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Malattie professionali non tabellate 2025. Ecco quali sono quelle riconosciute da Inail

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Malattia professionale non tabellata

Malattie professionali non tabellate 2025, quali patologie sono riconosciute da Inail, i requisiti per il riconoscimento e come presentare domanda. Tutte le novità aggiornate

Le malattie professionali sono una categoria di patologie correlate all'attività lavorativa. La legislazione attuale adotta un approccio flessibile, includendo nella definizione anche quelle condizioni in cui l'ambiente lavorativo costituisce una concausa della patologia, senza esserne necessariamente l'unico fattore scatenante.

L'elemento determinante per il riconoscimento di queste patologie occupazionali è l'esistenza di un nesso causale o concausale tra l'esposizione a rischi professionali e l'insorgenza della malattia. Un esempio è quello del rischio ambientale, derivante dalle specifiche condizioni del contesto lavorativo.

Malattie professionali non tabellate nel 2025, definizione e caratteristiche

Le malattie professionali non tabellate comprendono tutte le patologie correlate al lavoro che non sono esplicitamente elencate nelle tabelle ufficiali predisposte dall'INAIL. Il sistema italiano di tutela delle malattie professionali si basa infatti su un modello misto che prevede due distinte categorie:

  • Malattie professionali tabellate: patologie specificamente elencate in apposite tabelle, una per il settore agricolo (24 malattie) e una per il settore industriale (85 malattie).
  • Malattie professionali non tabellate: tutte le altre patologie che, pur non essendo inserite nelle tabelle ufficiali, possono essere ricondotte all'attività lavorativa.
Per le malattie tabellate, la normativa prevede una presunzione legale di origine professionale, a condizione che siano provocate da lavorazioni specificamente indicate nelle tabelle e che vengano denunciate entro il periodo massimo di indennizzabilità dalla cessazione dell'attività rischiosa.

Nel 2025, il sistema di riconoscimento delle malattie professionali non tabellate mantiene la sua importanza come strumento di tutela per i lavoratori che sviluppano patologie correlate al lavoro non incluse negli elenchi ufficiali.

Principali categorie di malattie professionali non tabellate riconosciute dall'INAIL

Sebbene non esista un elenco ufficiale, diverse categorie di patologie non tabellate vengono comunemente riconosciute dall'INAIL quando viene adeguatamente dimostrato il nesso causale con l'attività lavorativa:

Disturbi muscoloscheletrici

Numerose patologie dell'apparato locomotore non sono incluse nelle tabelle ma possono essere correlate a movimenti ripetitivi, posture incongrue o sforzi eccessivi. Tra queste:

  • Tendiniti e tenosinoviti in distretti non contemplati nelle tabelle
  • Epicondiliti e epitrocleiti in lavoratori non inclusi negli elenchi
  • Patologie della spalla come la sindrome da conflitto
  • Ernia al disco correlate a vibrazioni o movimentazione manuale dei carichi

Patologie psichiche e psicosomatiche

Le malattie correlate allo stress lavoro-correlato rappresentano una categoria emergente di patologie professionali, tra cui:
  • Disturbi dell'adattamento
  • Sindromi ansioso-depressive correlate al lavoro
  • Disturbo post-traumatico da stress in seguito a eventi traumatici sul luogo di lavoro
  • Sindrome da burnout in specifiche categorie professionali

Patologie correlate a nuovi rischi emergenti

Il mondo del lavoro è in continua trasformazione, con l'emergere di nuovi rischi professionali che possono causare patologie non ancora tabellate:
  • Malattie correlate all'esposizione a campi elettromagnetici
  • Patologie dermatologiche da contatto con nuove sostanze
  • Disturbi correlati all'utilizzo prolungato di dispositivi digitali
  • Patologie respiratorie da esposizione a inquinanti indoor
Nel 2025, con l'evoluzione delle conoscenze scientifiche e l'emergere di nuovi rischi professionali, il numero di patologie potenzialmente riconoscibili come malattie professionali non tabellate è destinato ad aumentare.

Procedura per il riconoscimento delle malattie professionali non tabellate

Il percorso per ottenere il riconoscimento di una malattia professionale non tabellata richiede alcuni passaggi specifici che coinvolgono il lavoratore, il medico e il datore di lavoro:

Adempimenti del lavoratore

Quando un dipendente ritiene che la propria patologia sia correlata all'attività lavorativa svolta, deve:

  1. Rivolgersi al proprio medico curante o al medico competente aziendale (se presente) per una valutazione iniziale
  2. Presentare denuncia della malattia al datore di lavoro entro 15 giorni dalla manifestazione della patologia, pena la decadenza del diritto
  3. In caso di cessazione del rapporto di lavoro (per licenziamento o dimissioni), può presentare direttamente domanda di riconoscimento all'INAIL
È fondamentale che il lavoratore raccolga e conservi tutta la documentazione medica che attesti la patologia e, per quanto possibile, elementi che possano supportare il nesso causale con l'attività lavorativa svolta.

Obblighi del datore di lavoro

Il datore di lavoro, ricevuta la denuncia da parte del lavoratore, è tenuto a:

  1. Trasmettere all'INAIL la denuncia di malattia professionale entro 5 giorni dal ricevimento
  2. Fornire informazioni complete che includano:
  • Dati anagrafici e professionali del lavoratore
  • Informazioni sull'azienda
  • Certificato medico attestante la malattia
  • Dettagli sul settore lavorativo e luogo di lavoro
  • Informazioni sul contratto di lavoro e sulle mansioni svolte
  • Orario di lavoro
  • Eventuale autorizzazione ad anticipare l'indennità di inabilità temporanea assoluta
  • Dati sulla retribuzione del lavoratore
La completezza e l'accuratezza di queste informazioni sono essenziali per consentire all'INAIL una valutazione corretta della correlazione tra patologia e attività lavorativa.

L'onere della prova nelle malattie non tabellate

La principale differenza tra malattie tabellate e non tabellate risiede nell'onere della prova. Mentre per le prime vige la presunzione legale di origine professionale, per le malattie non tabellate spetta al lavoratore dimostrare il nesso causale tra l'attività lavorativa e la patologia sviluppata.

Il lavoratore deve quindi fornire elementi probatori sufficienti a stabilire, con ragionevole certezza, che la malattia è stata causata o concausata dall'attività lavorativa svolta. Questa dimostrazione può avvenire attraverso:

  • Documentazione medica dettagliata
  • Perizie tecniche che attestino l'esposizione a determinati rischi
  • Letteratura scientifica che supporti la correlazione tra l'esposizione professionale e la patologia
  • Testimonianze di colleghi o altre prove documentali sull'ambiente di lavoro
Nel 2025, l'INAIL continua a valutare queste richieste caso per caso, avvalendosi dei propri medici specialisti per determinare la sussistenza del nesso causale tra patologia e attività lavorativa.

Il ruolo della documentazione medica e della perizia tecnica

Per ottenere il riconoscimento di una malattia professionale non tabellata, la qualità e la completezza della documentazione presentata sono fattori determinanti. In particolare:

La documentazione medica deve essere dettagliata e includere:

  • Diagnosi precisa della patologia
  • Storia clinica completa
  • Accertamenti diagnostici eseguiti
  • Eventuale valutazione specialistica
  • Prognosi e trattamenti necessari
La perizia tecnica sull'ambiente di lavoro deve evidenziare:
  • Descrizione dettagliata delle mansioni svolte
  • Analisi dei rischi presenti nell'ambiente lavorativo
  • Durata e intensità dell'esposizione ai fattori di rischio
  • Valutazione della correlazione tra rischi e patologia
  • Eventuale letteratura scientifica a supporto
Questi elementi risultano particolarmente importanti per superare la mancanza della presunzione legale che caratterizza invece le malattie tabellate.

Indennizzi e prestazioni previste per le malattie professionali non tabellate

Una volta riconosciuta la natura professionale della patologia, anche le malattie non tabellate danno diritto alle stesse prestazioni previste per quelle tabellate. Nel 2025, le principali prestazioni erogate dall'INAIL includono:

Prestazioni economiche

  • Indennità per inabilità temporanea assoluta: erogata a partire dal quarto giorno successivo alla manifestazione della malattia e fino alla guarigione clinica
  • Indennizzo per danno biologico: previsto per menomazioni permanenti di grado pari o superiore al 6%
  • Rendita diretta per inabilità permanente: riconosciuta in caso di menomazioni di grado pari o superiore al 16%
  • Rendita ai superstiti: in caso di decesso del lavoratore a causa della malattia professionale

Prestazioni sanitarie

  • Cure mediche e chirurgiche
  • Accertamenti diagnostici
  • Cure riabilitative
  • Fornitura di protesi e ausili

Prestazioni integrative

  • Assegno per assistenza personale continuativa
  • Assegno di incollocabilità
  • Erogazione integrativa di fine anno
  • Brevetto e distintivo d'onore
L'accesso a queste prestazioni è garantito sia per le malattie tabellate che per quelle non tabellate, una volta accertato il nesso causale con l'attività lavorativa.

Tempistiche e termini di prescrizione

Per le malattie professionali non tabellate, è fondamentale essere consapevoli delle tempistiche e dei termini di prescrizione che, nel 2025, rimangono un elemento cruciale per la tutela del lavoratore:

  • La denuncia al datore di lavoro deve avvenire entro 15 giorni dalla manifestazione della malattia
  • Il termine di prescrizione per richiedere l'indennizzo è di 3 anni e 150 giorni dal manifestarsi della malattia
  • Per le malattie che si manifestano dopo la cessazione dell'attività lavorativa rischiosa, è necessario dimostrare che il periodo di latenza sia compatibile con la patologia
A differenza delle malattie tabellate, per le quali esiste un periodo massimo di indennizzabilità specificato nelle tabelle, per le patologie non tabellate questo limite non è predefinito, ma viene valutato caso per caso in base alle evidenze scientifiche disponibili sulla storia naturale della specifica malattia.

Assistenza legale e medico-legale per il riconoscimento

Data la complessità della procedura di riconoscimento delle malattie professionali non tabellate, molti lavoratori si avvalgono di assistenza specializzata:

  • Patronati: offrono assistenza gratuita per la presentazione della domanda e il monitoraggio dell'iter
  • Consulenti medico-legali: possono redigere perizie specialistiche a supporto della correlazione tra patologia e attività lavorativa
  • Avvocati specializzati: forniscono assistenza in caso di contenzioso con l'INAIL per mancato riconoscimento
Nel 2025, la giurisprudenza in materia di malattie professionali non tabellate continua a evolversi, con numerose sentenze che ampliano progressivamente l'ambito di riconoscimento, specialmente per le patologie emergenti correlate ai nuovi rischi professionali.

In caso di mancato riconoscimento da parte dell'INAIL, il lavoratore può presentare ricorso amministrativo e, successivamente, adire le vie giudiziarie per ottenere una rivalutazione del proprio caso. 

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