Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

La Juventus vince, mentre Tether che la vuole acquisire ritorna al centro di nuove indagini

di Marcello Tansini pubblicato il
juventus e tether acquisizione e nuove i

Tra trionfi calcistici e strategie d'impresa, la Juventus si trova sotto i riflettori: la potenziale acquisizione da parte di Tether si intreccia con nuove indagini e risvolti mediatici, ridefinendo equilibri e prospettive del club bianconero.

Nel panorama calcistico italiano, la squadra torinese è tornata agli onori della cronaca sia per gli ultimi risultati ottenuti sul campo che per importanti sviluppi societari. L'investimento di Tether nella compagine bianconera ha acceso il dibattito, attirando attenzioni mediatiche e stimolando interrogativi sulle ricadute per il club e sull'affidabilità dei nuovi investitori. 

Juventus: le ultime vittorie e il momento di forma

La recente striscia positiva dei bianconeri ha restituito entusiasmo a tifosi e addetti ai lavori. Dopo una fase complicata coincidendo con alcune sfide contro top club come Napoli e Milan, l’attenzione si è spostata sulle prestazioni nelle ultime giornate. Particolare rilievo assume la conquista dei tre punti contro la Roma, compagine diretta concorrente nella corsa europea: la squadra di Spalletti ha mostrato solidità mentale, aggiungendo esperienza ad una rosa già competitiva.

Tra i protagonisti della recente ripresa spiccano giocatori come Yildiz, Openda e Cabal, capaci di offrire alternative valide nel corso della gara. Il ritorno di Bremer da un infortunio delicato ha ulteriormente rafforzato il reparto difensivo, mentre la strategia di Spalletti basata sulla compattezza e sul lavoro collettivo ha permesso di limitare i rischi nelle fasi cruciali. L’attenzione all’organizzazione e alla mentalità vincente, come richiesto dall’allenatore, ha rappresentato un cambiamento rispetto agli scorsi mesi, favorendo l’adattamento a un contesto sempre più competitivo.

La situazione a livello di classifica vede ora la Juventus nel gruppo delle società che ambiscono ad un piazzamento in Champions League. L In questo scenario, le recenti vittorie rappresentano un segnale importante in ottica europea, proiettando la società verso un finale di stagione dove le aspettative, dopo mesi turbolenti, sono tornate elevate..

Le indagini e le polemiche su Tether: cronaca delle accuse e delle risposte

L’acquisizione di quote significative da parte di Tether ha inevitabilmente riacceso il dibattito mediatico e le indagini su questa figura discussa nel mondo delle criptovalute. Servizi televisivi e inchieste giornalistiche hanno ripreso vecchi sospetti, rilanciando dubbi circa la trasparenza dei fondatori, come Giancarlo Devasini, e la reale consistenza delle riserve della stablecoin. Il tono di molte inchieste, in particolare quello impiegato nelle trasmissioni della TV di Stato, ha spesso privilegiato l’insinuazione rispetto all’evidenza documentale, evidenziando la difficoltà di dimostrare collegamenti concreti con il malaffare dopo anni di indagini senza esito.

Punti ricorrenti delle polemiche sono:

  • Riservatezza dei fondatori: Devasini è stato dipinto come un profilo elusivo, a tratti sospetto solo per la sua scarsa esposizione pubblica.
  • Riserve finanziarie: Nonostante i report di BDO Italia e la conferma di operatori internazionali, le riserve sono state giudicate insufficientemente documentate da alcuni commentatori, anche rispetto a pratiche simili adottate da concorrenti.
  • Veti e insinuazioni: Episodi come l’incendio in un magazzino collegato a Devasini sono stati riproposti come indizi più che fatti, contribuendo all’aura controversa dell’azienda e dei suoi vertici.
Tether ha replicato alle accuse rimarcando la regolarità delle sue operazioni finanziarie, la continuità della convertibilità tra USDT e USD e il rispetto delle normative vigenti, supportato da attori come Cantor Fitzgerald e da audit disponibili pubblicamente, seppur contestati da una parte dei media per la loro presunta brevità.

All’interno della discussione pubblica, i tentativi di assimilare riservatezza a sospetto hanno spesso alimentato più l’aspetto emotivo che quello della verifica oggettiva. In assenza di prove concrete, il panorama mediatico si è animato di opinioni contrastanti, lasciando alla magistratura eventuali sviluppi significativi sul piano giuridico.

Ma c'è una nuova accusa e indagine di questa settimana....

La recente ondata di nuove indagini e accuse su Tether ha riportato la maggiore stablecoin globale al centro del dibattito crypto e finanziario. Diversi episodi e dichiarazioni hanno contribuito a intensificare l’attenzione pubblica e istituzionale sull’operato dell’azienda, responsabile dell’emissione della stablecoin USD₮, tuttora tra le più scambiate a livello mondiale. Il downgrade del rating di Standard & Poor’s, insieme alle preoccupazioni della Banca centrale europea e a varie azioni regolatorie, hanno innestato un clima di interrogativi sulla solidità e la trasparenza delle riserve a garanzia dei token. La società e i suoi principali rappresentanti, tra cui Paolo Ardoino e Giancarlo Devasini, sono intervenuti pubblicamente per respingere le accuse, presentando dati interni sul patrimonio e le strategie di investimento. Nonostante la difesa, le autorità di vigilanza e il mondo finanziario tradizionale mantengono alta la sorveglianza, alimentando una dialettica in cui la trasparenza effettiva degli asset risulta elemento centrale.

