Quali sono le regole da seguire per effettuare il calcolo corretto dellaumento del valore catastale di immobili dove si effettuano lavori con i bonus edilizi: i chiarimenti
Come si calcola effettivamente l’aumento del valore catastale risultante da lavori fatti con i bonus edilizi? Il CNI, consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha diffuso una circolare in cui ha spiegato che la variazione del valore di mercato e l’aumento del valore catastale di una casa o altro immobile non può essere semplicemente calcolato sommando il valore di mercato preesistente con i costi degli interventi, perché bisogna usare metodi estimativi adeguati.
Il documento riporta importanti chiarimenti sugli obblighi di aggiornamento catastale in caso di interventi edilizi da parte di chi ha beneficiato dei bonus edilizi per rimodernare casa e al termine dei quali è aumentata la rendita. Vediamo allora nel dettaglio come dovrebbe avvenire effettivamente il calcolo.
Quest’ultimo risulta, infatti, obbligatorio quando si verificano modifiche che influiscono sulla rendita dell’immobile e interessano gli aspetti quantitativi, cioè si tratta di variazioni alla consistenza delle superfici principali e accessorie dell’immobile, come aumenti della volumetria della casa, e gli aspetti qualitativi, i cambiamenti che incidono sulla categoria e sulla classe dell’unità immobiliare urbana, incidendo, di conseguenza la rendita catastale.
L’obbligo di aggiornamento catastale scatta in particolare quando si effettuano lavori che implicano un aumento della rendita di almeno il 15% del valore di mercato e della relativa redditività.
Tra tali lavori rientrano, per esempio, le ristrutturazioni edilizie e le manutenzioni straordinarie, il restauro e il risanamento conservativo e le variazioni nelle caratteristiche tipologiche, distributive o impiantistiche.
La nuova circolare chiarisce che la variazione del valore di mercato non può essere semplicemente calcolata sommando il valore di mercato preesistente con i costi degli interventi.
Bisogna anche considerare i metodi estimativi adeguati per determinare l’effettivo aumento.
La circolare del Cni sottolinea anche quando non è necessario e obbligatorio procedere con la variazione catastale.
I casi specifici segnalati sono i seguenti: