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Il costo del taxi si potrà scaricare solo se pagato con carta di credito o bancomat nel 2025 per nuova legge manovra finanziaria

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Costo taxi e altre categorie

La novità introdotta dalla manovra finanziaria 2025 per la tracciabilità delle spese legate al trasporto in taxi è parte di un più ampio piano del governo per ridurre l’evasione fiscale del settore

Dal 2025, la deducibilità fiscale delle spese per i taxi sarà possibile solo se il pagamento avverrà tramite metodi tracciabili, come carte di credito, carte di debito, bancomat o altre forme di pagamento elettronico.

Questo cambiamento è stato introdotto all'interno della nuova manovra finanziaria, con l'obiettivo di rafforzare la lotta contro l'evasione fiscale e incentivare l'utilizzo di pagamenti digitali tracciabili. La nuova regola si estenderà a molte spese deducibili e detraibili già previste, come quelle mediche o per l'istruzione, ma introdurrà anche nuove categorie, tra cui appunto il trasporto pubblico e i taxi. Approfondiamo i dettagli:

  • Le nuove regole per il pagamento del taxi
  • Costo taxi e altre categorie di spese detraibili

Le nuove regole per il pagamento del taxi

La modifica stabilisce che dal 2025 sarà possibile detrarre le spese per il taxi solo se il pagamento è stato effettuato tramite mezzi che consentono la tracciabilità ovvero carte di debito, carte di credito e carte prepagate; bonifici bancari o postali; applicazioni di pagamento digitale, come quelle utilizzate tramite smartphone (ad esempio, Satispay o applicazioni di mobile banking).

Secondo il decreto legislativo 241 del 1997, l’importanza della tracciabilità è cruciale per consentire all’Agenzia delle entrate di verificare con facilità sia il soggetto che effettua il pagamento, sia il beneficiario, riducendo il rischio di frodi o errori nei calcoli delle detrazioni.

La circolare 14/E dell’Agenzia delle entrate ha chiarito come i sistemi di pagamento debbano garantire non solo la tracciabilità della transazione, ma anche l’identificabilità del soggetto pagante. Questo è un punto fondamentale, soprattutto nei casi in cui il pagamento venga effettuato tramite una carta intestata a una persona diversa dal beneficiario della detrazione. Ad esempio, se il contribuente utilizza la carta di credito di un familiare per pagare una corsa in taxi, la detrazione potrà comunque essere applicata, a condizione che la spesa sia intestata al soggetto che presenta la dichiarazione dei redditi.

Il governo ha puntato molto sull’utilizzo di pagamenti tracciabili come strumento per combattere l’evasione fiscale, che nel nostro Paese rappresenta ancora una fonte di perdite per l’erario. L’obiettivo della manovra finanziaria 2025 è di rendere più trasparenti tutte le spese detraibili, facilitando i controlli fiscali e incentivando i cittadini a utilizzare strumenti di pagamento elettronico.

Il passaggio alla tracciabilità permette di ottimizzare l’attività di controllo automatizzato da parte dell'Agenzia delle entrate, che potrà accedere più facilmente alle informazioni sulle transazioni effettuate dai contribuenti e verificarne la correttezza, riducendo così il margine di errore e il rischio di evasione.

Costo taxi e altre categorie di spese detraibili

Le spese per i taxi non sono l’unica categoria soggetta a questa nuova regolamentazione. Altri settori coinvolti sono le spese sanitarie, le spese per l’istruzione e le ristrutturazioni edilizie.

Questo nuovo regime è un cambiamento per molti contribuenti abituati a pagare in contanti per i servizi di trasporto, inclusi i taxi. In un contesto sempre più digitalizzato e orientato ai pagamenti elettronici, l’uso delle carte e delle applicazioni di pagamento sta crescendo, rendendo questa transizione meno drastica di quanto possa sembrare.

I tassisti dovranno adeguarsi, garantendo ai clienti la possibilità di pagare tramite carte o dispositivi digitali. Questo non solo sarà essenziale per rispettare la nuova normativa fiscale, ma potrebbe anche offrire un vantaggio competitivo, considerando la crescente preferenza dei consumatori per i pagamenti elettronici.

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