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Panetta: i rischi delle stablecoin e l'importanza dell'Euro e dell'Europa per la stabilità secondo Bankitalia

di Marcello Tansini pubblicato il
stablecoin e rischi secondo Panetta Bank

Le riflessioni di Panetta illuminano i rischi legati alle stablecoin e il ruolo cruciale dell'Euro per la stabilità economica. Bankitalia analizza sfide e prospettive per il futuro della moneta digitale in Europa.

Il contesto attuale vede profondi cambiamenti negli equilibri della finanza globale, con la progressiva erosione della centralità del dollaro e la crescente influenza di nuove economie emergenti. Nel corso dell’ultimo decennio, la quota dell’economia statunitense sulla produzione globale si è progressivamente ridotta. A ciò si aggiunge la competizione della Cina e il consolidamento europeo verso modelli di mercato più integrati. Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, ha evidenziato che queste mutazioni sono guidate sia da forze lente – come il debito americano e la multipolarità valutaria – sia da fenomeni rapidi propulsivi, tra cui le innovazioni tecnologiche nel settore dei pagamenti e delle valute digitali.

L’analisi offerta da Panetta offre una prospettiva profondamente informata sui pericoli derivanti da squilibri strutturali come il cosiddetto "doppio debito" statunitense: da una parte l’elevato debito federale, proiettato verso livelli mai visti prima, dall’altra una posizione patrimoniale netta sempre più negativa. Queste vulnerabilità potrebbero ridurre la fiducia internazionale nel sistema finanziario occidentale, aumentando la volatilità dei mercati e la difficoltà nel coordinamento delle politiche monetarie fra le grandi potenze.

Le sfide non si esauriscono nell’ambito economico. Tecnologie come le criptovalute e, in particolare, le stablecoin pongono ulteriori interrogativi sugli assetti di stabilità monetaria. Panetta sottolinea che l’attendibilità della moneta resta un bene pubblico globale, da difendere tramite istituzioni solide e strumenti regolamentari moderni, senza rinunciare all’autorità dello Stato e della banca centrale indipendente quali garanzie cardine per la fiducia nel sistema. In questa fase storica é quindi centrale approfondire il rapporto tra innovazione digitale e salvaguardia degli equilibri monetari internazionali.

Stablecoin, rischi e limiti: la posizione di Bankitalia sulla moneta digitale

Nel discurso pubblico su criptovalute e moneta digitale, le stablecoin occupano una posizione di rilievo in quanto strumenti presentati come alternative potenzialmente stabili rispetto alle criptovalute più volatili. Secondo Panetta, queste soluzioni digitali, pur rispondendo a una crescente domanda di rapidità e facilità nei pagamenti transfrontalieri, scontano due debolezze strutturali definite "peccati originali" che la regolamentazione può solo attenuare, senza poterli del tutto eliminare.