Tali sviluppi coincidono con l’avanzata di Circle, rivale diretto per la quota di mercato delle stablecoin, e con l’approfondirsi della battaglia normativa negli Stati Uniti e in Europa. Sullo sfondo, emergono questioni chiave: la reale copertura delle riserve, l’influenza dei grandi player nel mercato crypto e i risvolti regolatori delle iniziative legislative come il Genius Act e le nuove normative UE sulle criptovalute.

Tether sotto i riflettori: downgrade, riserve e strategie di investimento in oro

La pressione mediatica e istituzionale su Tether si è intensificata nel corso del 2025 in seguito a un durissimo declassamento da parte di Standard & Poor’s: la capacità di Tether di mantenere il proprio ancoraggio al dollaro è stata abbassata da "limitata" a "debole". Questa valutazione negativa si fonda su molteplici fattori, fra cui la crescente presenza di asset ad alto rischio nelle riserve a copertura dei token USD₮ e la rilevante quota di bitcoin detenuta. Secondo l’agenzia di rating, la presenza del 5,6% di bitcoin tra gli asset di riserva espone la stablecoin a rischi improvvisi di volatilità e svalutazione, sollevando il famoso tema della sottocollateralizzazione.

Un elemento che ha acceso un ulteriore dibattito riguarda la strategia d’investimento in oro, con l’acquisizione di oltre 116 tonnellate accumulate entro fine settembre, una quantità comparabile a riserve di intere banche centrali. L’oro non solo diversifica la composizione delle riserve, ma rappresenta anche la garanzia diretta di prodotti tokenizzati come XAUt, in linea con trend di espansione dell'oro digitalizzato sulla blockchain. Nonostante tale asset allocation, le riserve principali restano costituite da buoni del Tesoro statunitensi e attività liquide in dollari."

Il CEO Paolo Ardoino si è difeso dalle letture allarmistiche parlando apertamente di strumentalizzazioni e di un eccesso di “paura, incertezza e dubbio” alimentati sul mercato. Ha sottolineato la presenza di oltre 7 miliardi di capitale proprio in eccesso, 23 miliardi di utili non distribuiti e attivi pari a 215 miliardi rispetto a 184,5 miliardi di passività, oltre ai robusti rendimenti sui Treasury. Tether si è inoltre distinta per aver garantito la convertibilità 1:1 anche nei momenti di massima pressione sui mercati, replicando quanto dichiarato da BDO Italia e Howard Lutnick, legato a Cantor Fitzgerald, custode di gran parte delle riserve.

Malgrado le rassicurazioni, Standard & Poor’s ha evidenziato ulteriori criticità:

  • assenza di un quadro regolatorio solido;
  • gestione centralizzata e poco trasparente;
  • difficoltà o limitazioni per il riscatto diretto dei token;
  • dubbio sulla segregazione degli asset a tutela dell’utenza.
 Inoltre, alla luce delle recenti operazioni, si ipotizza che la società stia spingendo anche per accelerare la tokenizzazione dell’oro fisico, rafforzando così la propria posizione nell’ecosistema finanziario digitalizzato.

Le istituzioni finanziarie e le autorità di vigilanza: dubbi sulla stabilità e la trasparenza di Tether

La segnalazione della Banca centrale europea e le iniziative della SEC e di altri regulator mondiali confermano la perdurante attenzione delle autorità verso la società. Nel rapporto di novembre, la BCE ha descritto il rischio di una "corsa agli sportelli digitali": un improvviso abbandono di USD₮ da parte degli investitori potrebbe innescare la perdita di ancoraggio, con pesanti ripercussioni anche sul sistema bancario tradizionale e sul mercato dei titoli del Tesoro americano. Il peso crescente delle stablecoin, valutato in circa l’8% del mercato crittografico, solleva questioni sistemiche che richiedono interventi preventivi robusti.

Le critiche vertono sulla limitata trasparenza delle riserve, con i report di audit da parte di società come BDO Italia spesso giudicati insufficienti per garanzia di oggettività e dettaglio, soprattutto rispetto a quelli presentati dai competitor. I momenti di stress di mercato hanno fornito comunque prova della capacità di Tether di onorare i riscatti, ma la situazione resta osservata speciale per i principali watchdog.

Il clima attuale e le prospettive future per Juventus e Tether

Oggi si respira un clima di cauto ottimismo e attesa sia nell’ambiente juventino che tra gli investitori e osservatori dell’ecosistema Tether. Dopo una stagione segnata da difficoltà fuori dal campo e pressioni giudiziarie, la società piemontese sembra aver ritrovato una direzione grazie alla stabilità societaria e ai nuovi equilibri finanziari garantiti dagli apporti esterni.

Gli addetti ai lavori riconoscono che la nuova governance, in parte influenzata dall’ingresso di capitali innovativi, dovrà da un lato consolidare i risultati sportivi, dall’altro garantire la massima chiarezza amministrativa per evitare nuovi casi che possano minare la reputazione dell’intero settore. Per Tether, il percorso nel mondo dello sport offre opportunità e rischi: mentre la presenza in un club di richiamo mondiale consente di rafforzare la propria immagine, le indagini e i servizi controversi ribadiscono la necessità di strategie comunicative efficaci e trasparenti.

Analizzando gli scenari possibili:

  • Per la Juventus, le prospettive restano legate tanto al rendimento sul campo quanto alla capacità di rilanciare la propria immagine dopo vicende giudiziarie e cambiamenti societari. Una presenza costante ai vertici della Serie A e un percorso solido nelle competizioni europee possono innescare un nuovo ciclo virtuoso.
  • Per Tether, la sfida consiste nel dimostrare – oltre ogni sospetto – la solidità delle proprie operazioni finanziarie e la correttezza dei suoi vertici, affrontando le accuse con evidenze comprovate e mantenendo un dialogo costruttivo con le autorità regolatorie nazionali e internazionali.


Leggi anche