L'obbligazione Unicredit marzo 2024 (Isin IT0005585853) è stata progettata per il mercato retail, cioè quello costituito da famiglie e piccoli investitori privati.
Unicredit ha emesso un bond atipico mirato al mercato retail, caratterizzato da una durata di 13 anni e una maxi-cedola finale. Il rendimento indicato è del 4,6% lordo, interamente da riscuotere in una sola soluzione alla scadenza. In pratica, coloro che sottoscrivono il bond al momento dell'emissione riceveranno il 100% del valore nominale oltre alla cedola a metà marzo 2037.
In pratica, a metà marzo 2037 gli investitori riceveranno un'unica cedola lorda pari al 59,8% dell'ammontare investito. L'investimento minimo è di 10.000 euro. Considerando l'importo minimo investito, l'incasso finale sarà di 5.980 euro lordi, che, tenendo conto della tassazione al 26%, si tradurranno in un netto di 4.425 euro.
Il bond Unicredit 4,6% non è un prodotto a rendimento crescente e non può essere riscattato prima della scadenza naturale, fissata a 13 anni dall'emissione. Ma è possibile optare per la vendita del titolo prima della scadenza, con un calcolo proporzionale al prezzo di mercato in quel momento.
L'emissione annunciata da Unicredit rappresenta la terza negoziazione diretta nel 2024. A gennaio, Unicredit ha emesso un'obbligazione con step down callable a 10 anni. A febbraio, ha emesso una fix to floater a 13 anni, che ha registrato un controvalore di Borsa superiore agli 80 milioni di euro nelle prime due settimane.
Come per ogni strumento finanziario a lungo termine, il rendimento del bond Unicredit al 4,6% non tiene conto del rischio inflazionistico. Nel prospetto informativo del bond, Unicredit stesso sottolinea che "il rimborso del capitale nominale alla scadenza non protegge gli investitori dall'inflazione, cioè non garantisce che il potere d'acquisto del capitale investito non venga eroso dall'aumento generale dei prezzi dei beni di consumo". Di conseguenza, "il rendimento reale del titolo, cioè il rendimento corretto per l'inflazione misurata durante la vita del titolo stesso, potrebbe risultare negativo".
Le informazioni sull'inflazione risalgono al 7 marzo, con la decisione della Banca Centrale Europea di mantenere invariati i tassi al 4,5%. Riguardo alla lotta contro l'inflazione, la presidente della BCE Christine Lagarde si è mostrata cauta, sottolineando che sarà necessario attendere la fine della primavera per avere una visione più chiara della situazione. Ma non esclude la possibilità che durante i 13 anni di durata del bond Unicredit possano emergere notizie negative in merito all'inflazione.
Come accennato, trattandosi di un prodotto a lungo termine, la sua convenienza dipende dalla previsione che l'inflazione rimarrà entro range contenuti. Un'inflazione elevata ridurrà i rendimenti del prodotto, mentre un'iperinflazione potrebbe risultare in un rendimento negativo rispetto alla variazione effettiva dei costi dei beni e servizi.