  • Violazione dell’unicità della moneta: Le stablecoin introducono forme di moneta privata in un ecosistema tradizionalmente dominato da valute emesse da banche centrali. Questa pluralità rischia di minare certezze consolidate per gli utilizzatori e le istituzioni, riducendo la prevedibilità degli scambi e dell’accettazione universale dei mezzi di pagamento.
  • Vulnerabilità alle corse agli sportelli: Le modalità di emissione e copertura delle stablecoin non garantiscono l’ancoraggio assoluto a beni o valute reali, rendendole intrinsecamente esposte a crisi di fiducia improvvise. A differenza delle banche tradizionali, la mancanza di un’autorità pubblica di ultima istanza in grado di intervenire limita fortemente la capacità di contenere tali fenomeni.
Oltre a questi difetti strutturali, la Banca d’Italia rileva una serie di ulteriori criticità che le stablecoin possono generare nel sistema finanziario:
  • Rischi per l’integrità finanziaria: La natura peer-to-peer e la difficoltà di tracciare movimenti di capitale rendono complicata la gestione e il blocco di flussi illeciti, interferendo con le politiche di contrasto al riciclaggio e al finanziamento illecito.
  • Efficienza operativa incerta: Benché l’innovazione prometta costi ridotti e processi più rapidi, persistono dubbi su efficienza e sicurezza, soprattutto in assenza di una chiara supervisione centrale. Eventi come perdita delle chiavi private, bug di codifica o attacchi informatici possono portare a danni irreversibili per gli utenti.
  • Fragilità della governance: La governance delle stablecoin spesso dipende da entità private che possono perseguire interessi differenti rispetto al bene collettivo, mettendo in discussione la tutela degli utenti e la stabilità complessiva delle transazioni digitali.
  • Dubbi sulla privacy e sulla responsabilità: L’impiego di registri pubblici e distribuiti – come la Distributed Ledger Technology (DLT) – pone sfide inedite sulla gestione della privacy degli utenti e sulla possibilità di prevenire abusi o profilazioni indebite nei processi automatizzati.
Alla luce di queste considerazioni, la posizione dell’istituto guidato da Panetta riflette una visione lucida: la fiducia diffusa nel sistema monetario si basa su presupposti che nessun codice informatico – per quanto avanzato – può replicare, cioè l’autorità pubblica e la credibilità di una banca centrale indipendente. Un quadro regolatorio come quello offerto, ad esempio, dalla regolamentazione europea MiCA (Markets in Crypto-Assets), rappresenta un tentativo in corso di offrire maggiore stabilità e sicurezza nei mercati delle valute digitali, ma l’esperienza insegna che il rafforzamento delle tutele dovrà sempre andare di pari passo con innovazione responsabile.

Il ruolo strategico dell’Euro e dell’Europa per la stabilità futura

In un mondo caratterizzato da progressivo declino delle certezze tradizionali, il rafforzamento dell’area euro e dell’Unione Europea rappresenta una direttrice strategica per la stabilità finanziaria internazionale. Secondo Panetta, l’Europa può e deve cogliere le opportunità offerte da questa fase di rimescolamento degli equilibri globali per rilanciare il proprio peso sistemico.

  • Rilancio dell’economia continentale: Una crescita duratura e sostenibile resta il prerequisito per consolidare la fiducia internazionale nell’euro come valuta di riserva e di riferimento nei commerci globali.
  • Mercati dei capitali integrati: L’Unione europea ha l’opportunità di accelerare la realizzazione di un mercato unico dei capitali, potenziando così la liquidità, la diversificazione e la resilienza dell’intero sistema finanziario europeo.
  • Completamento della trasformazione digitale: L’infrastruttura finanziaria dell’Europa – già pionieristica in molti ambiti – può essere ulteriormente rafforzata tramite la digitalizzazione e una collaborazione più sinergica fra autorità pubbliche e innovatori privati.
Un altro elemento distintivo resta la solidità istituzionale della Banca Centrale Europea e delle principali istituzioni comunitarie, le cui decisioni orientano stabilità e capacità di risposta rapida agli shock. Nell’attuale contesto multipolare, la credibilità di tali istituzioni si dimostra essenziale per attrarre capitali e sostenere gli investimenti, in presenza di instabilità geopolitica e finanziaria.
Fattore Importanza per la stabilità
Integrazione dei mercati Crescita della liquidità e della diversificazione
Digitalizzazione Efficienza, resilienza e sicurezza dei pagamenti
Governance pubblica Difesa della fiducia e responsabilità nella regolazione

L’Europa può infine distinguersi promuovendo forme di cooperazione profonda su scala internazionale, valorizzando il dialogo tra banche centrali, autorità regolatorie e innovatori privati. In tal senso, la transizione digitale non rappresenta solo una sfida ma offre le premesse per ricostruire architetture monetarie e finanziarie più resilienti e inclusive, dove l’euro possa agire da pilastro di fiducia in uno scenario globale segnato da incertezza e volatilità.



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