Le modifiche fiscali sono state introdotte per migliorare la compliance fiscale, ridurre l’evasione e semplificare le procedure per i contribuenti.
Dal primo settembre 2024, in Italia, entrano in vigore nuove norme riguardanti le multe e sanzioni sulle successioni, donazioni e imposta di registro. Queste modifiche, introdotte dalla recente riforma fiscale, mirano a semplificare le procedure e a rendere più efficaci i controlli sulle dichiarazioni e sui pagamenti dovuti.
La riforma prevede l'estensione dell'autoliquidazione dell'imposta di registro, che sarà affiancata da un potenziamento dei servizi telematici. Questo significa che i contribuenti potranno autoliquidare l'imposta, con l'Agenzia delle entrate che manterrà il controllo sulla regolarità della procedura. Se emerge una maggiore imposta dovuta, sarà notificato un avviso di liquidazione al contribuente.
Le nuove regole prevedono una riduzione delle sanzioni a un terzo se il contribuente paga entro il termine per la proposizione del ricorso. Per quanto riguarda le donazioni, le modifiche puntano a uniformare la normativa e a introdurre la possibilità di detrazione delle imposte pagate all'estero per la medesima donazione, fino a concorrenza dell'imposta dovuta in Italia.
La gestione telematica degli adempimenti sarà ulteriormente implementata, consentendo una maggiore efficienza e trasparenza nel processo. Per le cessioni di azienda, si applicheranno diverse aliquote per i vari beni trasferiti, a condizione che l'atto riporti una ripartizione dettagliata del corrispettivo tra le diverse tipologie di beni. In assenza di tale ripartizione, si applicherà l'aliquota unica più elevata.
Dal primo settembre 2024, le regole relative a multe e sanzioni su successioni, donazioni e imposta di registro subiranno modifiche in Italia, in seguito all'implementazione della riforma fiscale.
Le nuove regole prevedono sanzioni più severe per chi non adempie agli obblighi fiscali in tema di successioni e donazioni. Le sanzioni scatteranno in caso di mancato invio telematico della dichiarazione entro 12 mesi dall’apertura della successione. Se il contribuente non rispetta questa scadenza, può incorrere in sanzioni amministrative proporzionate all'imposta dovuta. Le sanzioni variano a seconda della gravità dell’infrazione. Ad esempio, il mancato pagamento dell’imposta dovuta entro il termine previsto comporterà una sanzione pari al 30% dell’importo non versato. Se il contribuente paga le somme dovute entro il termine per la proposizione del ricorso, le sanzioni saranno ridotte a un terzo.
Le nuove norme promuovono l’uso di procedure telematiche per la gestione delle dichiarazioni e dei pagamenti delle imposte. Questo include l'obbligo di invio telematico delle dichiarazioni e l'utilizzo di modelli precompilati, al fine di ridurre errori e velocizzare i processi.
L’Agenzia delle entrate avrà la possibilità di effettuare controlli più stringenti sui trasferimenti di beni aziendali e diritti edificatori, nonché sui trust e altre liberalità. La congruità delle dichiarazioni sarà verificata con attenzione, e ogni incongruenza rilevata potrà portare a sanzioni immediate.