Quanto dovrebbe essere il guadagno orario di un dipendente in Italia per vivere bene e senza problemi
Qual è un buon guadagno orario per un lavoratore dipendente in Italia? La discussione su quanto un lavoratore dipendente italiano dovrebbe effettivamente percepire considerando il lavoro prestato, full time di 40 ore settimanali, e la possibilità di una vita dignitosa, è sempre molto aperta.
Gli stipendi medi nel nostro Paese sembrano essere ancora più bassi rispetto a quelli percepiti da diversi colleghi europei, per cui ci si chiede spesso quanto dovremmo percepire per star bene.
Entrando più nel dettaglio, i dipendenti meno istruiti (con un titolo di studio al più secondario inferiore) percepiscono una retribuzione oraria media di 12,4 euro, inferiore del 17,3% rispetto a quella dei dipendenti con istruzione secondaria superiore, per cui si attesta sui 15 euro, e del 43,6% rispetto a quella dei dipendenti con istruzione terziaria, che hanno 22 euro.
Le posizioni lavorative con stipendi orari più alti sono:
Emerge, infine, una forte la differenza di retribuzione oraria tra uomini e donne. Per le donne la retribuzione oraria è di 11,25 euro, cioè 0,90 euro in meno degli uomini.
Visti i numeri emersi, ci si chiede se uno stipendio orario medio di 12 euro lordi circa permetta di vivere bene in Italia e sia considerato buono.
Ipotizzando, uno stipendio orario buono e consono al proprio lavoro, in Italia oggi si dovrebbero prendere 17,63 euro lordi all'ora, pari a 11,25 euro netti all'ora.
Tale importo orario si tradurrebbe un 90 euro al giorno, considerando un full time di 8 ore di lavoro giornaliere per 40 ore settimanali. Ma sembra decisamente troppo per le retribuzioni che possono decidere i Ccnl nel nostro Paese. Volendolo ridurre, anche 14-15 euro potrebbero essere considerati un buon guadagno orario, per permettere ai lavoratori dipendenti di percepire tanto quanto basterebbe per vivere dignitosamente.
Del resto, quando si è ipotizzata l’introduzione di un salario minimo nel nostro Paese, il suo importo si è fermato ad appena 9 euro lordi all’ora.
I Paesi dell’Unione Europea dove è già in vigore un salario minimo sono 21 e ognuno lo ha deciso in base all’andamento del costo della vita e dell’economia del Paese.
Circa 6 Paesi, come Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Irlanda, Belgio hanno un salario minimo superiore ai 9 euro l'ora, mentre negli altri 15 Paesi si attesta sotto i 7 euro orari.
Prevedere un salario minimo significa stabilire una retribuzione minima che il datore di lavoro deve garantire ai propri dipendenti per il lavoro svolto in una determinata quantità di tempo. Si tratta di una soglia retributiva al di sotto della quale non si può mai andare.
Tuttavia, le discussioni nel nostro Paese sui 9 euro orari si sono arenate, al momento la questione è stata messa da parte, per cui nell'ordinamento italiano non esiste un livello minimo retributivo.