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Le novità della metropolitana di Milano nel 2026 per per linee, treni, servizi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Nel 2026 la metropolitana di Milano si prepara a cambiare volto con nuovi prolungamenti di linea, treni innovativi, iniziative legate alle Olimpiadi & progetti futuri che incidono sulla mobilità urbana e sulla città.

Il nuovo anno, 2026, segna per il sistema di trasporto milanese un punto di svolta tra visione, investimenti e progettualità. Il 2026 sarà un anno chiave, non tanto per inaugurazioni, quanto per la definizione di strategie future e avanzamento di cantieri: l’apertura di nuovi collegamenti e l’introduzione di treni innovativi delineano una città pronta a rispondere alle esigenze della sua popolazione e dei grandi eventi internazionali. Le diverse linee coinvolte vedranno importanti avanzamenti, sia in termini di infrastrutture sia di servizi, grazie al lavoro sinergico tra istituzioni e realtà tecniche. Ad accompagnare questa evoluzione sarà un’attenta valutazione dei progetti e delle risorse, così da garantire affidabilità, sicurezza e sostenibilità ambientale per la mobilità di domani.

Prolungamenti e sviluppi delle linee M1, M4 e M5: cantieri, finanziamenti e prospettive

Le linee della metropolitana cittadina attraversano una vera e propria stagione di trasformazioni e investimenti, attesa da decenni. Particolarmente significativi sono i prossimi cantieri della linea rossa nella zona ovest e nord e le evoluzioni delle tratte M5 e M4, coinvolte in complessi percorsi amministrativi e nella ricerca delle coperture finanziarie necessarie. Di seguito, una panoramica dettagliata dei principali sviluppi e delle ricadute attese per i cittadini e i territori coinvolti:

  • Prolungamento M1 verso i quartieri dell’area occidentale (Olmi e Baggio) e completamento della tratta fino a Cinisello Bettola.
  • M5: pubblicazione del bando di gara per la tratta fino a Monza e previsione di inaugurazione che, per la prima volta, collegherà due capoluoghi provinciali attraverso la metropolitana.
  • M4: definizione delle priorità per l’estensione verso Segrate e uno studio di fattibilità verso Buccinasco.
Le dinamiche finanziarie sono protagoniste nella programmazione: riallocazioni di risorse, nuove convenzioni e accordi interistituzionali influenzano i tempi e le modalità di realizzazione delle opere. La collaborazione tra enti locali, Stato e Regione si conferma determinante per la realizzazione dei progetti, come attestato dalle recenti intese sull’Hub Porta Est e sui prolungamenti in territorio lombardo. Ogni sviluppo si basa su metriche rigorose, sia nell’analisi tecnica sia nel rispetto degli standard di sicurezza e compatibilità ambientale.

Estensione M1: Quartiere Olmi, Baggio e Bettola

Il progetto di prolungamento occidentale della linea M1 rappresenta una delle novità più concrete del 2026. Dopo l’aggiudicazione al consorzio Eteria e il completamento delle fasi di indagine e verifica, i lavori in superficie prenderanno il via a gennaio. La nuova tratta comprenderà:

  • 3,3 chilometri aggiuntivi;
  • tre nuove stazioni: Parri-Valsesia, Baggio e Olmi;
  • un arco temporale stimato in circa sei anni e mezzo per la conclusione dei lavori a ovest, con traguardo fissato al 2032.
Il ramo nord, destinato a raggiungere Sesto Restellone e Cinisello Bettola (1,9 km, due stazioni), punta invece al 2029 per la fine dei lavori, dopo anni di riavvii amministrativi. È previsto un nuovo nodo d’interscambio a Bettola, concepito per ottimizzare le connessioni tra la M1 e la futura estensione della M5. Il potenziamento di questo asse risponde alle richieste di mobilità delle aree periferiche e punta sul decremento del traffico veicolare privato, nel quadro degli impegni di sostenibilità assunti dalla città.

Prolungamento M5 verso Monza e le tappe decisive del 2026

L’estensione della linea M5 verso nord rappresenta un’importante innovazione nella rete metropolitana lombarda. Il progetto è stato aggiornato e previsto un investimento superiore a 1,8 miliardi di euro, coinvolgendo numerose amministrazioni. Il 2026 vedrà la pubblicazione del bando di gara, condizione essenziale per l’avvio dei lavori previsto a inizio 2027. L’obiettivo dichiarato è l’inaugurazione a dicembre 2033, dopo poco meno di sette anni di cantiere. Con l’attuazione di questo sviluppo, la M5 raggiungerà:

  • 26 chilometri di estensione;
  • 30 stazioni;
  • collegamento diretto tra Milano e Monza, un unicum nella storia delle infrastrutture metropolitane nazionali.
{Le scelte strategiche per la prosecuzione sono dettate da una crescente domanda di mobilità tra due delle province più popolate d’Italia. L’iter amministrativo resta condizionato dall’esito dei decreti attuativi e dalla conferma delle risorse nella legge finanziaria nazionale, come ricordato dai protagonisti delle amministrazioni locali e regionali.} L'infrastruttura offrirà un servizio rapido ed efficiente, ridisegnando la geografia degli spostamenti quotidiani.

