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Interpello scuola e assunzione supplenti e Ata, come funziona. Chi può partecipare, procedura e tempi

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Cos'è l'interpello scolastico e cosa prevede la nuova procedura di ingresso nel mondo della scuola

L’interpello rappresenta una novità significativa nel settore scolastico, nell’ambito del reclutamento temporaneo di docenti e personale ATA.

Questa procedura è stata introdotta per ottimizzare il sistema delle supplenze, in risposta all'esaurimento delle graduatorie ordinarie e alla necessità di garantire la continuità didattica nelle scuole italiane e per coprire i posti vacanti.

Cos'è l'interpello scolastico: definizione e contesto normativo

Il termine interpello scolastico indica un avviso pubblico emesso dalle istituzioni scolastiche per la selezione di supplenti, sia tra i docenti che tra il personale amministrativo-tecnico-ausiliario (ATA).

Questa procedura si attiva in caso di esaurimento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), delle Graduatorie di Istituto e delle corrispettive graduatorie di altre scuole vicine. Gli avvisi riportano chiaramente le caratteristiche della supplenza, il periodo, la classe di concorso e i requisiti richiesti.

La normativa prevede che tali avvisi siano pubblicati sul sito della scuola e comunicati anche all’Ufficio Scolastico Territoriale.

Quando e perché viene utilizzato l'interpello

Il ricorso all’interpello è previsto esclusivamente quando le graduatorie ufficiali risultano esaurite o non sufficienti a coprire tutte le esigenze di supplenza.

In questi casi, la scuola mira ad assicurare la presenza di personale qualificato, in particolare per posti di sostegno o su discipline carenti.

L’obiettivo è garantire la continuità didattica e ottimizzare il reclutamento di personale, evitando vuoti nelle attività scolastiche. 

Come funziona la procedura di interpello: passaggi e tempistiche

La procedura di interpello segue una sequenza precisa. In primo luogo, la scuola pubblica un avviso dettagliato sul proprio sito web, nell’albo online o sull’apposita sezione degli Uffici Scolastici Provinciali.

L’avviso indica posti, durata, orario settimanale, requisiti e deadline per la candidatura.

Gli interessati devono poi inviare il proprio curriculum, titoli e ogni documento richiesto entro le scadenze indicate, spesso molto brevi (persino 24-48 ore dalla pubblicazione per le supplenze più urgenti). La selezione può tenere conto di:

  • ordine di arrivo delle domande
  • titoli di abilitazione o specializzazione
  • esperienza pregressa e punteggio in GPS
La scuola convoca direttamente i candidati selezionati, che devono prendere servizio generalmente entro un giorno dalla comunicazione dell’incarico. 

Chi può partecipare agli interpelli: requisiti per docenti, ATA e sostegno

I destinatari degli interpelli sono differenziati in base alla posizione e sono nel dettaglio:

  • Docenti abilitati o specializzati per il sostegno, per cui è obbligatoria l’abilitazione relativa, sono prioritari
  • Docenti con titolo di studio idoneo (ad esempio laurea magistrale nella disciplina specifica)
  • Personale ATA con titolo tecnico-professionale adeguato
  • DSGA (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi) che abbiano specifici titoli richiesti dalla normativa
Non possono partecipare coloro che hanno già stipulato un contratto a tempo determinato per l’anno corrente.

Le differenze tra interpello e MAD: come cambia il sistema delle supplenze

La procedura di interpello differisce nettamente dalla precedente messa a disposizione (MAD). Quest'ultima consiste, infatti, in una candidatura spontanea da parte dell’aspirante docente alle scuole scelte.

L’interpello viene, invece, attivato direttamente dall’istituzione scolastica che, dopo aver esaurito le graduatorie, pubblica l’avviso rivolto ad una platea più ampia. La tabella sottostante sintetizza le principali differenze:

Procedura Interpello MAD
Attivazione Dalla scuola per necessità effettive Dall’aspirante su iniziativa personale
Destinatari Aspiranti in possesso dei requisiti richiesti Tutti, senza pre-selezione
Trasparenza Alta: avviso pubblico e criteri chiari Limitata, selezione interna alla scuola
Priorità Abilitati e specializzati per sostegno Ordine di arrivo/non prioritario
Controllo e gestione Affidata all’istituzione scolastica e UST Discrezionale

Tempistiche, pubblicazione e dove trovare gli interpelli

Gli interpelli sono pubblicati in diversi momenti dell’anno, specialmente tra settembre e ottobre e subito prima delle vacanze principali, ma possono verificarsi nuove pubblicazioni anche in corso d’anno. I principali canali dove reperirli sono:

  • Siti ufficiali delle scuole
  • Pagine dedicate degli Uffici Scolastici Territoriali
  • Albi online delle istituzioni scolastiche
  • Piattaforme ministeriali come Istanze Online

Sanzioni, priorità e regole: cosa succede in caso di rifiuto o mancata presa di servizio dopo un interpello

In caso di rifiuto o mancata presa di servizio a seguito di interpello, si applicano le stesse regole e sanzioni previste per il conferimento delle supplenze tramite GPS. I docenti che, senza giustificato motivo, non assumono servizio o rinunciano dopo l’accettazione rischiano:
  • l’esclusione temporanea dalle successive convocazioni/interpelli nella provincia di inserimento in graduatoria
  • la perdita della possibilità di accedere a ulteriori incarichi per l’anno scolastico in corso.
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