La detrazione Irpef al 19% per la frequenza scolastica dei propri figli rappresenta un'importante agevolazione fiscale per le famiglie italiane. Questa opportunità di risparmio è valida anche per coloro che hanno figli iscritti alle scuole private, ma con alcune distinzioni fondamentali: l'agevolazione si applica alle scuole paritarie, mentre non sono detraibili le spese sostenute per la frequenza di istituti privati non paritari.
A chi spetta la detrazione scuola privata 2025, differenza tra paritarie e non paritarie
La detrazione Irpef del 19% è riconosciuta a tutti i genitori che sostengono spese per la frequenza degli istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione. Questo comprende scuole di ogni ordine e grado, incluse scuole materne, elementari, medie e superiori, che possono essere pubbliche, statali, degli enti locali o scuole private paritarie.
È importante comprendere la differenza tra le tipologie di istituti privati:
- Scuole paritarie: sono istituti privati che, pur essendo gestiti da enti non statali, sono pienamente integrati nel sistema pubblico nazionale di istruzione e seguono gli stessi programmi e standard formativi delle scuole statali
- Scuole non paritarie: sono istituti privati iscritti in appositi elenchi regionali, aggiornati annualmente. Gli studenti di queste scuole devono sostenere un esame di idoneità al termine di ogni percorso scolastico o per trasferirsi in una scuola statale o paritaria
La normativa fiscale vigente prevede che
la detrazione non spetta per le spese sostenute per la frequenza di scuole private non paritarie, inclusi i corsi per il recupero di anni scolastici. Questo perché l'agevolazione è riservata esclusivamente agli istituti che offrono un percorso didattico equivalente a quello delle scuole pubbliche e che sono ufficialmente riconosciuti come parte del sistema nazionale di istruzione.
Quali spese scolastiche sono ammesse alla detrazione per le scuole private nel 2025
Anche per gli istituti privati paritari, le spese scolastiche che danno diritto alla detrazione fiscale Irpef al 19% sono le stesse previste per le scuole pubbliche. Come stabilito dalla Legge di Bilancio 2025, è obbligatorio effettuare tutti i pagamenti con strumenti tracciabili (bancomat, carte di credito, bonifici) per poter beneficiare dell'agevolazione.
Le spese detraibili comprendono:
- Tasse e contributi di iscrizione alle scuole private paritarie
- Servizio di mensa scolastica ed eventuali servizi integrativi di assistenza al pasto
- Gite scolastiche e attività formative extracurricolari
- Servizi di pre e post scuola
- Assicurazione scolastica
- Corsi di lingua, musica, teatro e altre attività deliberate dagli istituti scolastici, anche se svolti al di fuori dell'orario ordinario
Non rientrano tra le spese detraibili quelle sostenute per:
- Acquisto di libri di testo
- Materiale di cancelleria e cartoleria
- Trasporto scolastico privato (a differenza del servizio di trasporto scolastico organizzato dalla scuola, che risulta invece detraibile)
Novità 2025, aumento del limite massimo detraibile per le scuole paritarie
Un'importante novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024) riguarda l'innalzamento del limite massimo di spesa detraibile per ciascun alunno o studente. L'articolo 1, comma 13 della manovra ha infatti disposto l'aumento
da 800 a 1.000 euro per ogni figlio del tetto massimo di spese detraibili per la frequenza di scuole dell'infanzia, del primo ciclo d'istruzione e della scuola secondaria di secondo grado presso gli istituti paritari.
Questo significa che, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025, le famiglie potranno beneficiare di una detrazione massima di 190 euro per ogni figlio (il 19% di 1.000 euro), mentre per le spese relative al 2024 il limite resta fissato a 800 euro, con una detrazione massima di 152 euro per figlio.
La misura rappresenta un sostegno concreto per le famiglie che scelgono di iscrivere i propri figli a istituti paritari, contribuendo ad alleggerire il carico fiscale legato ai costi dell'istruzione.
Come ottenere la detrazione nel modello 730/2025
Per beneficiare della detrazione per le spese scolastiche sostenute presso scuole private paritarie, è necessario inserire correttamente questi importi nella dichiarazione dei redditi, seguendo alcune regole precise:
- Utilizzare il modello 730 o il modello Redditi Persone Fisiche
- Indicare le spese nei righi da E8 a E10 del modello 730 (o nei righi da RP8 a RP13 del modello Redditi), utilizzando il codice 12 per le spese di istruzione diverse da quelle universitarie
- Rispettare il limite massimo di 800 euro per figlio per le spese sostenute nel 2024 (detraibili nella dichiarazione 2025) e di 1.000 euro per figlio per le spese sostenute nel 2025 (detraibili nella dichiarazione 2026)
È essenziale conservare tutta la documentazione relativa ai pagamenti effettuati, come:
- Ricevute di bonifici bancari o postali
- Estratti conto che attestino i pagamenti con carte di debito o credito
- Bollettini postali o ricevute di pagamenti tramite PagoPA
- Attestazioni rilasciate dalla scuola o dal beneficiario del pagamento
Nei documenti deve essere chiaramente indicato: l'istituto scolastico beneficiario, la causale del versamento, l'importo pagato, i dati dell'alunno e del soggetto che ha effettuato il pagamento.
Limiti reddituali e rimodulazione delle detrazioni nel 2025
È importante evidenziare che, a seguito della riforma fiscale entrata in vigore con la Legge di Bilancio 2025, sono stati introdotti nuovi limiti per le detrazioni fiscali basati sul sistema del quoziente familiare. Questo comporta una rimodulazione delle detrazioni spettanti in base al reddito complessivo del contribuente:
- Per redditi fino a 75.000 euro, la detrazione spetta nella misura piena del 19% delle spese sostenute, nei limiti previsti
- Per redditi superiori a 75.000 euro, la detrazione viene progressivamente ridotta in base al nuovo articolo 16-ter del TUIR
- Per redditi superiori a 240.000 euro, la detrazione non spetta
Questa rimodulazione si applica a tutte le detrazioni previste dall'articolo 15 del TUIR, incluse quelle per spese scolastiche, e va tenuta in considerazione nel calcolo del beneficio fiscale effettivamente spettante.
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