Le sfide dei fondi e dei progetti per l’M4: verso Segrate e Buccinasco

La linea blu affronta una fase delicata. L’ampliamento verso Segrate (3,1 km, due fermate: Idroscalo-San Felice e Segrate Porta Est) ha subito una frenata a seguito di una riallocazione delle risorse stanziate, impiegate a copertura del progetto M5. Tuttavia, l’accordo istituzionale per l’Hub Porta Est garantisce la continuità negli intenti e fissa le condizioni per una più stretta integrazione tra linee metro, ferroviarie e viabilità di penetrazione. Il 2026 vedrà dunque una verifica delle opportunità di rifinanziamento, condizione necessaria per riportare priorità e slancio a questo sviluppo.

Parallelamente, è in corso uno studio preliminare per valutare l’estensione verso Buccinasco (1,5 km circa e una nuova fermata). La Regione Lombardia ha destinato risorse specifiche agli approfondimenti progettuali, tramite rimborso parziale delle spese sostenute dal Comune di Milano. MM è responsabile degli studi tecnici, che dovranno garantire solidità e sostenibilità alle ipotesi di tracciato: dal loro esito dipenderà l’accesso a successivi stanziamenti ministeriali e la reale possibilità di avanzare verso la realizzazione.

L’attesa per la nuova linea M6: studi di fattibilità e consultazione pubblica

L’ipotesi di una sesta linea circolare rappresenta l’ambizione di un salto qualitativo per la mobilità urbana. I sei studi di fattibilità, affidati al Politecnico di Milano e a MM, hanno subito una proroga rispetto alle tempistiche iniziali. Il Comune ha richiesto ufficialmente una dilazione al Ministero, spostando la deadline per la progettazione preliminare a settembre 2026. Nel corso di quest’anno si attende quindi:

  • la selezione delle opzioni di tracciato più efficaci e sostenibili (corridoi: Famagosta-Rogoredo, Corvetto, Ponte Lambro, Rho Fiera);
  • l’eventuale avvio della consultazione pubblica sulle ipotesi individuate;
  • l’esame delle ricadute socio-ambientali e tecniche di ogni alternativa.
La discussione sul percorso e sulle priorità della M6 si arricchisce di nuove visioni, tra cui lo scenario circle line di 28 chilometri per servire quartieri periferici e interquartieri, favorendo intermodalità e alleggerendo il carico sulle direttrici radiali esistenti. Il confronto tra enti locali, tecnici e cittadini sarà decisivo nel determinare il futuro assetto della linea, dentro un quadro di trasparenza amministrativa e attenzione alle esigenze degli utenti.

Nuovi treni e innovazioni tecnologiche sulle linee M1 e M3

L’innovazione tecnologica accompagna l’estensione delle infrastrutture, mirando a incrementare qualità ed efficienza del servizio:

  • Sulla M1, sono in consegna 21 nuovi convogli con design moderno, sistemi di videosorveglianza avanzati, climatizzazione estesa e misure per la riduzione della rumorosità.
  • Ciascun treno, costituito da sei carrozze, permette velocità fino a 90 km/h e offre standard elevati di accessibilità e sicurezza.
  • Sulla linea M3 è invece in corso la gara per la fornitura di 25 nuovi treni; l’aggiudicazione e la firma dei contratti sono attese proprio nell’anno in corso.
Questi interventi rispondono agli obiettivi del piano per il rinnovo del materiale rotabile, sostenuti da risorse nazionali e regionali, e concorrono a migliorare la sostenibilità del trasporto pubblico, riducendo i consumi e le emissioni. L’impegno costante nel rinnovare la flotta mette al centro la sicurezza dei passeggeri e la continuità del servizio anche in occasione di grandi eventi.

Metropolitana e Olimpiadi Milano Cortina 2026: servizi straordinari e iniziative speciali

In occasione delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina, la rete metropolitana cittadina si appresta a offrire servizi straordinari e iniziative improntate a inclusività e innovazione:

  • Prolungamento dell’orario di apertura fino alle 2 di notte per tutta la durata dei Giochi, e fino all’una durante il periodo paralimpico.
  • Potenziamento delle linee M1 e M2 per facilitare i grandi flussi di spettatori e atleti.
  • Estensione della rete notturna di superficie con 14 linee attive dopo la mezzanotte, a beneficio della mobilità cittadina e di chi raggiunge i principali luoghi olimpici.
  • Accesso gratuito al trasporto pubblico locale per tutti gli stakeholder olimpici e agevolazioni su ticket e viabilità per veicoli autorizzati dal Comitato Organizzatore.
  • Riorganizzazione della corsia filoviaria 90/91 per garantire priorità ai servizi pubblici nei tragitti verso le sedi delle competizioni, con restrizioni per motocicli e velocipedi.
Queste misure sono supportate dalla delibera comunale e coordinate con le indicazioni fornite dagli organismi di governo preposti al potenziamento infrastrutturale e dei trasporti nei periodi di massimo afflusso.

Il treno M5 brandizzato olimpico e la comunicazione dei valori sportivi

Il convoglio “Milano Cortina 2026” inaugurato sulla M5 rappresenta un simbolo tangibile della sinergia tra sport, città e mobilità sostenibile. Completamente rivestito con grafiche evocative dei Giochi, il treno accompagnerà milanesi e visitatori lungo l’asse nord-ovest, facendo tappa in snodi iconici come Zara e Garibaldi. La presenza delle mascotte olimpiche e paralimpiche, unite alle iniziative dedicate ai bambini dell’Ospedale Buzzi, sottolineano il valore sociale ed educativo che la manifestazione porta con sé. La metropolitana si conferma così infrastruttura chiave non solo per l’efficienza logistica, ma anche per la capacità di veicolare messaggi di inclusione, spirito di squadra e sostenibilità associati all’evento sportivo di rilevanza internazionale.



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