare mostra quanto l’interazione tra sicurezza, ottimizzazione e continuità della rete sia un elemento cardine nella società digitale contemporanea. Rimane alta la necessità di diversificare le soluzioni infrastrutturali e rafforzare la prevenzione, per salvaguardare ogni livello di operatività online, soprattutto di fronte a scenari di crescente complessità e interdipendenza.