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Pignoramento presso terzi delle fatture e pagamenti tra professionisti e aziende. Come funziona e procedura AdE

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
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Come funziona il pignoramento prezzo terzi delle fatture per professionisti, Pmi e aziende e quale è la procedura dell'Agenzia delle Entrate

Il pignoramento presso terzi delle fatture rappresenta uno strumento di recupero crediti che l'Amministrazione finanziaria utilizza nei confronti dei contribuenti morosi. Questa particolare procedura consente all'Agenzia delle Entrate di bloccare il conto corrente o intercettare i pagamenti dovuti al debitore da parte dei suoi clienti o committenti, indirizzandoli direttamente nelle casse dello Stato. Si tratta di un meccanismo efficace che permette di recuperare somme dovute senza dover procedere con altre forme più invasive di riscossione.

Questo strumento si rivela particolarmente utile quando il debitore non dispone di beni facilmente aggredibili, ma vanta crediti verso altri soggetti.

Questa tipologia di pignoramento può interessare diversi beni patrimoniali:

  • Somme di denaro
  • Immobili
  • Crediti
  • Altri beni mobili
Per essere valido, il pignoramento deve essere notificato sia al debitore originario che al terzo pignorato. La notifica deve includere il titolo esecutivo e l'atto di precetto e può essere effettuata tramite diverse modalità:
  • Mediante un avvocato tramite Posta Elettronica Certificata (PEC)
  • Attraverso l'Ufficiale Giudiziario

Funzionamento del pignoramento presso terzi delle fatture

L'Agenzia delle Entrate ha implementato una procedura operativa per il pignoramento dei crediti derivanti dalle fatture emesse dai contribuenti morosi. Il meccanismo si basa sull'analisi dei dati presenti nell'Anagrafe Tributaria e sulle informazioni derivanti dalla fatturazione elettronica.

Il processo si articola nelle seguenti fasi:

  1. L'Agenzia delle Entrate analizza i fatturati del contribuente moroso presenti in Anagrafe Tributaria
  2. Identifica i pagamenti abituali o costanti che il contribuente riceve dai suoi clienti
  3. Comunica i dati anagrafici dei creditori abituali all'Agenzia delle Entrate Riscossione
  4. L'Agenzia delle Entrate Riscossione procede alla notifica del pignoramento presso terzi
Quando viene rilevato che un contribuente moroso continua ad emettere fatture ai suoi clienti, l'Amministrazione finanziaria può disporre il pignoramento di questi crediti. Ciò significa che il cliente (terzo pignorato) dovrà bloccare il pagamento al fornitore debitore ed effettuarlo direttamente all'Erario fino alla concorrenza del debito pendente.

Soggetti interessati dalla procedura di pignoramento

L'attenzione dell'Agenzia delle Entrate è rivolta principalmente verso i rapporti commerciali e professionali di natura continuativa. Questo perché tali relazioni generano flussi finanziari più facilmente monitorabili e prevedibili.

Le categorie maggiormente esposte a questo tipo di controlli sono:

  • Professionisti con clientela abituale
  • Imprese con rapporti commerciali continuativi
  • Fornitori di servizi ricorrenti
  • Consulenti con contratti di lunga durata
Quando dalle fatture elettroniche emerge un credito vantato dal contribuente moroso verso terzi committenti, l'Agenzia delle Entrate Riscossione avvia la procedura di pignoramento. In questo caso, il committente sarà tenuto a versare direttamente all'ADER (Agenzia delle Entrate Riscossione) l'importo dovuto fino all'estinzione del debito indicato nella cartella esattoriale.

La procedura operativa di pignoramento presso terzi delle fatture dell'Agenzia delle Entrate

La procedura di pignoramento presso terzi delle fatture segue un iter preciso definito dall'Agenzia delle Entrate. L'introduzione dell'obbligo di fatturazione elettronica ha notevolmente potenziato l'efficacia di questo strumento, consentendo all'Amministrazione finanziaria di monitorare in tempo reale i flussi economici tra contribuenti.

Il procedimento si sviluppa attraverso queste fasi operative:

  1. Identificazione del contribuente moroso: l'Agenzia delle Entrate identifica i soggetti con debiti tributari pendenti
  2. Analisi dei flussi di fatturazione: vengono esaminate le fatture elettroniche emesse dal debitore per individuare i suoi clienti abituali
  3. Emissione dell'atto di pignoramento: viene predisposto il provvedimento di pignoramento presso terzi
  4. Notifica al terzo pignorato: il cliente del contribuente moroso riceve la notifica e diventa responsabile del pagamento diretto all'Erario
  5. Dichiarazione del terzo: il terzo pignorato deve dichiarare l'esistenza e l'entità del debito verso il contribuente moroso
  6. Versamento delle somme: il terzo procede al pagamento diretto all'Agenzia delle Entrate Riscossione
Il terzo pignorato è tenuto per legge a rispettare il provvedimento ricevuto. In caso di mancata ottemperanza, rischia di dover rispondere personalmente del debito non versato all'Amministrazione finanziaria.

