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Le nuove truffe sviluppate con l'intelligenza artificiale e i 2 gravi casi appena avvenuti in Italia

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Deepfake e clonazione vocale

Tra le tecnologie basate sull'IA, i deepfake e la clonazione vocale stanno emergendo come strumenti potenti nelle mani dei truffatori.

Come spesso accade con le tecnologie avanzate, esiste anche l'intelligenza artificiale mostra un lato oscuro. Negli ultimi mesi, in Italia si sono verificati due casi di truffe sofisticate messe in atto proprio attraverso l'uso dell'intelligenza artificiale. Vediamo meglio:

  • Deepfake e clonazione vocale, la nuova frontiera delle frodi digitali
  • Il caso del finto divulgatore finanziario, la truffa ai danni di imprenditori

Deepfake e clonazione vocale, la nuova frontiera delle frodi digitali

Tra le tecnologie basate sull'IA, i deepfake e la clonazione vocale stanno emergendo come strumenti potenti nelle mani dei truffatori. I deepfake consentono di creare video e immagini falsificate ma realistici, utilizzando algoritmi di machine learning per sostituire volti o riprodurre movimenti labiali sincronizzati con l'audio. Questo tipo di tecnologia ha destato preoccupazione a livello globale per il rischio di disinformazione e manipolazione dei media.

Ancora più inquietante è la clonazione vocale, che permette di riprodurre la voce di una persona a partire da pochi secondi di registrazione audio. Con l'uso di reti neurali avanzate, i truffatori possono creare falsi messaggi vocali o persino telefonate realistiche e convincere le vittime a compiere azioni dannose, come trasferire denaro o fornire dati personali sensibili. Questa tecnica è stata utilizzata in uno dei casi avvenuti in Italia, dove una donna anziana di Treviso è stata ingannata da un truffatore che utilizzava la voce clonata della figlia. La vittima, credendo che la figlia fosse in difficoltà a seguito di un incidente stradale, ha consegnato 30.000 euro al malfattore.

Il caso del finto divulgatore finanziario, la truffa ai danni di imprenditori

Le truffe finanziarie online hanno subito un'evoluzione grazie all'uso dell'intelligenza artificiale. Se in passato venivano utilizzate le immagini di figure pubbliche molto note, come Mario Draghi, Pier Silvio Berlusconi o Giorgia Meloni, oggi i truffatori hanno cambiato strategia. Ora scelgono volti meno celebri, ma ben conosciuti all'interno del settore finanziario, in modo da guadagnarsi più facilmente la fiducia degli utenti. Tra le vittime di questo nuovo metodo di raggiro c'è Davide Marciano, divulgatore finanziario e fondatore della società Affari Miei srl, che da anni fornisce informazioni sulla gestione finanziaria attraverso il web e i social.

Senza il suo consenso, la sua immagine è stata clonata digitalmente per realizzare video falsi nei quali sembrerebbe consigliare strategie per triplicare i guadagni in pochi mesi. In realtà, si tratta di contenuti modificati con l'IA, creati per ingannare gli utenti e indurli a iscriversi a gruppi WhatsApp pubblicizzati tramite inserzioni su Instagram e Facebook. Una volta entrati nella chat, le vittime vengono convinte a investire piccole somme tramite finti broker, con la promessa di guadagni immediati. Per rafforzare la credibilità della truffa, vengono mostrate dashboard contraffatte che sembrano indicare rendimenti elevati. Ma quando l'utente cerca di prelevare il proprio denaro, si trova davanti a ostacoli e giustificazioni infondate, rendendosi conto troppo tardi di essere stato raggirato.

Marciano ha denunciato la vicenda alle autorità competenti e ha cercato di segnalare il problema a Meta, la società che gestisce Facebook, Instagram e WhatsApp, senza ottenere risposte concrete. Eppure centinaia di persone, soprattutto anziani, possono cadere in questa trappola e perdere ingenti somme di denaro.

Secondo il colonnello Alessandro Langella, comandante del Nucleo per Torino della Guardia di Finanza, chiunque può essere vittima di una truffa finanziaria, indipendentemente dal proprio livello di competenza in materia.

La diffusione di truffe che utilizzano l'IA spinge ad adottare misure di sicurezza digitale avanzate.

Un aspetto da imparare è verificare sempre l'identità dell'interlocutore, utilizzando canali ufficiali e noti. Ad esempio, se si riceve una chiamata da un presunto rappresentante di una banca o di un ente pubblico riagganciare e richiamare il numero ufficiale dell'istituzione per accertarsi della veridicità della richiesta.

Ci sono anche strumenti tecnologici che possono aiutare a identificare i contenuti manipolati. Alcune aziende stanno sviluppando software di rilevamento dei deepfake, capaci di analizzare incoerenze visive o sonore nei contenuti digitali.

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