Le aziende italiane di ingegneria rafforzano la loro presenza sui mercati esteri: crescita del fatturato, innovazione, sostenibilità, digitalizzazione e nuovi scenari globali tra sfide e opportunità.
La presenza internazionale delle realtà ingegneristiche italiane si è ormai consolidata: questi operatori sono riconosciuti oggi tra i protagonisti principali nei mercati globali, testimoniando un processo di crescita che coinvolge competenze specialistiche, capacità di innovare e un forte radicamento nella tradizione tecnica del Made in Italy. L'espansione oltreconfine è sostenuta non solo da risultati economici in costante miglioramento, ma anche da una reputazione di affidabilità e qualità che si riflette nei progetti affidati alle società italiane di progettazione e consulenza tecnica.
Attraverso una sinergia tra pubblico e privato, il settore promuove know-how, valori tecnici e una visione avanzata che permette all'Italia di contribuire efficacemente allo sviluppo di infrastrutture ed energie rinnovabili nei diversi continenti, tracciando così una prospettiva di lungo termine per lo sviluppo delle imprese italiane sui mercati esteri.
L'analisi dei dati del Rapporto Estero Oice-Cer 2025 evidenzia una crescita delle società italiane di ingegneria e architettura sui mercati internazionali. Nel 2024 il fatturato estero del comparto ha registrato un incremento dell'8% rispetto all'anno precedente, rappresentando quasi il 30% del totale - pari a circa 5 miliardi di euro. Le proiezioni per il 2025 indicano un ulteriore aumento del 12%, segnalando una tendenza positiva che dura da oltre un decennio e che ha visto una crescita complessiva del 152% nell'ultimo undici anni, nonostante alcune flessioni legate alla pandemia.
Questa performance pone l'Italia al terzo posto nella classifica mondiale delle Top225 International Design Firms per numero di aziende attive all'estero, preceduta solo da Stati Uniti e Cina. L'affermazione all'estero trova riscontro anche nei dati dell'ENR World Ranking, dove la quota di export nel settore dei servizi di progettazione continua a crescere, trainata dalla domanda pubblica e privata internazionale.
Un elemento distintivo del mercato italiano è la maggiore dinamicità dei ricavi nel recente triennio rispetto al periodo 2014-2020, grazie a una forte propensione all'internazionalizzazione e alla realizzazione di grandi commesse, come infrastrutture per la mobilità sostenibile e progetti energetici innovativi. In tabella si riepilogano alcuni valori chiave relativi alla crescita:
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Anno |
Crescita Fatturato Estero |
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2023/2022 |
+8% |
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2024/2023 |
+8% |
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2025/2024 (prev.) |
+12% |
Questi numeri confermano la capacità delle imprese italiane di ingegneria di posizionarsi come player affidabili e competitivi nell'arena globale, mantenendo performance stabili anche in ambienti geopolitici complessi e mutati scenari economici.
L'espansione geografica delle aziende di ingegneria italiane si concentra soprattutto su alcune aree ad alto potenziale di sviluppo. Nel 2024, la crescita più marcata è stata registrata in Medio Oriente (+30%), seguono Africa (+9%), Stati Uniti (+11%) e Nord America in generale, mentre l'Unione Europea e i Paesi europei extra UE continuano a garantire una componente significativa (23% del fatturato estero complessivo).
Balcani, Africa subsahariana e Asia, in particolare India, Vietnam e Corea, rappresentano mercati prioritari grazie all'attivismo politico e alle missioni economiche. Nel triennio 2025-2027, crescono inoltre le opportunità nell'ambito di infrastrutture sostenibili ed energetiche in Arabia Saudita e nell'Europa orientale, sostenute dalle strategie governative e dal supporto delle istituzioni italiane come Farnesina e Agenzia ICE.
I settori in cui si concentrano maggiormente le attività delle società italiane di progettazione sono:
Il processo di internazionalizzazione dell'ingegneria italiana viene oggi trainato da tre direttrici: innovazione, sostenibilità e digitalizzazione che si riflettono anche sugli stipendi. Le aziende, spinte dalla transizione climatica e da un contesto normativo europeo sempre più stringente, investono nella progettazione di infrastrutture resilienti, reti idriche innovative, impianti per il recupero delle risorse e materiali a basso impatto ambientale.
L'impiego di nuove tecnologie come Building Information Modeling (BIM), intelligenza artificiale e sistemi digitali integrati favorisce l'efficienza lungo tutto il ciclo di vita del progetto, dalla progettazione al facility management. La digitalizzazione consente di ridurre tempi e costi, migliorando la qualità dei risultati e la tracciabilità delle fasi operative.
Particolarmente rilevanti risultano:
Le PMI costituiscono il motore nascosto dell'internazionalizzazione, rappresentando oltre il 70% delle aziende italiane di ingegneria attive all'estero. La capillarità e la capacità di creare reti collaborative rappresentano senza dubbio uno dei punti di forza del sistema, favorendo l'accesso a nuovi mercati anche a realtà di dimensioni contenute.
Oltre il 50% delle società ha incrementato il fatturato estero tra 2023 e 2024, e le imprese con oltre 250 dipendenti operano ormai stabilmente fuori dal territorio nazionale. Tanto le medie quanto le piccole aziende dimostrano flessibilità e propensione all'innovazione.
Tra i principali player del mercato internazionale vi sono nomi consolidati:
| Società |
Fatturato 2024 (€ milioni) |
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Italferr |
419,4 |
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RINA Consulting |
308 |
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Tecne |
220,3 |
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Proger |
168,2 |
Questi risultati testimoniano come il modello italiano, capace di integrare PMI e grandi imprese con guadagni in aumento per gli ingegneri, si riveli particolarmente efficace per affrontare la domanda globale, anche in partnership con operatori locali e multinazionali.
La crescita del settore è accompagnata da una trasformazione del capitale umano. L'incidenza della presenza femminile ha raggiunto il 35% nel 2024 e si stima che salirà al 36% nel 2025, segnando un incremento di cinque punti percentuali in due anni. Anche la quota di professionisti under 35 continua a salire, segnalando una rigenerazione positiva della forza lavoro.
Le università tecniche italiane, in particolare i Politecnici di Milano e Torino, si confermano tra i migliori atenei europei nella preparazione di ingegneri e architetti pronti ad affrontare le sfide internazionali. L'aumento dei corsi dedicati a sostenibilità, project management, digitalizzazione e soft skills rivela una risposta concreta alle esigenze dei mercati globali.
Tra le iniziative spiccano: