Qual è la vera efficacia che gli integratori alimentari possono avere contro i dolori articolari, di schiena e delle ossa secondo recenti indagini
Cosa emerge da una nuova ricerca sulla reale efficacia degli integratori contro dolori articolari, schiena e ossa? Gli integratori contro i dolori articolari, di schiena e delle ossa sono sempre più diffusi.
Si vendono moltissimo ma non sempre danno i risultati sperati e ci si è interrogati sulla loro reale efficacia e su quanto e come questa cambi anche a seconda della stessa persona che ne fa uso. A far chiarezza è stata una recente ricerca pubblicata sul magazine dei consumatori francesi Que Choisir. Vediamo cosa emerge.
Questi prodotti generalmente contengono collagene e acido ialuronico, che certamente giovano ad articolazioni, cartilagini, ecc, ma non ci sono prove che l’assunzione orale di questi componenti sia utile ad alleviare i dolori.
Gli integratori naturali hanno più che un ruolo antidolorifico, uno di prevenzione anti-artrosi.
Considerando che gli integratori con antidolorifici sono stati ritenuti poco efficaci, altri possono essere gli effetti positivi così come i rischi, soprattutto in alcune categorie di persone.
Tra i più diffusi, per esempio, gli acidi grassi omega 3 e l'acido gamma-linolenico, anche naturalmente presenti in diversi alimenti, sembra abbiano un’azione antinfiammatoria seppur lieve, ma non è più possibile riportare che aiutano a migliorare la mobilità articolare, a causa del rischio di effetto anticoagulante che potrebbero comportare.
Passando alla glucosamina, è prodotta dall’organismo ed è coinvolta nel mantenimento della cartilagine, ma la sua integrazione non è raccomandata per le persone affette da diabete di tipo 2 o obesità, perché potrebbe aumentare la resistenza all’insulina, né alle persone allergiche ai crostacei.
Anche l'acondroitina, che è un costituente della cartilagine, non è raccomandata a tutti. Non si deve, infatti, assumere in caso di emofilia o di trattamento anticoagulante e, tra l’altro, non ci sono prove efficaci che la sua integrazione migliori davvero la qualità della cartilagine interessata dall’osteoartrite, allontanando così i dolori articolari.
Anche l’efficacia antinfiammatoria del cosiddetto artiglio del diavolo non è stata ancora accertata e il suo uso è controindicato in caso di reflusso o ulcera gastrica, calcoli biliari o malattie cardiovascolari, perché può interagire con gli anticoagulanti.