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Pensioni, cancellate tutte le modifiche negative: finestre pensioni allungate, Tfr silenzio-assenso, riscatto laurea indebolito

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Riforma delle pensioni al centro dell'attualità: dalle finestre pensionistiche più lunghe al silenzio-assenso sul Tfr, fino alle nuove regole per il riscatto della laurea tutte cancellate nella notte dal maxi emendamento del Governo che puntava a cambiare il testo della Manovra Finanziaria 2026 per quanto riguarda la parte pensionistica e previdenz

E dopo tanto clamore, il nulla di fatto. E' stato deciso nella notte, infatti, il ritiro di tutte le proposte restrittive che erano state approvate nel maxi emendamento del Governo nel corso della discussione della legge di bilancio.
Una decisione repentina che rappresenta una svolta imprevista e assai discussa, che ha visto coinvolti leader politici, addetti ai lavori e cittadini

Le modifiche cancellate: contesto della manovra sulle pensioni

L’iter della legge di bilancio del 2026 è stato caratterizzato dalla presenza di emendamenti che puntavano a inasprire l’accesso alla pensione, modificando regole su finestre di uscita, riscatti di laurea e gestione del TFR (Trattamento di fine rapporto). Il testo finale della manovra ha segnato però una parziale marcia indietro rispetto alle misure più restrittive.

Inizialmente, gli interventi previsti miravano a:

  • Allungare le finestre previdenziali per l'accesso alla pensione anticipata, rendendo più lunga l’attesa tra maturazione dei requisiti e decorrenza dell’assegno;
  • Modificare il sistema del riscatto della laurea, riducendone l’efficacia come strumento di anticipo della pensione, in particolare per chi avrebbe maturato i requisiti dal 2032 in poi;
  • Introdurre una maggiore automaticità nel conferimento del TFR verso la previdenza integrativa tramite il cosiddetto "silenzio-assenso";
  • Rimodulare i fondi del PNRR per garantire le coperture necessarie, incidendo anche sulle dotazioni destinate ad altre misure di politica economica.
La pressione politica, proveniente sia dall’opposizione sia da parti della stessa maggioranza, ha costretto a riconsiderare molte delle proposte in discussione. Nello specifico, gli effetti dell’emendamento governativo più restrittivo sono stati fortemente attenuati, rendendo meno gravoso l’impatto su lavoratori prossimi alla pensione e salvaguardando i diritti acquisiti. 

E così l'allungamento delle finestre delle pensioni, il silenzio assenso sul tfr per i neo assunti che sarebbe andato ai fondi pensioni e alla previdenza complementare e il riscatto della laurea indebolito sono stati tutti cancellati nella notte e non saranno presenti nel testo finale della Manovra Finanziaria

Ma il futuro...

La discussione sulle pensioni nella recente legge di bilancio ha mostrato quanto il tema sia complesso e intrecciato a fattori strutturali come la demografia, la compatibilità economica e le aspettative sociali. Il ritiro delle misure più penalizzanti ha rappresentato una parziale vittoria per chi auspicava una maggiore attenzione ai lavoratori prossimi al pensionamento e ai diritti già consolidati. Tuttavia, la prospettiva resta condizionata dall’esigenza di dare risposte credibili all’emergenza denatalità e agli effetti del progressivo invecchiamento della popolazione.

Nel prossimo futuro sarà decisivo osservare l’impatto reale delle modifiche e la capacità del sistema di assicurare equità intergenerazionale e sostenibilità. Rimane aperto il tema di come promuovere una nuova stagione di riforme in grado di conciliare rigore dei conti, inclusività e protezione sociale, senza trascurare la trasparenza e la coerenza delle scelte politiche anche al di là delle campagne elettorali.



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