Cosa fare quando si notano difetti e problemi in una casa in affitto, come comportarsi e come risolvere i problemi: i chiarimenti
Cosa posso fare se la casa dove vivo in affitto ha difetti? Decidere di affittare una casa è una scelta da compiere in maniera sempre molto oculata. E’, infatti, importante avere le idee chiare su come e dove debba essere la casa, quali esigenze deve soddisfare e che sia in buono stato.
Prima di concludere un contratto di locazione è sempre bene visionare nel dettaglio la casa, dare un occhio a tubature, impianti elettrici, condizioni di muri e porte. Quando si sceglie una casa in affitto bisogna anche considerare altri aspetti, come per esempio la vicinanza ad un parcheggio, o la presenza di un posto auto privato, di una cantina, o di fermate dell’autobus o di metro, ma anche di negozi, supermercati, farmacie e uffici postali.
Una volta scelta la casa che meglio ci si addice e firmato il contratto, che si consiglia di leggere sempre in ogni sua pagina per evitare eventuali modifiche senza consenso, può capitare che una volta dentro si notino difetti in un primo momento non visti. Ed ecco che iniziano a sorgere problemi. Vediamo come risolverli al meglio,
Se si contatta il proprietario per riportare i difetti emersi e lui fa finta di nulla, ma è necessario intervenire per migliorare le condizioni di abitabilità della casa, il consiglio è segnalare i problemi e gli interventi necessari in forma scritta, con raccomandata a/r, che rappresenta anche una forma di tutela per lo stesso inquilino.
Dl momento in cui il proprietario riceve la comunicazione, diventa responsabile per il mancato intervento di manutenzione straordinaria.
Se, nonostante le segnalazioni e le comunicazioni dei difetti in casa da parte dell’inquilino, il proprietario non provvede a risolverli, trascorso un determinato periodo di tempo, l'inquilino può rivolgersi al giudice di competenza, avviando così una causa legale.
Sono diversi i difetti che si possono riscontrare in una casa. Ci sono alcuni vizi più gravi, che in alcuni casi permettono all’inquilino anche si smettere di pagare l’affitto, come:
Una volta emersi i difetti, accertati e segnalati ai proprietari, si pongono diverse soluzioni agli inquilini.
Hanno, infatti, la possibilità di chiedere la risoluzione del contratto, che è possibile solo nei casi di vizi più gravi, che non consentono di utilizzare l’immobile; o una riduzione del canone di locazione, proporzionale alla riduzione del valore dell’immobile a causa dei difetti che ha.
Precisiamo che l’inquilino non può decidere autonomamente di ridurre il canone. Per farlo è sempre necessario e obbligatorio rivolgersi prima al giudice che, a sua volta, decide l’entità della riduzione in base alla gravità dei vizi.
Se il conduttore riduce in maniera autonoma il pagamento dell’affitto, o addirittura non paga, rischia di essere sfrattato per morosità.
In ogni caso, il conduttore può anche chiedere il risarcimento dei danni subiti a causa dei vizi, per esempio per spese mediche per problemi di salute causati dalla muffa, o per riparazione urgenti effettuate, ecc.