La necessità di riformare il sistema delle accise nasce dall'intenzione di eliminare le differenze di tassazione tra benzina e diesel.
Quello di oggi è il giorno dell'approvazione del decreto Accise segna una svolta nella politica fiscale italiana sui carburanti. Il provvedimento ridefinisce il sistema di tassazione su benzina e gasolio. La misura ha un impatto diretto sui prezzi alla pompa, sulle entrate fiscali dello Stato e sulle scelte degli automobilisti. Approfondiamo la questione:
L'obiettivo della riforma è quello di portare le due aliquote alla parità. La logica alla base del provvedimento è di incentivare il passaggio a mezzi di trasporto più sostenibili, riducendo l'utilizzo dei carburanti fossili. Per raggiungere questo traguardo, l'accisa sul diesel aumenterà in modo graduale, con rialzi compresi fino a 1,5 centesimi di euro all'anno, mentre quella sulla benzina verrà ridotta progressivamente.
Secondo le stime del Ministero dell'Economia, questa operazione consentirà di recuperare circa 1 miliardo di euro all'anno di gettito fiscale da destinare in parte al finanziamento del trasporto pubblico locale, un altro tassello nella strategia di riduzione dell'impatto ambientale dei trasporti.
L'effetto più immediato dell'approvazione del decreto Accise sarà un aumento graduale del prezzo del gasolio. Inizialmente, il rialzo sarà contenuto, pari a 1 centesimo di euro al litro, ma già nel corso dei prossimi anni l'impatto diventerà più evidente. Per un automobilista che fa un pieno di 50 litri, il rincaro iniziale sarà di 0,50 euro, una somma apparentemente trascurabile, ma destinata a crescere nel tempo.
La benzina beneficerà di una lieve riduzione dell'accisa, che si tradurrà in un piccolo risparmio per chi utilizza questo carburante. Un altro aspetto da considerare è l'effetto che questa riforma avrà sulle flotte aziendali e sui trasportatori, che da anni beneficiano del minor costo del diesel rispetto alla benzina. Per loro, i rincari potrebbero tradursi in un aumento dei costi operativi, con ripercussioni sui prezzi al consumo di molti beni.
L'adeguamento delle accise porterà a un cambio nelle abitudini di consumo degli italiani. Il diesel, da sempre considerato più conveniente, diventerà meno vantaggioso rispetto alla benzina e spinge a riconsiderare la propria scelta in fase di acquisto di un'auto nuova.
Per chi possiede già un'auto a gasolio, l'aumento graduale del prezzo del carburante non avrà un impatto immediato rilevante, ma nel lungo periodo potrebbe rendere meno conveniente il mantenimento di un veicolo diesel rispetto a una vettura a benzina o ibrida.