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Imu 2025 e prime case, ritorna la tassa per molte quest'anno nel silenzio totale nonostante abolizione

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
imu prime case

Per quali proprietari di prime case si torna a pagare l’Imu da quest’anno, a sorpresa: ecco la novitŕ e i chiarimenti

La questione dell'Imposta Municipale Unica sulle abitazioni principali torna al centro del dibattito fiscale per il 2025. Contrariamente alle aspettative di una definitiva abolizione, molti proprietari di prime case si troveranno nuovamente a dover versare questo tributo, a causa di un meccanismo di riclassificazione catastale che sta coinvolgendo numerosi immobili in tutta Italia. Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo.

Quali prime case saranno soggette all'Imu nel 2025

La normativa relativa all'Imposta Municipale Unica prevede l'esenzione per l'abitazione principale, intesa come l'immobile in cui il possessore e il suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente. Questa esenzione si estende anche alle pertinenze della stessa, classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un'unità per ciascuna categoria.

Tuttavia, questa esenzione non si applica alle abitazioni considerate "di lusso" o "di pregio", che continuano a essere soggette al tributo anche quando costituiscono l'abitazione principale del contribuente. Nello specifico, sono considerate di lusso le unità immobiliari appartenenti alle seguenti categorie catastali:

  • A/1 - Abitazioni di tipo signorile
  • A/8 - Ville
  • A/9 - Castelli e palazzi di eminente pregio artistico o storico
La novità per il 2025 riguarda proprio un incremento del numero di immobili che rientreranno in queste categorie, a seguito di operazioni di riclassificazione catastale avviate dall'Agenzia delle Entrate.

Il caso della riclassificazione catastale, da abitazioni ordinarie a immobili di lusso

Nel corso del 2025, l'Agenzia delle Entrate sta procedendo a una revisione delle classificazioni catastali di numerosi immobili. Questa operazione interessa particolarmente quegli appartamenti che, in seguito a interventi di ristrutturazione o migliorie, presentano ora caratteristiche riconducibili a immobili di pregio.

In particolare, a Genova è già stato avviato un programma di riclassificazione che sta trasformando d'ufficio molte abitazioni ordinarie in immobili di categoria A/1 (signorili). Questo cambiamento comporta automaticamente la perdita dell'esenzione dall'Imu, anche per quegli immobili che costituiscono l'abitazione principale dei proprietari.

I criteri utilizzati dall'Agenzia delle Entrate per questa riclassificazione considerano diversi parametri, tra cui:

  • La metratura dell'immobile
  • La presenza di finiture di pregio
  • L'ubicazione in zone residenziali di elevato valore
  • La presenza di elementi architettonici distintivi
  • Le modifiche strutturali apportate con recenti ristrutturazioni
Questa operazione sta generando notevoli contestazioni tra i proprietari, che si trovano improvvisamente a dover affrontare un onere fiscale non previsto, senza aver realmente modificato la propria condizione abitativa.

Modalità di pagamento e scadenze dell'Imu 2025

L'imposta municipale sugli immobili segue un calendario di versamenti ben definito anche per il 2025. Il pagamento avviene in due rate con scadenze fisse:

  • Acconto: da versare entro il 16 giugno 2025
  • Saldo: da versare entro il 16 dicembre 2025
È anche possibile effettuare il versamento in un'unica soluzione annuale, entro la scadenza prevista per l'acconto (16 giugno). Il pagamento deve essere effettuato esclusivamente mediante il modello F24, compilabile presso gli sportelli bancari, postali o attraverso i servizi di home banking.

L'importo dovuto varia in base alle aliquote deliberate da ciascun Comune, che possono oscillare entro i limiti stabiliti dalla normativa nazionale. È importante consultare le delibere comunali per conoscere l'esatta percentuale applicata nel proprio territorio di residenza.

Il peso economico dell'Imu sulle prime case di lusso nel 2025

L'impatto economico della riclassificazione e del conseguente obbligo di pagamento dell'Imu sarà particolarmente gravoso per i proprietari interessati. Secondo il rapporto Imu elaborato dal Servizio Politiche economiche, fiscali e previdenziali della Uil, per l'abitazione principale considerata di lusso, il costo medio complessivo dell'imposta si attesterà intorno ai 2.531 euro annui (circa 1.266 euro per la rata di acconto).

Nelle grandi città metropolitane, questo importo può raggiungere e superare i 6.000 euro annui, rappresentando un onere significativo per i bilanci familiari. A titolo di confronto, per una casa di circa 80-90 mq l'Imu mediamente è di circa 1.022 euro all'anno (511 euro per l'acconto).

Per il 2025, le previsioni indicano che questi importi potrebbero subire ulteriori incrementi, in relazione all'aggiornamento delle rendite catastali e alle possibili variazioni delle aliquote comunali.

Come contestare la riclassificazione catastale

I proprietari di immobili che ritengono ingiustificata la riclassificazione della propria abitazione in categoria di lusso hanno la possibilità di presentare ricorso. Il procedimento prevede diversi passaggi:

  1. Richiesta di accesso agli atti per ottenere la documentazione relativa alla riclassificazione
  2. Presentazione di istanza di autotutela all'Agenzia delle Entrate, chiedendo il riesame della classificazione
  3. In caso di mancata risposta o risposta negativa, ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla notifica dell'atto
È consigliabile farsi assistere da un professionista del settore (commercialista, geometra o avvocato tributarista) per valutare correttamente la situazione e presentare documentazione adeguata a supporto della propria posizione.

Va sottolineato che, secondo la normativa vigente, l'onere della prova ricade sull'Agenzia delle Entrate, che deve dimostrare la correttezza della nuova classificazione basandosi su criteri oggettivi e verificabili.

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