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Cosa succede ai docenti precari e a tempo determinato dopo il 30 giugno? I diritti e cosa devono fare per insegnare nel 2024-2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
docenti tempo determinato

Quali sono i diritti che vengono riconosciuti ai docenti precari il cui contratto cessato il 30 giugno: i chiarimenti e cosa fare per insegnare anche il prossimo anno

Cosa succede ai docenti precari e a tempo determinato dopo il 30 giugno? Il 30 giugno sono scaduti i contratti a termine dei precari della scuola con contratti a tempo determinato.

Si tratta del personale scolastico che fino al prossimo primo settembre si ritrova disoccupato e a cui sono riconosciuti alcuni diritti, ma forse non tutti quelli che dovrebbero. 

  • Quali sono i diritti riconosciuti ai docenti precari dopo il 30 giugno
  • Cosa devono fare i docenti con contratto a tempo determinato cessato il 30 giugno per insegnare l’anno prossimo

Quali sono i diritti riconosciuti ai docenti precari dopo il 30 giugno

Ai docenti della scuola con contratto a tempo determinato vengono riconosciuti diversi diritti, dalla possibilità di richiesta della Naspi per la disoccupazione alla liquidazione del Tfr. 

Per quanto riguarda la Naspi, considerando che si tratta di una indennità che viene riconosciuta dall’Inps solo a chi perde il lavoro in modo involontario, per un periodo di tempo pari alla metà dei contributi versati nell’ultimo quadriennio e a condizione di aver maturato almeno 13 settimane di contributi nel quadriennio precedente la presentazione della domanda, hanno diritto ad averla anche i precari della scuola e i supplenti purchè abbiano maturato i contributi richiesti nei 48 mesi precedenti.

Precisiamo, però, che nella Pubblica Amministrazione, la Naspi viene riconosciuta solo a coloro che hanno un contratto a tempo determinato e non spetta a chi ha un contratto a tempo indeterminato anche se viene licenziato. 

L’indennità spetta ai docenti precari solo su domanda e al verificarsi dei seguenti casi:

  • per scadenza del contratto a termine;
  • per licenziamento da contratto a tempo determinato;
  • per dimissioni volontarie per giusta causa;
  • per neo mamme e neo papà che presentano le dimissioni da contratto a tempo determinato,nel periodo tutelato dal licenziamento.
In ogni caso, la domanda può essere presentata solo dopo la scadenza del contratto a termine e solo in modalità online.

Precisiamo che se trascorrono più di 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, il diritto alla Naspi decade.  

Cambia anche l’importo della Naspi per i precari della scuola che varia da persona a persona perché dipende dalla retribuzione media del periodo lavorato che dà diritto alla disoccupazione.

Un altro diritto riconosciuti ai docenti con contratto a tempo determinato è il pagamento del Tfr maturato. 

La liquidazione del Trattamento per i contratti cessati il 30 giugno 202 non avviene prima di 12 mesi dalla scadenza del contratto e, dopo tale termine, l’Inps deve liquidare l’importo spettante entro i 3 mesi successivi.

Ciò significa che i supplenti il cui contratto è terminato il 30 giugno 2024 non percepiranno la somma dovuta prima di luglio 2025.

Per quanto riguarda le ferie, i docenti precari, al termine del loro contratto, non hanno diritto ad averne la monetizzazione. 

La mancata fruizione delle ferie maturate determina la loro perdita alla cessazione del rapporto di lavoro.

L’unico caso in cui i precari della scuola hanno diritto a ricevere l’indennità sostitutiva delle ferie maturate residue non fruite è quello in cui il datore di lavoro non li invita a fruirne prima della loro perdita.

In ogni caso, tale diritto si prescrive in 10 anni.

Cosa devono fare i docenti con contratto a tempo determinato cessato il 30 giugno per insegnare l’anno prossimo

Una volta cessato a giugno il contratto di lavoro, i docenti precari possono tornare in cattedra il primo settembre per insegnare l’anno prossimo 2024-2025 se rientreranno nelle relative graduatorie e se hanno presentato apposita domanda entro giugno 2024.

Dopo che saranno stilate le graduatorie, saranno attribuiti gli incarichi dal 31 agosto al 30 giugno 2025.