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I farmaci comuni che diventano pericolosi a determinate età in base a nuova e autorevole ricerca

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Farmaci anticolinergici, rischi cognitiv

Con l'età, il metabolismo rallenta e gli organi principali come fegato e reni, responsabili dell'eliminazione dei farmaci, perdono efficienza.

Ciò che un tempo era considerato un trattamento sicuro e appropriato può diventare pericoloso e aumentare il rischio di effetti collaterali gravi o persino letali. Una ricerca pubblicata dal mensile francese Que Choisir ha evidenziato come alcuni farmaci comunemente utilizzati possano essere un rischio maggiore per le persone sopra i 70 anni.

Con l'età, il metabolismo rallenta e gli organi principali come fegato e reni, responsabili dell'eliminazione dei farmaci, perdono efficienza. La conseguenza è un accumulo più prolungato dei principi attivi nell'organismo e l'aumento della probabilità di tossicità. La riduzione della massa muscolare e l'aumento del tessuto adiposo influenzano la distribuzione dei farmaci lipofili, che possono accumularsi nel tessuto grasso e rilasciarsi lentamente,. Non solo, ma una maggiore permeabilità della barriera emato-encefalica rende il cervello degli anziani più vulnerabile agli effetti collaterali dei farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale.

L'uso di strumenti come i criteri di Beers, una lista di farmaci inappropriati per gli anziani, può aiutare a identificare i medicinali che dovrebbero essere evitati o usati con cautela. Ma vediamo meglio:

  • Farmaci anticolinergici, rischi cognitivi e neurologici
  • Benzodiazepine e sedativi ipnotici, pericoli di sedazione e cadute
  • Farmaci cardiovascolari, attenzione alle interazioni e agli effetti collaterali

Farmaci anticolinergici, rischi cognitivi e neurologici

I farmaci con attività anticolinergica, utilizzati per trattare condizioni come l'incontinenza urinaria, la depressione e il morbo di Parkinson, possono avere effetti collaterali gravi negli anziani. Questi medicinali agiscono bloccando l'azione dell'acetilcolina, un neurotrasmettitore cruciale per la memoria e la funzione cognitiva.

L'uso prolungato di anticolinergici è stato associato a un aumento del rischio di declino cognitivo, delirium e persino demenza. Alcuni dei farmaci comuni che rientrano in questa categoria includono dimenidrinato, difenidramina (presenti in molti antistaminici da banco) e alcuni antidepressivi triciclici come l'amitriptilina.

Benzodiazepine e sedativi ipnotici, pericoli di sedazione e cadute

Le benzodiazepine, utilizzate per trattare disturbi d'ansia, insonnia e crisi convulsive, sono particolarmente rischiose per gli anziani. Questi farmaci possono causare sedazione eccessiva, compromissione della coordinazione motoria e un aumento del rischio di cadute e fratture.

Gli anziani metabolizzano più lentamente le benzodiazepine, che può portare a un effetto cumulativo e prolungato. La combinazione con altri farmaci sedativi o con l'alcol può amplificare questi rischi. Alcuni esempi comuni di benzodiazepine comprendono lorazepam, diazepam e alprazolam.

Farmaci cardiovascolari, attenzione alle interazioni e agli effetti collaterali

Anche alcuni farmaci cardiovascolari, come gli antiaritmici e gli alfa-bloccanti, possono presentare rischi elevati per la popolazione anziana. Gli alfa-bloccanti, utilizzati per trattare l'ipertensione e i sintomi dell'iperplasia prostatica benigna, possono causare ipotensione ortostatica, aumentando il rischio di svenimenti e cadute.

Gli antiaritmici come l'amiodarone possono causare effetti collaterali gravi a livello polmonare, epatico e tiroideo, soprattutto se utilizzati a lungo termine. Le statine, ampiamente prescritte per il controllo del colesterolo, possono aumentare il rischio di miopatia e rabdomiolisi negli anziani, richiedendo un attento monitoraggio.


 

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