I fringe benefit sono quei benefici extra erogati dai datori di lavoro ai propri dipendenti sotto forma di beni o servizi. Cosa deve fare un dipendente per averli e come l'imprese li deve erogare correttamente
Tornano al centro dell'attenzione i fringe benefit sia in riferimento all'allargamento delle opzioni di concessione del bonus aziendale e sia per la modifica delle soglie fiscali che si riflettono nella circolazione di una maggiore quantità di risorse economiche.
Negli ultimi anni, i benefit aziendali hanno rappresentato un tema di particolare interesse da parte del legislatore, e la Manovra 2025 ha riportato l'attenzione su di essi. La novità principale è stata l'innalzamento a 1.000 euro della soglia di non imponibilità dei fringe benefit per i dipendenti, limitatamente all'anno fiscale 2025. Questa soglia può incrementarsi a 2.000 euro in presenza di figli a carico.
I fringe benefit sono quei compensi accessori erogati dai datori di lavoro ai propri dipendenti sotto forma di beni o servizi. Si configurano come una forma di retribuzione in natura ovvero dei veri e propri bonus e fringe benefit per dipendenti privati. La Manovra 2025 ha introdotto delle novità specifiche per l'anno fiscale in questione. Negli ultimi anni, i benefit accessori hanno costituito una componente rilevante del pacchetto retributivo complessivo, con impatti sia per i lavoratori sia per le aziende.
Tra gli esempi comuni di welfare aziendale troviamo:
Per i dipendenti con figli a carico, la soglia si eleva a 2.000 euro, includendo anche figli nati fuori dal matrimonio e figli adottivi o affidati.
Secondo quanto chiarito dall'Agenzia delle Entrate nella circolare 23 del 2025, nel caso di un figlio maggiorenne per il quale i genitori hanno concordato che sia il genitore con il reddito più elevato a beneficiare al 100% delle detrazioni d'imposta, l'altro genitore può comunque usufruire dell'agevolazione fiscale a patto che il figlio sia considerato fiscalmente a carico di entrambi.
Per poter usufruire dei fringe benefit, i dipendenti devono seguire alcune procedure specifiche, soprattutto se intendono beneficiare della soglia maggiorata di 2.000 euro:
I lavoratori che rientrano nella fascia di esenzione più ampia devono fornire al datore di lavoro un'autocertificazione che attesti:
I dipendenti devono comunicare qualsiasi variazione delle condizioni durante l'anno, come ad esempio:
È consigliabile che i dipendenti controllino attentamente la Certificazione Unica ricevuta per l'anno fiscale 2025 (che sarà disponibile a marzo 2026) per verificare che i fringe benefit siano stati correttamente registrati e che le soglie di esenzione siano state applicate in modo appropriato.
Il datore di lavoro è tenuto a rispettare una serie di adempimenti per gestire correttamente i fringe benefit:
Il datore di lavoro è obbligato a registrare nel libro unico del lavoro il valore dei fringe benefit corrisposti nel periodo di riferimento. La contabilizzazione deve essere accurata e deve riflettere il reale valore dei benefit erogati secondo i criteri stabiliti dalla normativa fiscale.
Se la somma dei valori dei fringe benefit erogati al dipendente non supera, nell'anno fiscale 2025, le soglie stabilite in base alle caratteristiche del beneficiario, tale valore è esente sia dal punto di vista fiscale che contributivo, conformemente al principio di armonizzazione delle basi imponibili previdenziali e fiscali.
Nel caso in cui le soglie vengano superate, il datore di lavoro è tenuto a effettuare le opportune rettifiche entro la scadenza dell'anno fiscale. Questo può comportare:
L'azienda deve raccogliere e conservare le autocertificazioni presentate dai dipendenti riguardo alla presenza di figli a carico. Sebbene non sia tenuta a verificarne la veridicità (responsabilità che ricade sul dichiarante), è buona prassi implementare controlli interni per evitare errori.
L'innalzamento delle soglie di esenzione fiscale per i fringe benefit nel 2025 rappresenta un'opportunità significativa sia per le aziende che per i dipendenti:
Per i lavoratori, i fringe benefit rappresentano un'integrazione alla retribuzione particolarmente vantaggiosa poiché:
Per comprendere meglio l'applicazione pratica delle nuove soglie, ecco alcuni esempi concreti:
Mario, impiegato presso un'azienda informatica, nel 2025 riceve i seguenti fringe benefit:
Poiché il valore totale è inferiore alla soglia di 1.000 euro, Mario non sarà tassato su questi benefit.
Luisa, madre di due figli a carico, nel 2025 riceve:
Essendo il valore totale inferiore alla soglia maggiorata di 2.000 euro (applicabile grazie ai figli a carico), Luisa non sarà tassata su questi benefit.
Giovanni, senza figli a carico, nel 2025 riceve:
In questo caso, avendo superato la soglia di 1.000 euro, l'intero importo di 1.500 euro sarà soggetto a tassazione ordinaria.
L'innalzamento delle soglie di esenzione fiscale per i fringe benefit rappresenta un'opportunità significativa sia per le aziende che per i dipendenti nel 2025. Per ottimizzare questi vantaggi, è consigliabile:
Per i dipendenti: