Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Nuovi controlli stradali sulle auto fermate dalla polizia da oggi 1 giugno 2025 grazie al Ced. Cosa cambia

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Come funziona il nuovo sistema CED

Al momento dell'alt, gli agenti non si limitano più a una verifica manuale dei documenti cartacei esibiti dal conducente.

Con l'introduzione ufficiale dell'obbligo di consultazione del CED della Motorizzazione Civile, le modalità con cui le forze dell'ordine effettuano i controlli su strada cambieranno in modo sostanziale. Il CED, acronimo di Centro Elaborazione Dati, è una piattaforma integrata che consente alla Polizia Stradale, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza e alle Polizie Locali abilitate di accedere in tempo reale a una vasta gamma di informazioni aggiornate su ogni veicolo immatricolato e sul suo conducente. Capiamo meglio:

  • Come funziona il nuovo sistema CED nei controlli su strada
  • Le sanzioni in caso di irregolarità rilevate dal CED

Come funziona il nuovo sistema CED nei controlli su strada

Al momento dell'alt, gli agenti non si limitano più a una verifica manuale dei documenti cartacei esibiti dal conducente. Utilizzando tablet, smartphone o terminali a bordo dei veicoli di servizio, interrogano in tempo reale il CED tramite il numero di targa o il codice fiscale del proprietario del mezzo. Una volta inserito il dato, il sistema restituisce tutte le informazioni disponibili: data dell'ultima revisione, scadenza della polizza assicurativa, stato della patente, eventuali fermi amministrativi o denunce per furto.

Questa nuova modalità di controllo consente non solo di automatizzare i riscontri, ma anche di aumentare l'affidabilità delle verifiche. Infatti, anche se un automobilista esibisce un contrassegno assicurativo apparentemente in regola, il sistema è in grado di accertare l'effettiva validità della copertura.

Se una revisione è stata omessa o la patente è stata sospesa per infrazioni gravi, l'informazione sarà visibile alla pattuglia, che procede secondo quanto previsto dal Codice della Strada. In molte situazioni, il confronto tra i dati digitali e quelli cartacei porta a sanzioni anche in assenza di dichiarazioni mendaci da parte dell'automobilista, perché sarà il sistema stesso a fornire riscontri obiettivi.

Le sanzioni in caso di irregolarità rilevate dal CED

Quando il sistema segnala anomalie, gli agenti hanno il dovere di agire con immediatezza. Se il CED indica che il veicolo non è coperto da assicurazione Rc auto, il mezzo viene sequestrato e il conducente riceve una sanzione amministrativa da 866 a 3.464 euro, con decurtazione di cinque punti sulla patente e obbligo di copertura assicurativa immediata per ottenere la restituzione. Se il controllo evidenzia che il veicolo non ha effettuato la revisione obbligatoria, la multa va da 173 a 694 euro, e può raddoppiare in caso di recidiva o di mancata revisione per due cicli consecutivi.

Anche la circolazione con patente sospesa o scaduta viene sanzionata, con un'ammenda da 155 a oltre 600 euro nei casi più lievi e con sanzioni penali in caso di guida con patente revocata o mai conseguita. Gli agenti possono rilevare in tempo reale fermi fiscali, intestazioni fittizie e perfino denunce di furto, bloccando il veicolo sul posto e avviando le procedure previste. Una novità è la possibilità di controllare anche lo storico del veicolo: per esempio, se un'auto è stata coinvolta in incidenti gravi, il dato potrà emergere durante il controllo e influenzare le decisioni operative degli agenti.

L'introduzione del controllo sistematico tramite CED impone a ogni automobilista una maggiore attenzione a tutti gli aspetti burocratici e amministrativi legati alla propria vettura. Non basta più pensare di avere i documenti in ordine: serve che tutti i dati relativi all'assicurazione, alla revisione e alla propria patente siano effettivamente aggiornati e presenti nei registri ufficiali accessibili al sistema. Ad esempio, anche un ritardo nella comunicazione della polizza da parte della compagnia assicurativa all'Ania può generare un falso allarme e portare a controlli più severi. Allo stesso modo, eventuali errori nei dati del libretto o del certificato assicurativo devono essere corretti.

Una buona pratica, raccomandata dagli esperti del settore, è quella di verificare periodicamente la propria situazione sul portale dell'ACI, sul sito della Motorizzazione Civile o tramite app che offrono accesso ai dati ufficiali legati alla targa. In caso di incongruenze o segnalazioni, è meglio risolverle prima di essere fermati senza ritardi, multe o, nei casi più gravi, il sequestro del veicolo.

Leggi anche