Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Detrazione rogito e spese notarili prima casa da inserire nel 730 2025 o Modello REDDITI Persone Fisiche-PF

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
detrazioni rogito prima casa 2024 regole

Quali sono le spese notarili, tra cui rogito, ma non solo, che si possono inserire come detrazioni nelle dichirazioni dei redditi. Vediamo come deve essere fatta una corretta compilazione, i documenti necessari, gli importi, i limiti e i casi particolari

Le detrazioni fiscali per le spese sostenute durante l'acquisto della prima casa rappresentano un'importante opportunità di risparmio per i contribuenti. Tra queste, le spese notarili per il rogito del mutuo ipotecario possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi tramite modello 730 o Redditi Persone Fisiche. Vediamo nel dettaglio quali costi sono detraibili, i limiti e gli importi massimi previsti per il 2025.

Detrazioni spese notarili 2025, pagamenti tracciabili obbligatori

Anche per le spese effettuate presso il notaio al momento dell'acquisto della prima casa è possibile fruire della detrazione Irpef del 19%, a condizione che, dal 2025, il pagamento avvenga esclusivamente tramite strumenti tracciabili, come previsto dalla Legge di Bilancio 2025. Gli strumenti di pagamento ammessi includono bonifici bancari, carte di credito, bancomat o altri mezzi che garantiscano la tracciabilità dell'operazione.

La normativa contenuta nella Legge di Bilancio 2025 estende l'obbligo di tracciabilità a ogni tipo di spesa detraibile. Fanno eccezione solo le spese mediche, che possono essere detratte anche se pagate in contanti, inclusi medicinali, dispositivi medici e prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private convenzionate col Servizio Sanitario Nazionale.

Quali spese notarili per l'acquisto prima casa sono detraibili e quali sono escluse

Secondo quanto precisato dall'Agenzia delle Entrate, è possibile portare in detrazione esclusivamente determinate spese notarili connesse alla stipula del mutuo per l'acquisto dell'abitazione principale. In particolare, sono detraibili:

  • L'onorario del notaio relativo alla stipula del contratto di mutuo ipotecario
  • Le spese anticipate dal notaio per conto del cliente, come l'iscrizione e la cancellazione dell'ipoteca
Non sono invece detraibili le spese sostenute per:
  • L'onorario del notaio per la stipula del contratto di compravendita
  • Le imposte di registro
  • L'IVA
  • Le imposte ipotecarie e catastali
L'Agenzia delle Entrate ha inoltre chiarito che, se il cliente ha costituito un deposito presso il notaio in un determinato anno e il notaio emette fattura nell'anno successivo, le spese sono detraibili dall'imposta dovuta per l'anno di costituzione del deposito, secondo il principio di cassa. Questo a condizione che il contribuente conservi tutta la documentazione che attesti data e importo dell'avvenuto deposito e la fattura emessa dal notaio.

Detrazioni spese notaio acquisto prima casa, limiti e importi previsti

Per beneficiare della detrazione fiscale Irpef al 19% sulle spese notarili relative all'acquisto della prima casa, occorre rispettare un limite massimo di 4.000 euro. Tale soglia comprende tutte le spese sostenute per gli interessi passivi del mutuo e per gli oneri accessori relativi alla stipula del contratto.

La detrazione massima ottenibile è quindi di 760 euro (19% di 4.000 euro). Va precisato che questo limite è complessivo e include tutte le seguenti spese:

  • Interessi passivi sul mutuo
  • Oneri accessori legati alla stipula
  • Quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione
  • Spese di istruttoria bancaria
  • Spese di perizia tecnica
  • Penalità per estinzione anticipata del mutuo
Nel caso di acquisto in comproprietà e mutuo cointestato, il limite di 4.000 euro è da riferirsi all'ammontare complessivo degli interessi e oneri accessori. Ad esempio, se due coniugi non fiscalmente a carico l'uno dell'altro sono cointestatari in parti uguali del mutuo, ciascuno potrà indicare al massimo un importo di 2.000 euro nella propria dichiarazione dei redditi.

