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Ovs compra Kasanova: i dettagli dell'acquisizione e le conseguenze per dipendenti con nuove strategie

di Marcello Tansini pubblicato il
ovs compra kasanova

L’acquisizione di Kasanova da parte di OVS segna una svolta nel settore dei casalinghi: crisi, dettagli finanziari, integrazione con Upim e Croff, risvolti per i dipendenti e prospettive di rilancio e crescita.

L’ingresso di OVS nel capitale sociale di Kasanova rappresenta l’ultima fase della strategia di espansione e consolidamento avviata dal gruppo negli ultimi anni. Il settore degli articoli per la casa (“homeware”) mostra una struttura molto frammentata e resiliente, in cui la leadership nazionale offre significativi vantaggi competitivi. La società guidata da Stefano Beraldo, consolidando una presenza già rilevante nel retail italiano grazie a precedenti acquisizioni di marchi storici tra cui Upim, Croff e Goldenpoint, mira attraverso questa operazione a rafforzare il presidio nel comparto domestico. Il brand Kasanova, noto e dalla forte capillarità, era reduce da un periodo di difficoltà finanziaria. L’acquisizione, perfezionata tramite sottoscrizione di un aumento di capitale, consente a OVS di integrare un’insegna di riferimento su scala nazionale, potenziando la gamma nel settore home & living e sfruttando le sinergie interne all’intero gruppo. La decisione è stata motivata dalla coerenza strategica dell’operazione e dall’opportunità di valorizzare una vasta rete già consolidata di punti vendita e competenze specifiche di prodotto.

La crisi di Kasanova: cause, dimensioni e impatto sul mercato dei casalinghi

Il periodo recente è stato particolarmente complesso per Kasanova, realtà fondata nel 1968 ad Arcore e sviluppata fino a raggiungere una rete comprendente circa 700 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale. Il marchio, storico punto di riferimento per il settore dei casalinghi, ha affrontato una progressiva erosione della redditività, riconducibile a fattori congiunturali e strutturali.

  • L’impatto dei lockdown legati alla pandemia ha ridotto la frequenza nei punti vendita e modificato il comportamento dei consumatori.
  • La crescita del canale online ha accelerato la trasformazione del mercato, richiedendo investimenti che non sempre hanno trovato pronta risposta nella struttura tradizionale della società.
  • L'inflazione e i conseguenti aumenti dei costi, in particolare sugli affitti e sulla logistica, hanno ulteriormente contratto i margini di profitto.
  • Una gestione dei costi di struttura non sufficientemente flessibile ha generato un eccessivo carico rispetto ai ricavi.
Nel 2024, la società ha optato per l’accesso alla composizione negoziata della crisi (D.Lgs. n. 14/2019), strumento normativo pensato per evitare il fallimento e favorire il risanamento con protezione dai creditori. Il piano di risanamento ha previsto la chiusura dei negozi meno redditizi e la razionalizzazione della rete stessa, cercando comunque di evitare tagli drastici all’occupazione.

Kasanova è stata costretta ad affrontare una riduzione del fatturato – da valori prossimi ai 370 milioni di euro nel 2022 a circa 342 milioni nel 2024 – e una crescente pressione sui margini, tanto da chiudere l’esercizio con un EBITDA negativo. Il debito netto, stimato in circa 50 milioni di euro, ha reso inevitabile la ricerca di una soluzione strutturale, culminata nell’accordo con OVS. L’impatto sul mercato dei casalinghi è rilevante, poiché la crisi di Kasanova ha rappresentato un potenziale indebolimento di una tra le principali insegne del comparto, minacciando l’occupazione di circa 1.700 addetti e il presidio commerciale in molte regioni italiane.

I dettagli finanziari e industriali dell’acquisizione di Kasanova da parte di OVS

L’operazione che porta Kasanova sotto il controllo totale di OVS si struttura tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale di 15 milioni di euro, pari al 100% delle quote della società acquisita. Fondamentale, nell’accordo, la ristrutturazione complessiva dei debiti di Kasanova: i principali creditori, inclusi alcuni tra i maggiori istituti bancari italiani, hanno accettato una rinuncia parziale (pari a circa 40 milioni di euro), consentendo un sostanziale pareggio patrimoniale all’inizio del 2026.

Il percorso di acquisizione ha previsto:

  • L’azzeramento del capitale sociale di Kasanova per perdite, seguito da un aumento riservato esclusivamente a OVS.
  • Il conferimento di nuove risorse finanziarie da parte di OVS, utilizzando linee di credito già disponibili.
  • La conversione di parte dei debiti in equity, in accordo con le banche e i principali creditori.
  • La subordinazione del closing dell’operazione ad approvazioni regolamentari e al completamento della procedura prevista in sede di composizione negoziata.
La tabella seguente sintetizza alcune delle principali grandezze della transazione:
Aumento di capitale 15 milioni di euro
Crediti rinunciati 40 milioni di euro
Vendite attese Kasanova 2025 < 300 milioni di euro
EBITDA atteso 2025 Lievemente positivo
Closing previsto 31 dicembre 2025

Sotto il profilo industriale, l’acquisizione permette a OVS di rafforzare la propria posizione nella distribuzione nazionale, integrando al proprio network una catena nota per capillarità e riconoscibilità. Questo permette la valorizzazione delle migliori soluzioni di insegna tra oltre 700 punti vendita, tra gestione diretta, franchising e corner.

