La digitalizzazione rivoluziona i controlli alle frontiere UE: il sistema EES sostituisce i vecchi timbri con impronte e immagini facciali, ridefinendo procedure, sicurezza e privacy per chi viaggia in Europa
Le frontiere europee stanno vivendo una profonda trasformazione che riguarda milioni di persone. Per anni, il timbro sul passaporto ha rappresentato la traccia fisica di ogni ingresso nell’area Schengen. Oggi, la tecnologia digitale prende il posto dell’antico inchiostro, segnando l’inizio di una nuova era nei controlli ai valichi. L’Unione Europea introduce progressivamente strumenti informatici avanzati per monitorare gli spostamenti da Paesi extraeuropei, ponendo al centro la sicurezza e l’efficienza delle procedure. Questi cambiamenti rispondono alle esigenze di velocità, precisione e contrasto alle frodi, offrendo procedure più snelle ma attente ai diritti dei viaggiatori. Il passaggio al digitale non è solo una svolta normativa, ma rappresenta una profonda innovazione nell’esperienza di viaggio, capace di incidere anche sull’emotività di chi considerava il timbro un simbolo di avventure e ricordi.
L’Entry/Exit System (EES) è il nuovo sistema elettronico implementato dall’Unione Europea per la gestione degli ingressi e delle uscite ai confini esterni dell’area Schengen. Pensato in risposta alle direttive comunitarie sulla sicurezza, l’EES permette di registrare automaticamente entrata e uscita dei viaggiatori provenienti da Paesi terzi, cioè non membri UE, che attraversano queste frontiere per soggiorni brevi (fino a 90 giorni su 180).
Al posto del tradizionale timbro cartaceo, ogni ingresso viene ora annotato su un database digitale attraverso:
La gradualità dell’introduzione, avviata in Italia nei principali aeroporti e porti, garantisce un periodo di transizione per cittadini, compagnie di viaggio e autorità di controllo. Così facendo, l’Unione Europea si allinea agli standard già adottati da Paesi come Australia, Stati Uniti o Canada, rafforzando la cooperazione internazionale in materia di sicurezza e mobilità.
L’applicazione del nuovo sistema rende obsoleta la pratica del timbro a inchiostro sul passaporto, introducendo una gestione informatizzata dei flussi alle frontiere. Tutti i viaggiatori che arrivano dai cosiddetti Paesi terzi sono ora soggetti a un controllo biometrico obbligatorio al primo ingresso nell’area Schengen. Nelle procedure attuali, lo screening include:
La nuova modalità offre diversi vantaggi:
Per i viaggiatori extra-Schengen la sostituzione della timbratura con il rilevamento biometrico comporta importanti implicazioni pratiche: il passaporto deve obbligatoriamente essere biometrico e valido. Prima della partenza va verificata attentamente la conformità del documento, perché senza questo tipo di passaporto non sarà possibile entrare nell’area Schengen. Ecco alcuni accorgimenti e adempimenti utili:
L’introduzione generalizzata di controlli biometrici e tracciamento digitale ha un impatto profondo sulla protezione delle frontiere e sulle politiche migratorie europee. Da un lato, la digitalizzazione consente un monitoraggio istantaneo e accurato di ogni passaggio, permettendo di individuare con precisione le violazioni e potenziali minacce quali soggiorni oltre i termini e falsificazioni di identità.
Il quadro normativo UE sulla privacy—GDPR incluso—impone rigorosi standard di sicurezza per la conservazione dei dati biometrici: