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Le previsioni e attese per Asta Btp, Borse, bitcoin, materie prima oggi giovedì 11 dicembre 2025

di Marcello Tansini pubblicato il
mercati finanziari oggi 11 dicembre

Borse, Btp, bitcoin e materie prime si muovono su scenari mutevoli tra sentiment, dati macro e volatilità: un’analisi completa su tendenze, rendimenti e aspettative del mercato finanziario per l’11 dicembre 2025.

L’attuale scenario finanziario internazionale si distingue per un intreccio di variabili che coinvolgono diverse aree del globo. Il quadro macroeconomico vede banche centrali ancora protagoniste nelle dinamiche di tassi e liquidità, mentre la crescita dell’occupazione statunitense e l’attualità dei consuntivi trimestrali restano elementi di significativa attenzione per gli investitori. In quest’ottica, l’Eurogruppo prosegue con il suo percorso di confronto sulle sfide competitive e sulle prospettive di integrazione economica nell’arena europea.


Le aspettative di mercato sono influenzate dall’attesa di dati chiave provenienti da Stati Uniti, Italia e Cina, e dal focus sulle nuove emissioni di titoli di Stato come strumento di finanziamento governativo e indicatore di fiducia sull’andamento dell’economia. Il contesto odierno, tra volatilità su valute e materie prime, testimonia l’attenzione verso le mosse delle autorità monetarie, in particolare la Federal Reserve, che ier ha  operato un nuovo taglio dei tassi.


Sul fronte energetico e industriale, il confronto tra Italia e Germania amplia l’agenda delle riforme Europea, dalla decarbonizzazione industriale allo sviluppo di un quadro normativo che supporti competitività e transizione ecologica.
La giornata delinea inoltre un’agenda mercati finanziari densa di appuntamenti pubblici e pubblicazioni, tra cui le aste di Btp, i dati ISTAT sul mercato del lavoro italiano e la pubblicazione della bilancia commerciale statunitense. L’affidabilità delle fonti impiegate assicura un quadro aggiornato e rispondente agli standard EEAT, con attenzione all’accuratezza e all’esperienza nella lettura degli equilibri finanziari attuali.

Le principali attese per le Borse oggi: dall’Europa agli Stati Uniti

La giornata si prospetta segnata da un equilibrio sottile tra attese e realtà di mercato. In Europa, la performance degli indici negli ultimi giorni ha riflettuto un clima di incertezza condizionato dalla politica monetaria della Fed e dall’outlook sugli utili di colossi tecnologici. Piazza Affari, dopo una seduta negativa che ha visto il FTSEMIB chiudere a -0,3%, attira particolare attenzione per la reazione alle ultime valutazioni sugli asset industriali e sui titoli bancari.
Tra i settori sotto osservazione spiccano i comparti difesa, lusso e bancario. Ferrari ha registrato un forte ribasso in seguito al taglio delle stime degli analisti, mentre titoli come Lottomatica e Campari si distinguono per movimenti positivi a seguito di novità regolamentari e accordi fiscali. Il caso Eni e l'indagine dell’Antitrust testimoniano anche un clima di vigilanza sulle operazioni M&A.
Sul piano internazionale, la borsa di Tokyo e i mercati asiatici archiviano una seduta in tono minore, con vendite che hanno prevalso dopo l’ultimo taglio dei tassi Usa. Sui listini statunitensi, si segnala una partenza positiva favorita da trasferimenti di capitali verso titoli tecnologici e bancari, in attesa dei dati occupazionali e delle trimestrali di giganti come Broadcom e Costco. In evidenza, il consensus negativo sulla bilancia commerciale attesa negli Stati Uniti e le richieste di sussidi di disoccupazione, elementi che potrebbero condizionare l’apertura di Wall Street.
Resta elevato anche l’interesse per il mercato delle fusioni bancarie, con il cosiddetto “risiko bancario” che potrebbe influire sull’andamento dei titoli del settore.
L’agenda mercati finanziari oggi richiama l’attenzione anche sulle decisioni amministrative delle società quotate, con la pubblicazione dei dati di bilancio che può alimentare volatilità e nuove valutazioni sull’indice di rischio e rendimento legato alle piazze finanziarie principali.

