Da sette mesi a un anno e mezzo: ecco quali sono le finestre mobili per andare in pensione effettiva con quota 100, opzione donna e ape social 2024
Il momento della pensione è quello in cui finalmente i lavoratori possono collocarsi a riposo dopo una vita di impegni e sacrifici. Tuttavia, per andare effettivamente in pensione è necessario considerare le cosiddette finestre mobili, ovvero il periodo di tempo che intercorre tra la maturazione dei requisiti previsti per il pensionamento e la decorrenza effettiva del trattamento pensionistico.
Le finestre mobili rappresentano un meccanismo introdotto dal legislatore per dilazionare l'accesso effettivo alla pensione, anche quando i requisiti anagrafici e contributivi sono già stati raggiunti. Non tutte le forme di pensionamento prevedono queste finestre temporali, ma per le misure di pensionamento anticipato come Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale, è fondamentale conoscerle per pianificare correttamente il proprio futuro previdenziale.
Per il 2025, l'INPS ha definito con precisione le tempistiche di queste finestre, che variano in base alla tipologia di pensionamento anticipato e alla categoria di lavoratore. Vediamo nel dettaglio quali sono le finestre ufficiali per ciascuna misura.
Quota 103 rappresenta una delle principali opzioni per il pensionamento anticipato nel 2025, consentendo l'uscita dal mondo del lavoro a 62 anni di età con 41 anni di contributi versati. Rispetto al 2024, però, le finestre di attesa per la decorrenza effettiva della pensione sono state significativamente allungate.
Nel 2025, per accedere al trattamento pensionistico con Quota 103, sono previste le seguenti finestre:
Questo allungamento delle finestre potrebbe comportare che, per chi matura i requisiti negli ultimi mesi del 2025, l'effettiva uscita dal mondo del lavoro slitti al 2026.
È importante sottolineare che la pensione con Quota 103 viene calcolata interamente con il sistema contributivo, e l'importo dell'assegno è soggetto a un tetto massimo. Per il 2025, l'importo massimo erogabile non può superare quattro volte il trattamento minimo INPS fino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia (67 anni).
Inoltre, chi decide di continuare a lavorare pur avendo maturato i requisiti per Quota 103 può beneficiare del cosiddetto "bonus Maroni", che consiste in un incentivo economico direttamente in busta paga equivalente alla quota di contributi che sarebbero stati versati dal datore di lavoro.
Anche per il pensionamento anticipato con Opzione Donna sono previste specifiche finestre mobili per il 2025, differenziate in base alla tipologia di lavoro svolto.
Possono accedere a Opzione Donna 2025 le lavoratrici che raggiungono 61 anni di età e hanno maturato almeno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024. È previsto un meccanismo di riduzione del requisito anagrafico in base al numero di figli:
È fondamentale ricordare che Opzione Donna nel 2025 non è accessibile a tutte le lavoratrici, ma solo a specifiche categorie considerate meritevoli di tutela:
L'Ape Sociale rappresenta una peculiarità nel panorama delle pensioni anticipate, in quanto non prevede finestre mobili per l'accesso al trattamento previdenziale. Tuttavia, nel 2025 si registra un innalzamento del requisito anagrafico rispetto al 2024.
Per accedere all'Ape Sociale nel 2025 sarà necessario aver compiuto 63 anni e 5 mesi di età, con un incremento di 5 mesi rispetto ai 63 anni richiesti nel 2024. Questo adeguamento è legato all'aumento delle aspettative di vita e viene applicato periodicamente alle prestazioni previdenziali.
L'Ape Sociale è riservata a specifiche categorie di lavoratori considerate particolarmente svantaggiate: