All'interno dei confini italiani, esistono restrizioni sull'utilizzo del contante per prevenire fenomeni come il riciclaggio di denaro e l'evasione fiscale.
In Italia e in Europa, le normative sul trasporto e utilizzo del contante prevedono limiti e obblighi di dichiarazione. Chiunque si muova con somme elevate deve fare attenzione a non incorrere in sanzioni per violazione delle regole sul tracciamento delle transazioni e sulla prevenzione del riciclaggio. Ma quali sono le soglie da rispettare e in quali situazioni bisogna prestare maggiore attenzione?
Per qualsiasi acquisto o pagamento che superi questo importo bisogna ricorrere a strumenti di pagamento tracciabili, come bonifici bancari, assegni non trasferibili o carte di credito. Chi viola questa regola rischia sanzioni amministrative che variano in base all’importo trasferito in modo illecito. L’uso del contante è ancora consentito per piccole transazioni quotidiane, come acquisti nei negozi, pagamenti a ristoranti o professionisti, sempre rispettando il limite massimo previsto.
Un aspetto da considerare riguarda le transazioni frazionate: se un pagamento superiore ai 5.000 euro viene diviso in più versamenti, l’Agenzia delle entrate può contestare la manovra come un tentativo di eludere il limite imposto dalla legge.
Se all’interno del territorio italiano il limite riguarda i pagamenti, la questione si complica quando si tratta di trasportare denaro contante da un Paese all’altro.
Le normative dell’Unione europea stabiliscono che chiunque entri o esca dal territorio italiano o europeo con una somma pari o superiore a 10.000 euro in contanti è obbligato a dichiarare il denaro all’Agenzia delle dogane. La dichiarazione deve essere effettuata attraverso un modulo specifico, che può essere compilato presso l’ufficio doganale al momento dell’attraversamento della frontiera.
Questa regola si applica sia per i viaggiatori singoli sia per chi trasporta denaro attraverso spedizioni postali o servizi di trasporto valori. Nel caso di mancata dichiarazione, si rischiano sanzioni amministrative elevate, che possono arrivare fino al 50% dell’importo non dichiarato.
Un altro aspetto da considerare è che, anche se il trasporto di somme superiori ai 10.000 euro è consentito previo avviso, le autorità doganali possono comunque effettuare controlli approfonditi per verificare l’origine del denaro e il suo utilizzo.
Oltre ai limiti generali sui pagamenti e sul trasporto del denaro, ci sono alcune situazioni in cui le regole sul contante possono avere conseguenze. Chi compra auto di alta gamma, orologi preziosi o immobili deve sapere che pagare in contanti può attirare l’attenzione dell’Agenzia delle entrate. Anche se l’operazione rispetta i limiti di legge, può essere segnalata come sospetta se l’origine del denaro non è giustificata da documentazione adeguata.
Anche se non ci sono restrizioni per donazioni di denaro in contanti tra parenti o amici, è sempre consigliabile usare mezzi tracciabili per evitare problemi futuri con il Fisco. Anche una donazione di denaro può essere oggetto di controlli se non viene registrata correttamente. Dopodiché movimentazioni elevate possono destare sospetti e far scattare segnalazioni automatiche agli enti di controllo, in particolare per somme superiori ai 10.000 euro in un solo mese.
Infine, gli stipendi devono essere sempre pagati tramite strumenti tracciabili. Anche il compenso per lavori occasionali o autonomi deve essere effettuato tramite bonifico o assegno.