Le sinergie tra OVS, Upim, Croff e Kasanova: strategie di integrazione nel mercato homeware

L’integrazione tra Kasanova e il portafoglio di brand di OVS (tra cui Upim e Croff) consente la creazione di rilevanti sinergie operative e commerciali. Upim, già attiva nella casa attraverso il marchio Croff – presente sia come negozi dedicati che con numerosi corner – può ora beneficiare del know-how di Kasanova nel living e della vasta rete distributiva all’interno di centri urbani e centri commerciali.

Le principali strategie di integrazione riguardano:

  • L’ampliamento delle partnership con corner e shop-in-shop, anche attraverso collaborazioni con retailer terzi come Unieuro.
  • La valorizzazione delle competenze nella selezione di prodotti a marchio proprio, sia nel tessile casa (punto di forza di Croff) che nei casalinghi e accessori.
  • L’ottimizzazione logistica, grazie alla possibilità di sfruttare economie di scala a livello di approvvigionamento e gestione dei back-office, nonché l’utilizzo di relazioni consolidate con i principali locatori degli spazi commerciali.
L’integrazione tra le insegne del gruppo è destinata anche all’attivazione di iniziative di cross-selling, con la proposta incrociata di articoli selezionati, migliorando così l’esperienza di acquisto dei clienti e favorendo la fidelizzazione attraverso una proposta più trasversale.

Conseguenze per i dipendenti e la rete di negozi: piano di continuità e salvaguardia occupazionale

L’acquisizione di Kasanova da parte di OVS si presenta come operazione in grado di garantire la continuità aziendale e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Il piano di risanamento definisce un percorso di tutela dei circa 1.700 dipendenti, distribuiti su una rete che conta oltre 700 negozi tra diretti, affiliati e corner, nonché su marchi acquisiti come Dmail.

I punti cardine del piano di continuità comprendono:

  • L’impegno a non procedere a tagli drastici della forza lavoro, limitando le uscite solo ai casi di chiusura dei punti vendita meno profittevoli conseguenza della ristrutturazione pregressa.
  • La salvaguardia delle relazioni sindacali e il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori ai tavoli decisionali, elemento già verificato nei precedenti tavoli di confronto presso il Tribunale di Monza.
  • L’attivazione di soluzioni di ricollocamento e formazione interna per i dipendenti coinvolti in ridefinizioni delle funzioni aziendali.
  • Il supporto alla continuità delle attività commerciali, garantendo l’approvvigionamento e la gestione operativa anche nei periodi di transizione finanziaria.
La scelta di minimizzare impatti occupazionali negativi si inserisce nella linea già sperimentata dal gruppo veneto nelle precedenti ristrutturazioni, finalizzata a preservare la rete di vendita come asset centrale per il rilancio futuro.

Impatto sull’offerta commerciale e sui clienti: rafforzamento del posizionamento nazionale

L’inserimento di Kasanova nell’universo distributivo di OVS comporta un rafforzamento sostanziale della posizione nazionale nella vendita di articoli per la casa. La nuova configurazione migliora la copertura geografica e incrementa la presenza nelle zone ad alto flusso, con una particolare concentrazione nei maggiori centri commerciali e nelle aree centrali delle principali città italiane.

L’offerta commerciale integrata è destinata ad espandersi nei seguenti aspetti:

  • Varietà dell’assortimento, abbracciando sia il tessile casa che il segmento casalinghi, a beneficio di una clientela sempre più diversificata e fidelizzata.
  • Qualità e innovazione nell’esperienza d’acquisto, attraverso la presenza di corner specializzati e shop-in-shop, anche in partnership con retailer multisettoriali.
  • Implementazione di strategie di cross-selling tra insegne, con promozioni dedicate e iniziative trasversali su più brand del gruppo.
I clienti beneficeranno di una maggiore disponibilità di prodotti e servizi, risultante dall’integrazione delle competenze tra i diversi store e della capacità di OVS di gestire processi efficienti nella catena del valore. In tal modo, il gruppo rafforza la capacità di presidiare segmenti strategici e di innovare la propria proposta sul territorio nazionale.

Le prospettive future per Kasanova e OVS: rilancio, innovazione e nuove strategie di crescita

L’ingresso di Kasanova nel perimetro OVS apre scenari di valorizzazione e rilancio, grazie a un piano industriale orientato all’efficienza e allo sviluppo. La solidità finanziaria del gruppo acquirente permette l’implementazione di strategie di innovazione, volte sia all’ottimizzazione della rete che all’adattamento continuo alle dinamiche del mercato retail.

  • Il rafforzamento dell’identità di marca Kasanova, integrata nella vision di OVS, ma con valorizzazione delle specificità territoriali e di prodotto.
  • L’investimento sul digitale, con possibili sviluppi di piattaforme e-commerce proprietarie traendo vantaggio dai database clienti e dalle infrastrutture IT già presenti.
  • L’espansione dell’offerta attraverso nuove sinergie, come il co-marketing su scala nazionale e le partnership con altri marchi di valore nel comparto casa.
  • La razionalizzazione e ottimizzazione della rete fisica, anche tramite restyling e revisione delle insegne in funzione delle performance dei punti vendita e delle opportunità locative.
Dal punto di vista occupazionale e sociale, il mantenimento dei livelli occupazionali e la tenuta dei rapporti con territori e fornitori italiani costituiscono asset irrinunciabili. In prospettiva, la combinazione di expertise, solidità finanziaria e orientamento all’innovazione consente di individuare nuove opportunità di crescita, rafforzando la posizione del gruppo nell’ambito del retail domestico e assicurando continuità a marchi storici del Made in Italy.


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