Quali sono le principali novità contenute nel Decreto P.A. 2025 ufficiale per gli enti locali, la scuola, i contratti, i concorsi e i Vigli del Fuoco
Cosa cambia per i contratti apprendistato, i concorsi, i Vigili del Fuoco con l’approvazione del nuovo Decreto P.A. 2025 ufficiale? Il Decreto n. 25 del 14 marzo 2025 è stato convertito in legge con diverse novità riguardanti il reclutamento nella Pubblica Amministrazione, le modalità di stabilizzazione del personale e il rafforzamento degli enti locali e nazionali. Vediamo nel dettaglio quali sono le misure previste.
Stando a quanto stabilito, infatti, una volta concluso il periodo di impiego in apprendistato, il contratto si potrà trasformare in rapporto di lavoro a tempo indeterminato ma solo a condizione che il dipendente abbia conseguito già il titolo di studio richiesto e che abbia ricevuto una valutazione positiva nel servizio prestato, nonché che l’ente interessato abbia già previsto nuove assunzioni.
Il Decreto introduce nuove misure per incentivare l’ingresso dei giovani nel settore pubblico, con un’attenzione particolare ai profili specializzati nelle tecnologie applicate, destinando un’ulteriore quota del 10% delle assunzioni al reclutamento di soggetti in possesso di specifiche qualifiche tecniche.
In particolare, saranno privilegiati i candidati in possesso di diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate, rilasciato dagli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) e di diplomi tecnici conformi ai profili richiesti nei diversi bandi.
Novità in arrivo anche per i Vigili del Fuoco, per cui è stato aumentato il valore del buono pasto a 9 euro ed è stato istituito un fondo da 20 milioni di euro per armonizzare le indennità con quelle del personale di polizia.
Alcune modifiche interessano i concorsi pubblici, o meglio, le graduatorie dei concorsi e il personale impiegato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
In particolare, è stato deciso che le amministrazioni titolari di interventi PNRR possono stabilizzare i lavoratori con almeno 36 mesi di servizio continuativo entro il 31 dicembre 2026, con procedure selettive semplificate, mentre validità triennale delle graduatorie si applica in modo retroattivo alla data del 15 marzo 2025.
Tra le altre misure approvate nel Decreto P.A. 2025 ci sono anche quelle straordinarie per valorizzare il personale assunto con contratto a termine nei Comuni e nelle Regioni meno sviluppate, come Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata, con possibilità di estensione dell’orario da 18 a 36 ore settimanali e stabilizzazione dei lavoratori con almeno 18 mesi di servizio continuativo.
Sono, inoltre, stati previsti canali semplificati per l’assunzione del personale appartenente alle categorie protette, attraverso lo scorrimento di graduatorie dedicate e le procedure di mobilità senza il limite dell’1% della quota d’obbligo, anche per il personale non dirigenziale.
Per gli enti di ricerca è stato definito un fondo straordinario da 120 milioni per assunzioni e valorizzazione.
Per la scuola, è stato deciso che le graduatorie per il reclutamento del personale educativo e scolastico riportino in modo chiaro riserve, precedenze e preferenze applicate, nel rispetto della tutela dei dati personali
Il nuovo Decreto P.A. conferma anche le risorse per la copertura assicurativa integrativa delle spese sanitarie del personale scolastico, con 20 milioni di euro per il 2025, 50 milioni per il 2026 e 50 milioni annui dal 2027 al 2029.