Si celebra oggi 3 dicembre la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: quali sono le ultime novità decise e ancora in discussione in Italia per la tutela dei diritti e la promozione del benessere
Oggi 3 dicembre si celebra la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ricorrenza istituita per porre l’attenzione sulle difficoltà e sulle potenzialità delle persone con disabilità, rappresenta uno spazio di riflessione condivisa sulla necessità di rendere la società realmente accogliente e accessibile.
L’obiettivo è sensibilizzare tutti sull’importanza della partecipazione attiva, del rispetto della dignità e della promozione dei diritti, rompendo i pregiudizi e incentivando pratiche inclusive in ogni ambito della vita collettiva.
La celebrazione nata nel 1981 su iniziativa delle Nazioni Unite unisce cittadini di tutto il mondo intorno a un ideale di giustizia sociale e uguaglianza. Il 3 dicembre non è solo una data commemorativa, ma un invito ad assumersi una responsabilità collettiva: promuovere appartenenza e inclusione, eliminando barriere fisiche, culturali, economiche. "Niente su di noi senza di noi" è diventato lo slogan che rilancia, anno dopo anno, la necessità che le persone interessate siano realmente coinvolte nelle decisioni che riguardano la loro vita.
La prospettiva internazionale punta a valorizzare la diversità come risorsa, riconoscendo il diritto all'autodeterminazione e all'accesso per tutti. Nel 2024, il tema proposto dall’ONU è stato “Accrescere la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile”, sottolineando quanto sia importante il protagonismo diretto, non solo la rappresentanza. In Italia, la ricorrenza viene rilanciata ogni anno da centinaia di iniziative, eventi e campagne, sia istituzionali che associative, volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere nuovi strumenti di partecipazione.
Sul piano normativo e sociale, la Giornata rappresenta un richiamo ad attuare i principi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, punto di riferimento per lo sviluppo di politiche incentrate sul superamento del modello assistenzialista, per abbracciare una visione sociale della disabilità, che valorizzi la responsabilità condivisa nella rimozione degli ostacoli e nella costruzione di contesti più favorevoli all’autonomia individuale.
L’Italia conta circa 3,1 milioni di persone con disabilità, corrispondenti al 5,2% della popolazione, secondo gli ultimi dati ISTAT. Una quota particolarmente rilevante riguarda gli anziani che convivono con limitazioni gravi spesso compromettendo la possibilità di svolgere attività quotidiane in autonomia. Sul fronte occupazionale, permane un significativo svantaggio: tra chi ha tra i 15 e i 64 anni solo il 32-33,5% è occupato, a fronte di un tasso del 60% tra le persone senza disabilità.
Le cause di questa disparità sono molteplici: barriere architettoniche irrisolte, pregiudizi culturali, lentezze nelle procedure amministrative e servizi non sempre adeguati. La formazione inclusiva e la presenza di sostegni efficaci sono ancora troppo spesso carenti, limitando le opportunità di una reale integrazione lavorativa e sociale. Ancora oggi, un terzo delle persone con disabilità o delle loro famiglie vive a rischio povertà, aggravato dai costi aggiuntivi legati a cure, adattamenti domestici e assistenza.
E', dunque, necessario un impegno costante di tutti gli attori coinvolti affinché tali soluzioni siano davvero accessibili, estese e integrate nei percorsi di supporto alle persone interessate.
| Settore | Situazione | Criticità |
| Occupazione | 32-33,5% (15-64 anni) | Disparità e mancanza di adattamenti |
| Povertà | 1/3 a rischio | Costi elevati, servizi non sempre sufficienti |
| Servizi | Spesso inadeguati | Gap tra bisogno e offerta |
Negli ultimi anni si è assistito in Italia a un intenso dibattito sulle strategie normative e ai provvedimenti necessari a favorire l’inclusione. In particolare, il ddl Locatelli, promosso dal Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli ,rappresenta uno degli interventi più rilevanti: si prefigge il riconoscimento della sordocecità come condizione specifica, l’introduzione del concetto di "progetto di vita" individualizzato e la semplificazione delle procedure per l’invalidità civile tramite digitalizzazione e sburocratizzazione dei percorsi.
Tra le novità del provvedimento vanno evidenziate:
Nonostante la mole di annunci positivi e le strategie delineate, si manifesta una persistente distanza tra dichiarazioni e attuazione concreta delle politiche di inclusione. La principale criticità per l'attuazione concreta di effettive misure e a sostegno della Disabilità rimane la dimensione economica: le recenti Manovre finanziarie hanno destinato risorse spesso giudicate insufficienti sia dalle associazioni che dagli esperti del settore.
L’entità dei fondi stanziati per i programmi di assistenza, inclusione lavorativa e sostegno diretto è sempre molto bassa rispetto alla complessità e all’ampiezza dei bisogni. In particolare, la frammentazione delle risorse e la burocrazia rallentano i processi di attuazione dei piani previsti sulla carta.