Il contante, nonostante l'avanzata dei pagamenti digitali, rimane centrale per la BCE che ne raccomanda una riserva domestica. Il ruolo, le sfide e le regole della gestione dei soldi liquidi nell'Eurozona.
La Banca Centrale Europea si pronuncia regolarmente sull'importanza della moneta fisica, ribadendone la funzione di mezzo di pagamento affidabile e riserva di valore. Secondo l'istituto, il cash rappresenta una componente della sovranità finanziaria dei cittadini dell'Eurozona e mantiene una richiesta costante in tutte le fasce d'età, anche a fronte di un progressivo calo delle transazioni cash nelle attività quotidiane.
Gli esperti della BCE sottolineano che l'esistenza di una solida infrastruttura di denaro contante garantisce un sistema finanziario più resiliente, in grado di resistere a crisi sistemiche e interruzioni tecnologiche. Le recenti proposte di regolamentazione europea mirano infatti a tutelare l'accesso e la capillarità del contante, a dimostrazione del suo valore come garanzia di sicurezza economica e come risposta alle preoccupazioni dei cittadini riguardo la piena libertà di scelta nel metodo di pagamento.
Nel documento Keep Calm and Carry Cash, la BCE ha chiarito la necessità per le famiglie di custodire una riserva di denaro contante, capace di coprire almeno le esigenze primarie per un periodo di circa 72 ore. Questa raccomandazione nasce dall'analisi delle recenti crisi che hanno colpito l'Europa e il mondo, sottolineando come la liquidità fisica sia indispensabile in circostanze di emergenza, quali blackout tecnologici, interruzioni dei servizi bancari, eventi naturali e tensioni geopolitiche.
Questo approccio è stato adottato formalmente in diversi paesi dell'Eurozona, che stanno persino valutando l'introduzione di sportelli automatici «a prova di interruzione», come in Finlandia, per garantire l'accesso ai contanti anche in caso di blocchi energetici.
L'importanza della liquidità fisica e del suo utilizzo emerge con forza dai dati storici relativi alle emergenze registrate negli ultimi anni: dalla crisi finanziaria internazionale del 2008 alla pandemia, passando per l'invasione russa in Ucraina e i blackout che hanno interessato diverse regioni europee.
Durante ciascuna di queste situazioni, la domanda di contante ha subito incrementi repentini. Ad esempio, nel 2020 l'emissione netta di banconote è aumentata di oltre 140 miliardi di euro a livello europeo, rispecchiando la funzione del cash come bene rifugio anche in presenza di severe limitazioni di spostamento e incertezze prolungate. In Grecia, durante la crisi del debito sovrano, si sono registrati picchi ricorrenti nella domanda di banconote, legati alla diffusa sfiducia nei confronti del sistema bancario. Nelle zone di confine tra Russia e Ucraina, la richiesta di contanti è cresciuta del 36% nella fase iniziale del conflitto, a riprova della percezione di sicurezza offerta dalla liquidità fisica.
Composizione del nucleo |
Somma consigliata |
Single adulto |
70-100 € |
Coppia |
140-200 € |
Famiglia di 4 persone |
280-400 € |
Sebbene si raccomandi la prudenza nel custodire cifre più elevate, è essenziale adeguare l'importo in relazione ai rischi percepiti, alle condizioni di salute dei membri del nucleo e alla distanza dalle infrastrutture bancarie più vicine.
L'effettiva disponibilità di denaro liquido dipende dalla rete di sportelli bancomat e filiali bancarie distribuite sul territorio. Negli ultimi anni, la diminuzione del numero di agenzie bancarie e la razionalizzazione degli ATM stanno ponendo nuove sfide che richiedono risposte strutturate.
Un'indagine della BCE ha mostrato differenze significative tra i paesi dell'Eurozona, sia per presenza per abitante di sportelli automatici che per livello di soddisfazione degli utenti privati e imprese. I servizi cashback offerti da alcuni commercianti permettono parzialmente di mitigare le carenze di punti di prelievo, ma risultano spesso limitati per importo e frequenza.
L'avanzata dei pagamenti digitali offre a cittadini e imprese benefici tangibili come rapidità, tracciabilità e riduzione del rischio di furto fisico. Tuttavia, l'affidamento esclusivo ai servizi cashless espone a nuove vulnerabilità: attacchi informatici, blackout, malfunzionamenti dei circuiti elettronici o il cosiddetto digital divide possono ostacolare o impedire la fruizione dei propri fondi.
Il quadro normativo europeo sancisce il corso legale delle banconote e delle monete nell'area dell'euro. Ogni esercente ha l'obbligo di accettare pagamenti in cash, salvo accordo esplicito e reciproco tra le parti su modalità alternative. La Commissione europea, con il sostegno della BCE, ha presentato proposte regolamentari tese a proibire le pratiche «no cash», giudicate discriminatorie e contrarie ai principi di inclusione finanziaria e libertà di scelta dell'utente.