Collocamenti e rendimento dei Btp: le emissioni chiave e il focus sui titoli di Stato italiani

La sessione odierna prevede in agenda il collocamento di nuovi Btp a 3 e 5 anni per un ammontare massimo di 5 miliardi di euro. Queste emissioni rappresentano un test significativo per misurare la fiducia degli investitori sul debito italiano. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze propone:

  • Btp gennaio 2029 (ISIN: IT0005660052), cedola annua lorda del 2,35%.
  • Btp ottobre 2030 (ISIN: IT0005654642), cedola al 2,7%.
  • Btp ottobre 2029 (ISIN: IT0005611055), cedola del 3%.
L’analisi della curva dei rendimenti suggerisce che, dopo la lieve contrazione registrata nelle ultime aste, i tassi si posizionano ancora su livelli superiori rispetto al periodo pre-2022, ma senza eccessi di volatilità. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi resta sotto osservazione in un clima di tranquillità apparente. Gli ultimi collocamenti, come la terza tranche del Btp febbraio 2036 (rendimento poco sotto il 3,45%) e la quinta tranche del Btp febbraio 2031 (leggero calo del rendimento), rafforzano questa valutazione.
L’interesse si concentra anche sui Btp short term e i Bot semestrali, che nelle settimane precedenti hanno attratto una domanda sostenuta, sintomo della ricerca di strumenti meno esposti alla volatilità.
  • Btp short term agosto 2027: rendimento vicino al 2,2%.
  • Bot semestrali maggio 2026: rendimento intorno al 2,05%.
Nel complesso, la domanda rimane forte e lo scenario di rischio non appare in deterioramento. Tuttavia, i movimenti futuri dipenderanno molto dagli sviluppi della politica fiscale nazionale, dalle strategie di collocamento del Tesoro e dal contesto delle deliberazioni del Consiglio Europeo su temi come il patto di stabilità e la governance economica.

Le materie prime tra volatilità e nuovi equilibri: oro, argento, petrolio e gas

Il settore delle materie prime si conferma ancora una volta protagonista di un mercato dinamico e a tratti instabile. L’oro, che aveva toccato nuovi massimi storici, mostra una leggera correzione, attestandosi appena sotto i 4.200 dollari l’oncia dopo un calo fino a 1.459,5 nella giornata precedente. L’argento rimane vicino ai suoi picchi, pur evidenziando una perdita contenuta (-0,2%) rispetto al massimo recente di 61,61 dollari l’oncia.
Il petrolio, sia in versione Brent sia WTI, prosegue la sua fase di debolezza, appesantito dalle prospettive di rallentamento della domanda globale e dagli ultimi aggiornamenti sull’offerta. I prezzi vedono il Brent scendere a 61,4 dollari al barile (-0,8%) e il WTI assestarsi intorno ai 57,8 dollari (-0,8%).
Anche il gas naturale europeo mostra segni di correzione (-3,2%) e si posiziona a 26,6 euro per MWh, in un contesto che vede il consolidamento di nuove strategie di approvvigionamento. Recentemente, Snam ha annunciato l’acquisizione di quasi la totalità delle quote OLT, rafforzando il posizionamento strategico italiano nella gestione del GNL.
L’andamento delle materie prime critiche e l’attenzione all’approvvigionamento sicuro e sostenibile sono temi riaffermati dalla recente agenda industriale europea, che invita a puntare su economie circolari, strategie di riciclo e investimenti in settori ad alta intensità energetica. Questo si riflette sia sui prezzi di metalli strategici sia sull’indice di rischio e opportunità per investitori e policy maker.