Limiti e tutele nel pignoramento delle fatture presso terzi

Nonostante l'efficacia di questo strumento di recupero crediti, esistono alcuni limiti e tutele che il legislatore ha previsto per bilanciare le esigenze dell'Erario con la necessità di garantire la continuità economica dei contribuenti.

Tra i principali limiti possiamo evidenziare:

  • Crediti impignorabili: alcuni crediti godono di particolari tutele e non possono essere oggetto di pignoramento
  • Limiti quantitativi: in alcuni casi la legge prevede che solo una percentuale del credito possa essere pignorata
  • Limiti temporali: il pignoramento ha una durata definita oltre la quale perde efficacia se non si procede all'assegnazione
Il contribuente moroso ha comunque diritto ad alcune tutele, tra cui:
  • Possibilità di impugnare l'atto di pignoramento qualora lo ritenga illegittimo
  • Facoltà di richiedere la rateizzazione del debito tributario, sospendendo così le procedure esecutive in corso
  • Opportunità di attivare procedure di mediazione tributaria o altri strumenti deflattivi del contenzioso
È importante che il contribuente oggetto di pignoramento valuti attentamente la propria posizione, eventualmente con l'assistenza di un professionista, per determinare la strategia più adeguata per gestire la situazione.

Conseguenze pratiche per professionisti e aziende

L'attuazione di questa procedura di pignoramento presso terzi delle fatture comporta significative implicazioni pratiche per i professionisti e le aziende che potrebbero trovarsi coinvolti, sia come debitori che come terzi pignorati.

Per il contribuente moroso, le conseguenze principali sono:

  • Interruzione dei flussi finanziari derivanti dai rapporti commerciali abituali
  • Potenziali difficoltà nel mantenere la liquidità necessaria per la continuità aziendale
  • Possibili ripercussioni nei rapporti con i clienti, che potrebbero percepire negativamente la situazione
  • Necessità di pianificare con urgenza la regolarizzazione della propria posizione debitoria
Per il terzo pignorato (cliente del contribuente moroso), le implicazioni includono:
  • Obbligo di rispettare la procedura indicata nel provvedimento di pignoramento
  • Necessità di modificare i processi di pagamento, indirizzando le somme all'Agenzia delle Entrate Riscossione
  • Responsabilità personale in caso di mancato rispetto dell'ordine di pignoramento
  • Complicazioni amministrative nella gestione dei pagamenti e della contabilità
Questa procedura rappresenta un potente strumento di contrasto all'evasione fiscale, consentendo all'Amministrazione finanziaria di intercettare risorse che altrimenti rischierebbero di sfuggire all'azione di recupero. Allo stesso tempo, impone a tutti gli operatori economici una maggiore attenzione alla regolarità della propria posizione tributaria.

Strategie per prevenire il pignoramento presso terzi

Per evitare di essere oggetto di un pignoramento presso terzi delle fatture, professionisti e aziende possono adottare alcune strategie preventive efficaci:

  1. Monitoraggio costante della propria posizione debitoria: tenere sotto controllo eventuali pendenze con l'Erario per intervenire tempestivamente
  2. Pianificazione finanziaria accurata: prevedere le risorse necessarie per far fronte agli obblighi tributari
  3. Utilizzo degli strumenti di regolarizzazione: ricorrere a rateizzazioni, rottamazioni o altri strumenti deflattivi disponibili
  4. Comunicazione proattiva con l'Amministrazione finanziaria: in caso di difficoltà, è preferibile cercare un dialogo preventivo piuttosto che attendere l'avvio delle procedure esecutive
In caso di ricezione di una cartella esattoriale, è fondamentale non ignorare la situazione ma affrontarla immediatamente, valutando le opzioni disponibili:
  • Verificare la fondatezza della pretesa tributaria
  • Richiedere un piano di rateizzazione del debito
  • Valutare la possibilità di presentare un'istanza di autotutela
  • Considerare l'opportunità di un ricorso qualora vi siano elementi contestabili
La tempestività nell'affrontare le pendenze tributarie rappresenta spesso la chiave per evitare l'escalation verso procedure esecutive più invasive come il pignoramento presso terzi.
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