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Dopo sciopero per il rinnovo contratto CCNL telecomunicazioni, quali sono le novità e prospettive?

di Marianna Quatraro pubblicato il
rinnovo ccnl telecomunicazioni

Come proseguono le trattative per il rinnovo del contratto Telecomunicazioni dopo l’ultimo sciopero dello scorso 31 marzo: le prospettive non sono positive

Quali sono le prospettive per il rinnovo del Contratto telecomunicazioni 2022-2024 dopo l’ultimo recente sciopero? Sembrano in fase di stallo le trattative per il rinnovo del Contratto delle Telecomunicazioni pur all’indomani dello sciopero tenutosi lo scorso 31 marzo. 

  • Le prospettive e le attese per il rinnovo del Ccnl Telecomunicazioni 2022-2024
  • Le richieste dei sindacati

Le prospettive e le attese per il rinnovo del Ccnl Telecomunicazioni 2022-2024

Nonostante i passi in avanti fatti per la revisione della parte normativa del nuovo contratto delle Telecomunicazioni, molto c’è ancora da fare sulla questione retributiva e le prospettive per la definizione di un nuovo contratto, a ben più di due anni ormai dalla sua scadenza, non sembrano affatto rosee. 

Asstel è ancora ben lontana dall’approvazione delle richieste di aumenti presentate dai sindacati e tale atteggiamento di distacco ha portato ad un vero e proprio blocco dei confronti.

I sindacati confederali, Fistel, Slc e Uilcom, continuano a rilanciare su aumenti fino a 260 euro per il livello medio e sulla non assorbibilità degli aumenti contrattuali.

Inoltre, chiedono anche il passaggio dell’elemento garanzia retributiva (Egr), vale a dire dell’elemento sostitutivo per quelle aziende che non hanno contrattazione di premio di risultato, da 250 a 300 euro, sempre non sarebbe assorbibile.

Nei prossimi giorni saranno definiti i nuovi calendari delle assemblee per informare i lavoratori e le lavoratrici sulla situazione del settore e le cause che hanno determinato la rottura del negoziato e saranno programmate nuove iniziative di protesta e mobilitazione. Ma ci si chiede se, quando e come si potrà tornare a discutere serenamente del nuovo Ccnl. 

Le richieste dei sindacati

Nel frattempo, i sindacati continuano a rilanciare sulle richieste già presentate sulla piattaforma, come:

  • l’istituzione di nuove figure professionali;
  • la revisione della classificazione del personale, con l’introduzione di nuovo impianto di suddivisione per aree professionali per sostenere una valorizzazione delle competenze e che dia possibilità di crescita sia in ambito orizzontale che verticale e la trasformazione del livello 5S in effettivo livello inquadramentale con incidenze sul salario, ma servirebbe anche il passaggio dal Livello 3 al 4 per gli operatori dei call center outsourcing per chi ha 36 mesi di anzianità al terzo livello;
  • la definizione di soluzioni per permettere lo svolgimento del lavoro agile e renderlo sempre più strutturale nelle singole organizzazioni del lavoro;
  • valorizzazione della specificità del settore;
  • miglioramento della conciliazione dei tempi vita-lavoro;
  • puntare sulla formazione, considerando che il settore delle Telecomunicazioni è certamente uno dei principali a trovarsi davanti a molteplici e complesse trasformazioni tecnologiche e digitali, che hanno forti ricadute sulle competenze e professionalità e, proprio considerando la fase di profondo cambiamento e per garantire la massima occupabilità attraverso un profondo, è necessario un impegno formativo importante e profondo;
  • formazione annuale per ogni lavoratore con il rilascio di un attestato/riconoscimento della formazione effettuata;
  • la certificazione scritta dei percorsi di formazione individuale da parte delle aziende;
  • istituzione della figura del delegato alla formazione che agisca di concerto con le commissioni formazione, là dove esistenti;
  • obbligo delle comunicazioni necessarie ai fini della certificazione della rappresentanza
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