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Fontana di Trevi a pagamento da Gennaio 2026: come accedervi, orari, costo biglietto, esenzioni, dove comprarlo o prenotarlo

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Dal 2026 visitare la Fontana di Trevi richiederà un biglietto: tra nuove regole, orari e percorsi d’accesso, vengono spiegati anche i motivi, esenzioni, modalità di pagamento e gestione dei fondi, mettendo il caso a confronto con altri monumenti europei.

La celebre Fontana di Trevi, simbolo indiscusso della Città Eterna, si prepara a una rivoluzione epocale: dal gennaio 2026 l’accesso turistico sarà regolato da un ticket d’ingresso. Questa decisione, destinata a incidere profondamente sull’esperienza visitatori, mira a coniugare conservazione, decoro e qualità della visita. Un cambiamento che arriva in risposta a una pressione crescente dovuta agli oltre cinque milioni di visitatori annui, ben oltre la soglia tollerabile per la tutela di un bene così delicato. L'introduzione di nuove regole, nuove corsie e un sistema di pagamento digitale segna l’avvio di una gestione strutturata che punta a preservare lo splendore storico-artistico per le generazioni future.

Perché è stato introdotto il ticket: tutela, gestione dei flussi e sostenibilità

La scelta di regolare l’accesso mediante un titolo di ingresso nasce dall’esigenza di mantenere un giusto equilibrio tra valorizzazione turistica e necessità di protezione di un patrimonio fragile. Negli ultimi anni, la Fontana di Trevi ha affrontato un afflusso record, con punte che hanno superato addirittura la soglia di 5,3 milioni di ingressi in appena sei mesi. L’intensa presenza giornaliera – nelle stesse ore e nei periodi di alta stagione – ha determinato criticità legate alla sicurezza pubblica, all’usura delle superfici marmoree, e a episodi di degrado urbano. Il sovraffollamento genera anche difficoltà nella manutenzione e rischi per la fruibilità del sito. 

Le istituzioni di Roma, consapevoli dell’importanza sia sociale che culturale della Fontana, hanno quindi investito in sperimentazioni di contingentamento e temporizzazione delle visite, già rese operative dopo i lavori di restauro realizzati nel 2024. La presenza costante di operatori, steward e la regolamentazione degli ingressi rispondono all’obiettivo di garantire una migliore qualità della visita ed evitare il deterioramento del monumento. 

Anche la sostenibilità economica e sociale è stata posta al centro di questa transizione: il ticket, dal valore simbolico di due euro per i turisti, rappresenta un compromesso tra accessibilità e gestione responsabile delle risorse che saranno impiegate per la tutela e la valorizzazione. La scelta si inserisce inoltre in una strategia più ampia di contrasto all’overtourism, che sta investendo molte delle principali di città d’arte europee.

Come accedere alla Fontana di Trevi: regole, orari, percorsi e limitazioni

La nuova modalità di visita alla Fontana di Trevi prevede percorsi distinti e regole chiare per incrementare la sicurezza e garantire una migliore esperienza. L’ingresso principale è ora collocato sulla scalinata centrale, da cui i visitatori accedono seguendo indicazioni precise e contingentamento fino a un massimo di 400 persone all’interno dell’area in qualunque momento. 

I percorsi sono differenziati per tipologia di utenza: è infatti prevista una corsia riservata ai residenti romani, che possono accedere gratuitamente, e una dedicata ai turisti che devono munirsi di biglietto. Queste corsie, separate da appositi paletti, sono pensate per ottimizzare i flussi ed evitare code improprie. L’uscita avviene esclusivamente dal varco di via dei Crociferi, garantendo così un deflusso ordinato. 

Orari di apertura e limitazioni principali:

  • Martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica: dalle 9:00 alle 21:00 (ultimo ingresso ore 20:30)
  • Lunedì e venerdì: apertura dalle ore 11:00 alle 21:00 per consentire la raccolta delle monete
  • Ogni due lunedì: apertura dalle ore 14:00 alle 21:00 per consentire la pulizia della vasca
  • Dopo le ore 21:00: accesso libero senza contingentamento fino a chiusura serale
Regole di comportamento: nel rispetto del monumento, è espressamente vietato:
  • Sedere sul bordo della vasca
  • Mangiare, bere o fumare all’interno dell’area
In loco, apposito personale di accoglienza e sicurezza, gestito da Zètema Progetto Cultura, fornisce assistenza e vigila sul rispetto delle norme. Innovativi totem e pannelli informativi all’ingresso permettono, tramite QR code, di accedere a contenuti storici multilingue sulla fontana. L’intera area è permanentemente monitorata ai fini della tutela e della sicurezza pubblica.

