Al momento dell'alt, gli agenti non si limitano più a una verifica manuale dei documenti cartacei esibiti dal conducente.
Con l'introduzione ufficiale dell'obbligo di consultazione del CED della Motorizzazione Civile, le modalità con cui le forze dell'ordine effettuano i controlli su strada cambieranno in modo sostanziale. Il CED, acronimo di Centro Elaborazione Dati, è una piattaforma integrata che consente alla Polizia Stradale, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza e alle Polizie Locali abilitate di accedere in tempo reale a una vasta gamma di informazioni aggiornate su ogni veicolo immatricolato e sul suo conducente. Capiamo meglio:
Questa nuova modalità di controllo consente non solo di automatizzare i riscontri, ma anche di aumentare l'affidabilità delle verifiche. Infatti, anche se un automobilista esibisce un contrassegno assicurativo apparentemente in regola, il sistema è in grado di accertare l'effettiva validità della copertura.
Se una revisione è stata omessa o la patente è stata sospesa per infrazioni gravi, l'informazione sarà visibile alla pattuglia, che procede secondo quanto previsto dal Codice della Strada. In molte situazioni, il confronto tra i dati digitali e quelli cartacei porta a sanzioni anche in assenza di dichiarazioni mendaci da parte dell'automobilista, perché sarà il sistema stesso a fornire riscontri obiettivi.
Quando il sistema segnala anomalie, gli agenti hanno il dovere di agire con immediatezza. Se il CED indica che il veicolo non è coperto da assicurazione Rc auto, il mezzo viene sequestrato e il conducente riceve una sanzione amministrativa da 866 a 3.464 euro, con decurtazione di cinque punti sulla patente e obbligo di copertura assicurativa immediata per ottenere la restituzione. Se il controllo evidenzia che il veicolo non ha effettuato la revisione obbligatoria, la multa va da 173 a 694 euro, e può raddoppiare in caso di recidiva o di mancata revisione per due cicli consecutivi.
Anche la circolazione con patente sospesa o scaduta viene sanzionata, con un'ammenda da 155 a oltre 600 euro nei casi più lievi e con sanzioni penali in caso di guida con patente revocata o mai conseguita. Gli agenti possono rilevare in tempo reale fermi fiscali, intestazioni fittizie e perfino denunce di furto, bloccando il veicolo sul posto e avviando le procedure previste. Una novità è la possibilità di controllare anche lo storico del veicolo: per esempio, se un'auto è stata coinvolta in incidenti gravi, il dato potrà emergere durante il controllo e influenzare le decisioni operative degli agenti.
L'introduzione del controllo sistematico tramite CED impone a ogni automobilista una maggiore attenzione a tutti gli aspetti burocratici e amministrativi legati alla propria vettura. Non basta più pensare di avere i documenti in ordine: serve che tutti i dati relativi all'assicurazione, alla revisione e alla propria patente siano effettivamente aggiornati e presenti nei registri ufficiali accessibili al sistema. Ad esempio, anche un ritardo nella comunicazione della polizza da parte della compagnia assicurativa all'Ania può generare un falso allarme e portare a controlli più severi. Allo stesso modo, eventuali errori nei dati del libretto o del certificato assicurativo devono essere corretti.
Una buona pratica, raccomandata dagli esperti del settore, è quella di verificare periodicamente la propria situazione sul portale dell'ACI, sul sito della Motorizzazione Civile o tramite app che offrono accesso ai dati ufficiali legati alla targa. In caso di incongruenze o segnalazioni, è meglio risolverle prima di essere fermati senza ritardi, multe o, nei casi più gravi, il sequestro del veicolo.