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Direttiva Fesi 2025 approvata con diverse novità. Pagamenti ora a luglio, tutti gli importi stabiliti

di Marianna Quatraro pubblicato il
Direttiva Fesi 2025 approvata novita

Quali sono i cambiamenti e le modifiche approvare con la direttiva Fesi 2025 tra aumenti e nuove indennità

La Direttiva FESI 2025 rappresenta un passo rilevante nell’ambito della regolamentazione del trattamento economico accessorio per il personale delle Forze Armate e delle forze di polizia a ordinamento militare, per sostenere la valorizzazione della produttività e della specificità del servizio istituzionale prestato dal comparto militare. 

Il Fondo nasce come strumento finalizzato a premiare l’impegno, la qualità e il merito del personale, adeguandosi a criteri di equità, trasparenza e conformità alle normative vigenti e stabilisce un sistema retributivo integrativo.

La dotazione finanziaria annua viene negoziata tra associazioni rappresentative firmatarie del contratto collettivo e l’amministrazione di riferimento e le risorse economiche sono distribuite in base ad accordi sottoscritti annualmente, che tengono conto di parametri oggettivi come giornate di servizio, tipologia di incarico e gradi ricoperti.

Tra i soggetti coinvolti figurano:

  • Il Ministero della Difesa e lo Stato Maggiore;
  • Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM);
  • Organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo;
  • Organi tecnici come CUSI e NoIPA per la gestione amministrativa e dei pagamenti.

Le principali novità della direttiva FESI 2025: modifiche approvate, importi stabiliti e categorie di beneficiari

Le principali novità della Direttiva Fesi 2025 ufficialmente approvata sono le seguenti:
  • Aumento degli importi base: incrementi netti compresi fra i 100 e i 200 euro su base annua rispetto agli anni precedenti per la maggior parte dei destinatari, con potenzialità di crescita grazie alle nuove risorse stanziate.
  • Maggiorazioni semplificate: si passa a tre sole maggiorazioni percentuali legate a servizi prestati in determinate condizioni (per esempio, apicalità o lunghi periodi di servizio negli organi centrali).
  • Bonus fissi sui gradi apicali: ulteriori premi monetari destinati a militari che abbiano raggiunto determinati gradi e requisiti di anzianità, in misura differenziata secondo la posizione ed è  introdotta una nuova indennità giornaliera di 3 euro per chi svolge temporaneamente funzioni di comando.
  • Contrattazione decentrata: è previsto il rafforzamento della contrattazione decentrata, con un aumento delle risorse disponibili.
  • Incentivi per il reimpiego: è stato introdotto un nuovo incentivo specifico per il reimpiego nel servizio di traduzione dei detenuti.
  • Redistribuzione equa: la nuova direttiva valorizza sia il personale con lunga carriera sia i militari più giovani, incrementando la quota per categorie e ruoli iniziali.
  • Estensione delle giornate riconosciute: il computo assicura la valorizzazione di maternità, missioni, recuperi compensativi, permessi specifici e terapie, riducendo le esclusioni e adattandosi alla realtà operativa e familiare dell’apparato difensivo.
Il beneficio è escluso per determinate categorie, tra cui ufficiali superiori, volontari in ferma prefissata non in servizio permanente e allievi.

Aumenti, nuove indennità e revisione dei criteri di assegnazione

L’aggiornamento per il 2025 determina un aumento strutturale mensile grazie a risorse aggiuntive stanziate dal contratto collettivo e a una più equa distribuzione tra i titolari di differenti ruoli e qualifiche. Il meccanismo prevede una differenziazione precisa:

  • +18% sulla quota base per qualifiche apicali, incluso il grado di Capitano;
  • +20% per personale in servizio presso articolazioni centrali per oltre 140 giorni;
  • +22% riservato a chi vanta almeno 25 anni di servizio transitando a ruoli superiori (es. Sergenti, Marescialli, Sottotenenti e Tenenti di lunga esperienza).
Bonus specifici in euro:
  • 1° Graduato: +18 €
  • Sergente Maggiore Capo: +22 €
  • Luogotenente: +26 €
  • Altro personale con oltre 17 anni di servizio, +18 €
Il sistema premia la presenza produttiva senza penalizzare in maniera generalizzata le assenze giustificate da particolari condizioni. Tuttavia, sussistono esclusioni e decurtazioni per presenze inferiori alle soglie minime e sanzioni disciplinari. In particolare:
  • Meno di 70 giornate utili: nessun riconoscimento.
  • Tra 70 e 140 giorni: il compenso base è decurtato del 25%.
  • Oltre 140 giorni: premi crescenti fino a +38% oltre le 200 giornate lavorate.
L'accordo prevede aumenti per i turni pomeridiani, bonus per chi garantisce continuità nei reparti di media sicurezza, e indennità per il personale impegnato in servizi di tutela e scorta. 

Sono state, inoltre, incrementate le indennità per gli interventi operativi di GIO e GIR, oltre a quelle già previste nei Piani operativi regionali. 

Giornate utili, esclusioni e cause di decurtazione del FESI

Il conteggio delle giornate utili rappresenta un elemento centrale per l’attribuzione del beneficio, allineandosi ai nuovi criteri di merito introdotti nel 2025. Soglie e progressività incentivano l’effettiva partecipazione al servizio, integrando situazioni fino ad ora escluse.

  • Nel calcolo delle giornate entrano missioni (estero e in patria), congedi di maternità obbligatoria, recuperi compensativi, malattie da causa di servizio, permessi per allattamento, permessi studio, terapie salvavita e permessi 104.
  • Restano escluse dal computo le licenze ordinarie, permessi per festività soppresse, gran parte dei congedi parentali e alcune forme di recupero festività. Gli effetti sulle buste paga sono significativi per chi non raggiunge il minimo di presenze previste dal regolamento annuale.
  • La quota base non viene riconosciuta a chi totalizza meno di 70 giorni utili. Tra 70 e 139 giorni spetta un assegno ridotto, mentre dai 140 giorni in su vengono applicate le maggiorazioni percentuali e i bonus in euro, secondo la fascia di appartenenza.
Tabella: Progressività premi in base alle giornate utili
< 70 giorni Nessun FESI
70–140 giorni -25% sulla quota base
140–155 giorni +5%
155–170 giorni +10%
170–185 giorni +20%
185–200 giorni +30%
Oltre 200 giorni +38%

Le esclusioni coinvolgono anche chi è stato destinatario di sospensioni precauzionali o di provvedimenti disciplinari di stato durante l’anno di riferimento.

Tempistiche e modalità di pagamento del FESI 2025

Stando a quanto stabilito, l’erogazione del compenso è prevista in questo mese di luglio 2025. Eventuali ritardi nell’invio dei dati possono determinare lo slittamento dell’accredito ai mesi successivi.

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