La decisione della Cassazione sui risarcimenti ai clienti per il pagamento di mutui con tassi manipolati: la questione e i chiarimenti
Cosa ha deciso la Corte di Cassazione sui risarcimenti ai clienti per i mutui con tassi manipolati? La Corte di Cassazione è stata chiamata ad esprimersi sulla questione della clausola Euribor per i cosiddetti mutui manipolati, dopo che la Procura Generale ha espresso il suo parere favorevole alle banche, dichiarando valide le condizioni contrattuali.
La Procura Generale presso la Cassazione ha sottolineato che i contratti di mutuo che utilizzano l’Euribor come parametro non sono da considerarsi ‘a valle’ dell’intesa illecita, in quanto non rientrano nel contesto delle manipolazioni relative ai contratti derivati.
Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, un contratto può essere ritenuto a valle di intese anticoncorrenziali illecite solo quando si verifica una consapevole applicazione delle intese illecite stesse, cosa che non sembra essersi volontariamente verificata in tal caso.
I giudici sostengono, dunque, le banche.
Ciò significa che i clienti non riceveranno alcun rimborso per gli interessi pagati.
Precisiamo che la Cassazione si è già espressa più volte sulla questione, e sempre a favore degli istituti bancari.
La prima volta, nel dicembre 2023, aveva parlato di di clausole nei contratti di mutuo che rimandavano all'Euribor come tasso di interesse parzialmente nulle, perché oggetto di manipolazione, tanto che era stato emesso un provvedimento sanzionatorio dalla Commissione Ue.
A maggio del 2024, i giudici hanno cambiato posizione, spiegando che per accusare una banca di intesa illecita bisogna provare che fosse o direttamente partecipe dell’intesa manipolatoria o almeno consapevole.
Infine, a luglio 2024, la prima sezione della Cassazione ha parlato non più di nullità ma di vizio del consenso nei contratti perché la modifica dell’Euribor avrebbe creato una falsa rappresentazione della realtà, inficiando la validità del contratto.