DR Automobiles riporta in vita i leggendari marchi Itala e OSCA, intrecciando storia, innovazione e passione italiana. Un viaggio tra investimenti, rinascita industriale, prestigio sportivo.
La rinascita di Itala e OSCA, affidata al progetto di DR Automobiles, rappresenta molto più di una semplice operazione nostalgica. Attraverso la guida e la visione di Massimo Di Risio, questi marchi emblematici stanno per essere reintrodotti sul mercato con l'obiettivo di reinterpretare tradizione ed eccellenza tecnica in chiave moderna. Il rilancio, segnato da una strategia comunicativa efficace e nuovi siti digitali dedicati, preannuncia modelli innovativi pronti a riaffermare l'eccellenza italiana nel settore automotive con una produzione finalmente localizzata e valorizzata in Italia.
Un piano industriale da 50 milioni di euro fa da pilastro alla rinascita dei due marchi. La strategia di DR Automobiles non si limita alla mera riscoperta di una storia, ma si configura come un progetto che vuole ridisegnare il tessuto produttivo nazionale. Gli investimenti includono la riconversione degli impianti di Macchia d'Isernia e Anagni (oggi Jarama Srl), con un forte incremento occupazionale: sono circa 84 i posti già salvati grazie alla transizione e oltre 500 quelli previsti in futuro.
Il gruppo diretto da Di Risio vuole superare la dipendenza dai kit di assemblaggio orientali per creare una filiera realmente italiana, caratterizzata da un'elevata integrazione industriale, come richiesto sia dai consumatori sia dalla normativa europea sugli incentivi alle produzioni nazionali. La riduzione della componentistica asiatica segna un cambiamento di rotta fondamentale che può determinare una nuova era per il settore tricolore.
I marchi storici vengono reinterpretati con scelte industriali concrete: la produzione sarà focalizzata sulle eccellenze, con Itala a presidiare il segmento del lusso e OSCA quello della sportività. La presenza congiunta delle due realtà rafforza il ruolo del gruppo DR come protagonista nel contesto premium europeo, perseguendo una crescente percentuale di valore aggiunto locale. La nuova impostazione punta a una sinergia tra know-how tradizionale e innovazione, supportata anche da partnership tecniche strategiche e dalla vocazione a investire nella formazione professionale locale.
Le origini della Itala risalgono ai primi anni del Novecento, precisamente al 1903, a Torino. Il nome richiama immediatamente l'immagine pionieristica dell'automobile italiana: vetture sontuose, solide e tecnicamente avanzate già negli anni in cui il settore muoveva i primi passi.
L'impresa di Matteo Ceirano inaugurò la propria produzione con modelli come la 24 HP, e già nel 1906 la struttura produttiva trovò nuova linfa con lo stabilimento di via Bertola, progettato da Pietro Fenoglio, simbolo di efficienza e modernità.
Il palmarès sportivo della Itala è ancora oggi oggetto di narrazioni leggendarie: nel 1906 la vittoria alla prima Targa Florio con Alessandro Cagno e, solo un anno dopo, il raid Pechino-Parigi. Quest'ultimo rappresenta una delle imprese automobilistiche più straordinarie della storia: 16.000 chilometri affrontati su una Itala 35/45 HP dal principe Scipione Borghese, il meccanico Ettore Guizzardi e il giornalista Luigi Barzini, che celebrerà l'avventura in un libro divenuto un classico.
Non solo competizioni: Itala divenne rapidamente sinonimo di auto di lusso per capi di governo e aristocrazie internazionali, oltre a distinguersi nella produzione di motori aeronautici e industriali durante le guerre.
La crisi economica degli anni Trenta e la pressione della concorrenza segnarono la fine della sua attività produttiva nel 1934-1935, ma l'aura di eccellenza e affidabilità del marchio non si è mai affievolita fra gli appassionati e i collezionisti.
OSCA, Officine Specializzate Costruzione Automobili, prende forma nel 1947 a San Lazzaro di Savena per iniziativa dei fratelli Maserati: Ettore, Ernesto e Bindo. Questa nuova avventura nasce dalla passione e dal desiderio di proseguire il cammino tecnico interrotto dalla cessione del primo marchio di famiglia.
La storia sportiva di OSCA si fonda sull'innovazione meccanica e la leggerezza, che caratterizzano da subito la prima barchetta MT4 del 1948, spinta da un motore bialbero di 1.092 cm³. Le versioni successive vengono costantemente migliorate con cilindrate superiori, raggiungendo risultati di spicco sia in Italia che all'estero.
L'impegno nelle competizioni si traduce in esperienze anche nella Formula 1 fra il 1951 e il 1953, quando i prototipi bolognesi arrivano a lottare sulla griglia dei Gran Premi. Il fiore all'occhiello del marchio resta però la presenza nelle gare di durata e stradali: in particolare la Mille Miglia, che vede la MT4 distinguersi per affidabilità e agilità. La produzione, pur limitata nei numeri, comprende anche alcune prestigiose GT e spider, realizzate in collaborazione con maestri della carrozzeria come Zagato e Frua.
Nel 1967 la chiusura delle attività segna la fine di un'esperienza irripetibile, che ha lasciato un'impronta di genialità ingegneristica e passione artigiana. Ancora oggi, OSCA è sinonimo di fine meccanica sportiva, esclusività e rispetto per il lavoro manuale di altissimo livello.
Per sostenere il rilancio dei due brand, DR Automobiles ha puntato su due poli produttivi strategici:
La progressiva localizzazione della filiera permette di incrementare il contenuto nazionale nelle vetture, riducendo al minimo la dipendenza da componentistica straniera e assicurando ricadute positive sull'economia locale e sulla tenuta occupazionale.
Le anticipazioni disponibili delineano due approcci distinti e complementari:
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Marchio |
Segmento |
Caratteristiche distintive |
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Itala |
SUV/crossover lusso |
Eleganza, dimensioni importanti, made in Italy marcato |
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OSCA |
Auto sportive |
Prestazioni, design italiano, motori Lotus, orientamento internazionale |