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In attesa del rinnovo contratto CCNL Metalmeccanici 2024-2025, come cambiano gli stipendi in base a Manovra Finanziaria da gennaio

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Come e per chi cambiano gli stipendi dei Metalmeccanici per effetto delle misure della Manovra 2025 in attesa del rinnovo del Ccnl

Come cambiano gli stipendi dei metalmeccanici nel 2025 con le misure della nuova Manovra in attesa del rinnovo del Ccnl? Mentre proseguono ancora le trattative per il rinnovo del contratto dei Metalmeccanici 2024-2027, tra richieste di aumenti salariali e benefit da riconoscere ai lavoratori, a partire da gennaio 2025, gli importi percepiti comunque cambieranno. Almeno per i dipendenti inquadrati in determinati Livelli professionali. 

  • Come cambiano da gennaio 2025 gli stipendi dei metalmeccanici con il taglio del cuneo fiscale
  • Calcolo dell’Irpef 2025 sugli stipendi dei dipendenti con Ccnl metalmeccanici 
  • Confermata la tassazione ridotta sui premi produttività

Come cambiano da gennaio 2025 gli stipendi dei metalmeccanici con il taglio del cuneo fiscale

Cambiano gli stipendi dei metalmeccanici da gennaio 2025 per l’applicazione del taglio del cuneo fiscale.

C’è, però, una precisazione in merito da fare: non cambia lo sgravio contributivo rispetto a quanto attualmente previsto per i redditi fino a 20mila euro, per cui si continuerà ad applicare il taglio del 7%, ma è stato modificato per i redditi superiori e fino a 40mila euro lordi annui (non più fino a 35mila euro).

Saranno previsti, infatti, un aumento della detrazione fiscale per il lavoro dipendente per chi ha redditi annui fino a 35mila euro e una graduale riduzione delle tasse anche per i lavoratori che hanno redditi tra 35mila e 40mila euro. In quest’ultimo caso, l’importo diminuirà gradualmente all’aumentare del reddito imponibile.

Calcolo dell’Irpef 2025 sugli stipendi dei dipendenti con Ccnl metalmeccanici 

Probabilmente, anche l’Irpef 2025 cambierà gli stipendi dei metalmeccanici, ma solo se fosse effettivamente ridotta la seconda aliquota. 

La nuova Manovra ha confermato, infatti, lo scherma Irpef a tre aliquote, al 23% per redditi fino a 28mila euro, al 35% per redditi tra 28mila e 50mila euro e al 43% per redditi annui superiori ai 50mila euro.

L’obiettivo del governo è, però, quello di ridurre l’aliquota per il secondo scaglione, portandola al 33% e per chi ha redditi fino a 60mila euro (e non più fino a 50mila euro). Ciò significa una netta riduzione delle tasse per chi rientra in tale fascia reddituale che si amplia a comprendere ulteriori contribuenti rispetto ad ora.

Per esempio, se ora un metalmeccanico inquadrato nel Livello B1 che percepisce uno stipendio di 2.283,65 euro, per un totale di 29.687 euro per 13 mensilità, paga ora 10.390 euro all’anno di tasse, con l’aliquota ridotta di due punti percentuali pagherebbe 9.796 euro circa, con un risparmio di quasi 600 euro annui.

Confermata la tassazione ridotta sui premi produttività

La Manovra Finanziaria 2025 ha anche confermato la riduzione della tassazione dal 10% al 5% per i premi produttività riconosciuti ai dipendenti privati.

Si tratta di un'ulteriore misura che contribuisce, pur se una tantum e in parte, comunque ad aumentare le retribuzioni dei metalmeccanici.