Chi paga e chi è esente: costo, modalità di pagamento e canali di acquisto

L’accesso regolamentato alla Fontana di Trevi introduce una distinzione chiara tra chi è tenuto al pagamento e chi può fruire gratuitamente della visita. Il ticket di 2 euro è richiesto esclusivamente ai turisti, mentre tutti i residenti della Capitale accedono senza alcun costo, tramite una corsia dedicata. Questa soluzione è in linea con quanto già sperimentato in altri siti monumentali italiani, come il Pantheon. 

Le modalità di pagamento sono pensate per rendere semplice e veloce l’accesso:

  • Pagamento in contanti presso le casse automatiche nei pressi dell’ingresso
  • Pagamento tramite carta di credito o debito direttamente in loco
Per i visitatori stranieri, la possibilità di utilizzare la carta di credito agevola l’organizzazione del viaggio e riduce i tempi di attesa. 

Prospettive sulle esenzioni: oltre ai cittadini romani, le proposte discusse in questi mesi suggeriscono esenzioni specifiche per:

  • Bambini, studenti e gruppi scolastici (anche non residenti),
  • Anziani in visita organizzata,
  • Persone con disabilità e accompagnatori,
  • Operatori professionali del settore culturale
Nonostante le richieste di associazioni e cittadini, per ora la gratuità viene riservata ai soli residenti di Roma. L’introduzione del sistema di ticket consente anche la prenotazione anticipata online, per garantire ingressi certi e per facilitare la gestione dei flussi nei momenti di maggiore affluenza. Il sistema è pensato in modo trasparente, con una distribuzione chiara delle risorse e una tracciabilità dei pagamenti a tutela della comunità.

Utilizzo dei fondi raccolti: miglioramento dei servizi e tutela del patrimonio

I proventi derivanti dalla vendita dei ticket, stimati in circa 20 milioni di euro annui, saranno vincolati al miglioramento dell’offerta turistica e alla tutela del complesso monumentale. L’amministrazione capitolina ha dichiarato che tali risorse saranno prioritariamente destinate a:

  • Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla fontana e sulle sue strutture accessorie
  • Implementazione dei servizi di vigilanza e sicurezza, anche tramite tecnologie digitali avanzate
  • Crescita e aggiornamento dei servizi informativi e dell’accoglienza (totem, pannelli, guide, nuove tecnologie multilingue)
  • Progetti di valorizzazione culturale e didattica rivolti a cittadini, scuole e turisti
Alcune somme potrebbero essere destinate a iniziative di solidarietà e inclusione sociale, come già avviene con la raccolta delle monetine, utilizzata per finanziare progetti della Caritas. Il modello gestionale scelto garantisce che ogni euro investito, secondo le nuove direttive comunali, contribuisca direttamente al miglioramento sia del monumento che dei servizi per i visitatori. Ciò sostiene, inoltre, una crescita sostenibile dell’accoglienza turistica romana.

Confronto con altri monumenti e casi simili in Europa

L’introduzione di biglietti per l’accesso ravvicinato ai grandi simboli del patrimonio culturale non costituisce una novità. In Italia, il Pantheon ha avviato un analogo sistema a pagamento dal 2023, riscontrando risultati positivi sia in termini di tutela che di risorse a disposizione. In ambito europeo, alcune città come Venezia hanno recentemente adottato un contributo d’ingresso per i non residenti e Barcellona limita l’accesso nelle aree più sensibili, a conferma di una tendenza diffusa verso la gestione regolamentata dell’overtourism. 

A titolo comparativo:

Monumento Ticket/residenti Ticket/turisti
Pantheon (Roma) Gratuito 5 euro
Colosseo (Roma) Pagamento per tutti 18 euro
Centro storico (Venezia) Gratuito 5 euro (contributo di accesso)

La scelta di Roma segue così modelli già consolidati e testati, dimostrando una volontà condivisa – a livello europeo – di bilanciare sostenibilità, fruizione e tutela per i principali beni culturali.



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