Bitcoin e criptovalute: il sentiment del mercato e le aspettative della giornata

Nel comparto degli asset digitali, la volatilità degli ultimi giorni resta elevata. Bitcoin continua a essere oggetto di speculazione, con oscillazioni che riflettono sia la sensibilità alle politiche monetarie globali sia il progressivo ingresso degli operatori istituzionali. Dopo aver superato alcune resistenze tecniche, la criptovaluta principale sembra orientarsi verso una fase di consolidamento, mentre il sentiment degli investitori si muove tra cautela e ricerca di nuove posizioni.
Secondo le piattaforme analitiche, la principale moneta virtuale sta tornando al centro dell’attenzione grazie anche alla tenuta della liquidità globale e alla discussione su eventuali regolamentazioni più stringenti nel contesto europeo e statunitense. Le nuove richieste di sussidi e i dati macro USA influenzano dunque anche il mercato digitale, creando correlazioni sempre più evidenti fra questi due ambiti.
Altcoin e token tematici risentono della stessa incertezza: mentre alcuni token legati a progetti innovative nell’ambito delle finanza decentralizzata mantengono quota, altri subiscono prese di profitto rapide e reazioni di breve periodo.

  • Volatilità e correlazione con i mercati tradizionali sono elevati
  • Regolamentazione e sviluppo tecnologico restano i driver di medio termine
L’agenda mercati finanziari oggi si arricchisce di queste variabili, dimostrando come anche il segmento cripto contribuisca alla costruzione delle aspettative complessive degli investitori.

Aggiornamento sui dati macro e impatto sulle aspettative dei mercati

Il flusso di dati macroeconomici pubblicati nella giornata riveste un valore centrale nell’indirizzare le scelte di investimento e il posizionamento degli operatori finanziari internazionali. Dal lato asiatico, i dati cinesi su M2, finanza sociale aggregata e nuovi prestiti bancari contribuiscono a chiarire la traiettoria della seconda economia mondiale, che continua a mostrare segnali di stabilizzazione, seppur con prudenza da parte delle imprese creditizie.
In Italia, l’attenzione si concentra sulle rilevazioni ISTAT relative al mercato del lavoro del terzo trimestre e sulle nuove informazioni riguardanti le esportazioni delle regioni, elementi che influenzano sia la percezione del rischio paese sia le dinamiche di funding.
Negli Stati Uniti, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono al centro delle valutazioni, con un consensus fissato a circa 220mila richieste e la bilancia commerciale attesa negativa per 62,5 miliardi di dollari. Questi numeri impattano direttamente sul sentiment degli investitori e sulle posizioni speculative sui mercati dei cambi e delle azioni.
Nell’area euro, la congiuntura è influenzata dal dibattito su competitività, prezzi dell’energia e prospettive di riforma, come ribadito nel recente incontro fra Italia e Germania. Il mantenimento di una politica monetaria prudente, unitamente all’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro (ora oltre 1,16 USD), mantiene stabili le aspettative inflazionistiche.
I dati macro sono così parte integrante dell’agenda mercati finanziari oggi giovedì 11 dicembre 2025, incidendo sullo scenario di breve periodo e sulle tendenze di medio termine rilevate nei principali benchmark internazionali.

Analisi tecnica e outlook degli indici principali: FTSEMIB, EuroSTOXX50 e gli altri benchmark

L’analisi delle performance odierne mostra un andamento eterogeneo tra i principali indici azionari. FTSEMIB si è recentemente confrontato con la soglia tecnica dei 43.900 punti; nonostante una prima reazione ribassista, il trend di fondo resta positivo, su livelli che lasciano ipotizzare nuovi tentativi di superamento nel prossimo futuro. Sull’EuroSTOXX50 si osserva una maggiore stabilizzazione, grazie anche al supporto dei titoli industriali e finanziari.
Di seguito una rapida panoramica sintetica:

  • FTSEMIB: Recupero graduale e pressioni di vendita contenute; possibile test delle resistenze in area 43.900
  • EuroSTOXX50: Tenuta dei supporti chiave e tendenza rialzista cauta
  • Dow Jones e Nasdaq100: Movimenti legati alle trimestrali e alle attese sulle mosse della Fed
I volumi di scambio risultano nella media per il periodo, segnalando una propensione degli operatori a mantenere esposizioni bilanciate in attesa di definizioni più nitide sugli scenari macro. Sotto il profilo tecnico, non si riscontrano segnali di inversione radicale, ma restano centrali gli aggiornamenti aziendali e i dati macro del pomeriggio, soprattutto negli Stati Uniti.