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Naspi 2025-2026, quando si perde una parte importo e in che percentuale secondo la nuova legge sulla sicurezza

di Marianna Quatraro pubblicato il
Naspi 2025 2026 perdita parte importo

Quali sono i casi in cui, secondo le disposizioni del nuovo Decreto Sicurezza sul Lavoro, si rischia di perdere una parte dell'indennità di disoccupazione Naspi

Le recenti modifiche legislative introdotte dal decreto sicurezza lavoro per il biennio 2025-2026 hanno segnato un cambio di rotta significativo nella gestione della NASpI, la principale indennità di disoccupazione italiana.

Il provvedimento non si limita a ridefinire solo i requisiti e le modalità di accesso al beneficio, ma interviene anche sulla conservazione dell’assegno in presenza di determinate circostanze, inserendo nuovi obblighi e nuove percentuali di penalizzazione per chi non si attiva adeguatamente nella ricerca di un nuovo impiego.

Non si parla più soltanto di perdita totale della Naspi: oggi il rischio concreto diventa quello di vedersi decurtare parte dell’indennità per comportamenti considerati inadempienti, come il rifiuto ingiustificato di offerte lavorative congrue o il mancato rispetto delle nuove procedure digitali obbligatorie. 

Quando scatta la riduzione parziale dell’assegno Naspi: cosa prevede il decreto sicurezza 2025-2026

Il nuovo Decreto sulla sicurezza sul lavoro, approvato nel 2025 e operativo dal 2026, introduce una serie di norme che regolano i casi in cui chi beneficia della NASpI può perdere una parte della prestazione mensile. L’intervento legislativo nasce con l’obiettivo di rafforzare il principio della condizionalità e promuovere un reale reinserimento lavorativo, rendendo più stringenti i controlli sull’effettiva disponibilità dei disoccupati all’accettazione di offerte idonee e sull’utilizzo della piattaforma digitale Siisl e prevedendo:

  • Riduzione parziale dell’indennità al primo inadempimento: Se l’obbligo di registrazione al Siisl e la compilazione del curriculum o la firma del Patto di attivazione digitale (PAD) non vengono completati entro 15 giorni dalla data di iscrizione d’ufficio della disoccupazione, scatta la prima sanzione: la decurtazione di un quarto (25%) della prima mensilità dell’indennità.
  • Ulteriori inadempienze: Se il beneficiario, trascorsi altri 30 giorni dall’iscrizione, non avrà ancora adempiuto agli obblighi digitali previsti (completa registrazione su Siisl e sottoscrizione del Patto), sarà avviata la procedura di decadenza totale dal beneficio.
  • Perdita parziale e selettiva: Oltre alle procedure digitali, le decurtazioni si applicano anche in relazione alla partecipazione alle chiamate del Centro per l’Impiego e alle iniziative di politica attiva: la prima mancata presenza senza giustificato motivo comporta una perdita standardizzata di un quarto di una mensilità (equivalente a circa 8 giorni); la seconda una mensilità intera; dal terzo episodio si perde tutto l’assegno.

Quali offerte di lavoro bisogna accettare per non perdere parte della Naspi

La normativa definisce in modo dettagliato quali proposte lavorative debbano essere accettate per non incorrere nella decurtazione parziale dell’indennità. La congruità dell’offerta viene valutata su una serie di parametri oggettivi, in modo da garantire trasparenza e tutelare sia i beneficiari sia l’interesse pubblico:
  • Settore e mansioni: Un’offerta è considerata adeguata se proviene da un datore che opera nello stesso settore o settore affine rispetto all’ultimo impiego del disoccupato, e il ruolo proposto richiede competenze analoghe o strettamente collegate a quelle maturate in passato.
  • Retribuzione: La proposta lavorativa deve assicurare una retribuzione uguale o superiore a quella precedentemente percepita dal lavoratore, secondo quanto risulta dai dati degli ultimi contratti.
  • Località: Il luogo di lavoro non può distare più di 20 chilometri dal domicilio, o deve essere situato nello stesso comune dell’ultima occupazione.
In caso di offerte ritenute meno convenienti, la legge concede maggior flessibilità, ma introduce limiti precisi:
  • Se l’attività proposta è coerente con il titolo di studio, la retribuzione è inferiore fino al 10% rispetto a quella precedente e la sede non dista oltre 50 chilometri dall’ultima sede lavorativa, il percettore può rifiutare fino a due opportunità senza perdere tutto l’assegno, ma al terzo rifiuto scatterà la completa decadenza.
Rifiutare una proposta lavorativa che rientri in una delle tipologie indicate, senza adeguata motivazione documentata, determina quindi la perdita di una quota dell’assegno, secondo la casistica descritta nel testo del decreto e dettagliata dalle circolari dell’INPS. 

Percentuali, tempistiche e casi pratici di decurtazione dell’indennità di disoccupazione Naspi

Il nuovo sistema individua soglie precise e tempistiche rigide per la graduale cancellazione di parte del beneficio:

Inadempienza Decurtazione Note
Mancata registrazione/Patto attivazione Siisl entro 15 giorni 25% della prima mensilità Scatta dopo la notifica di iscrizione d'ufficio INPS
Mancata regolarizzazione dopo ulteriori 30 giorni Decadenza totale Perdita integrale della NASpI
Prima mancata risposta a convocazione o obbligo Centro per l’Impiego 25% di una mensilità (circa 8 giorni) Applicata solo la prima volta
Seconda mancata presentazione Una mensilità intera  
Terza mancata presentazione Revoca totale della NASpI  
Rifiuto offerta di lavoro idonea (settore, salario, distanza) Perdita della NASpI dal mese successivo Anche un solo episodio causa decadenza totale
Rifiuto di offerte meno convenienti (entro parametri legali) Perdita dopo il terzo rifiuto Fino a due rifiuti tollerati

Esempi pratici:

  • Un beneficiario che non completa la procedura digitale Siisl nei tempi si vede decurtare un quarto della prima mensilità; se dopo un mese non regolarizza, perde tutti i diritti residui.
  • Chi non partecipa a una chiamata obbligatoria del Centro per l’Impiego, senza giustificato motivo, perde 8 giorni di NASpI subito; la recidiva comporta la perdita di un’intera mensilità.
  • Rifiutare una proposta congrua per tipologia, retribuzione e distanza comporta la revoca immediata dell’intera indennità, senza ulteriori tolleranze.

Obblighi, procedure e novità sul sistema Siisl per i percettori Naspi

Il rafforzamento del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) rappresenta il vero cardine delle nuove regole. Dal 2026, ogni percettore di Naspi viene automaticamente iscritto al portale dall’INPS, ed entro 15 giorni deve:
  • Accedere alla piattaforma con SPID o CIE
  • Compilare e aggiornare i dati anagrafici e il curriculum vitae
  • Sottoscrivere digitalmente il Patto di attivazione
Scaduto il termine senza aver completato questi adempimenti, il taglio del 25% sulla prima mensilità scatta in modo automatico. Dopo ulteriori 30 giorni senza rettifica, si perde ogni diritto all’indennità residua.

Inoltre, la firma del Patto di servizio personalizzato presso il Centro per l’Impiego deve avvenire entro 45 giorni dall’iscrizione. Non presentarsi alle convocazioni o non partecipare alle iniziative formative comporta, come già visto, graduali penalizzazioni fino al completo azzeramento del sussidio.