Requisiti per ottenere la detrazione del rogito prima casa

Per poter usufruire della detrazione del 19% sulle spese notarili relative al mutuo per l'acquisto della prima casa, è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:

  • L'immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto
  • L'acquisto dell'immobile deve avvenire nell'anno antecedente o successivo alla stipula del mutuo
  • Il contribuente deve essere sia intestatario del mutuo che proprietario dell'immobile
Per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente. La detrazione spetta quindi al contribuente acquirente e intestatario del mutuo, anche se l'immobile è adibito ad abitazione principale di un suo familiare (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado).

In caso di separazione legale, anche il coniuge separato rientra tra i familiari fino all'annotazione della sentenza di divorzio. In caso di divorzio, il coniuge che ha trasferito la propria dimora abituale mantiene il diritto alla detrazione per la quota di competenza, se presso l'immobile hanno la propria dimora abituale i suoi familiari.

Detrazioni rogito prima casa e notarili, compilazione nel 730 2025 e documenti necessari da allegare

Le spese notarili detraibili devono essere indicate nel modello 730/2025 (o nel modello Redditi Persone Fisiche) nel quadro E, sezione I, rigo E7 - "Interessi per mutui ipotecari per l'acquisto dell'abitazione principale" specificando gli importi degli interessi passivi e degli oneri accessori sostenuti per il mutuo ipotecario.

Per documentare correttamente queste spese e beneficiare della detrazione, è necessario conservare:

  • Copia del contratto di acquisto dell'immobile
  • Copia del contratto di mutuo
  • Ricevute che attestano il versamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali
  • Fattura dettagliata del notaio con distinzione tra spese relative al contratto di compravendita e quelle relative al contratto di mutuo
  • Ricevute di pagamento che attestino l'utilizzo di mezzi tracciabili
Le ricevute e la documentazione devono essere conservate per almeno cinque anni a partire dalla data di presentazione della dichiarazione in cui la spesa è stata indicata, in quanto potrebbero essere richieste in caso di controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Detrazioni spese notarili per rinegoziazione o surroga del mutuo

Nel caso di estinzione di un mutuo contratto per l'acquisto dell'abitazione principale e stipula di un nuovo mutuo, il diritto alla detrazione non viene meno. Questo vale sia in caso di surroga per volontà del debitore (art. 120-quater, comma 8, D.Lgs. 385/1993) sia in caso di rinegoziazione del mutuo.

In queste situazioni, la detrazione spetta per un importo non superiore a quello che risulterebbe con riferimento alla quota residua di capitale del vecchio mutuo, maggiorata delle spese e degli oneri accessori correlati con l'estinzione del vecchio mutuo e l'accensione del nuovo.

Dal 2025, per nuovi contratti di accollo, subentro o rinegoziazione del mutuo, la data di stipula da considerare è quella del contratto di accollo/subentro/rinegoziazione. Gli interessi relativi a questi mutui devono essere indicati con codici specifici nella dichiarazione dei redditi.

Casi particolari per la detrazione delle spese notarili

Esistono alcune situazioni particolari che meritano attenzione:

Immobile sottoposto a ristrutturazione

Se l'immobile acquistato è sottoposto a ristrutturazione edilizia, la detrazione spetta dalla data in cui viene adibito ad abitazione principale, purché ciò avvenga entro due anni dall'acquisto. Questa estensione temporale è prevista proprio per venire incontro alle esigenze di chi deve effettuare lavori prima di trasferirsi nell'abitazione.

Immobile locato

In caso di acquisto di un immobile locato, la detrazione spetta a partire dalla prima rata di mutuo corrisposta, a condizione che entro tre mesi dall'acquisto l'acquirente notifichi al locatario l'intimazione di sfratto per finita locazione e che entro un anno dal rilascio l'immobile sia adibito ad abitazione principale.

Trasferimento per motivi di lavoro

Si ha diritto alla detrazione anche se l'immobile non è adibito ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto a causa di un trasferimento per motivi di lavoro avvenuto dopo l'acquisto stesso. Inoltre, per il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia, la detrazione è riconosciuta anche in assenza del requisito della dimora abituale.

Contratti di mutuo stipulati prima del 1993

Per i contratti stipulati prima del 1993, la detrazione spetta su un importo massimo di 4.000 euro per ciascun intestatario del mutuo, a condizione che l'unità immobiliare fosse stata adibita ad abitazione principale all'8 dicembre 1993 e che il contribuente non abbia variato l'abitazione principale per motivi diversi da quelli di lavoro.



Leggi anche