Riforma delle pensioni al centro dell'attualità: dalle finestre pensionistiche più lunghe al silenzio-assenso sul Tfr, fino alle nuove regole per il riscatto della laurea tutte cancellate nella notte dal maxi emendamento del Governo che puntava a cambiare il testo della Manovra Finanziaria 2026 per quanto riguarda la parte pensionistica e previdenz
E dopo tanto clamore, il nulla di fatto. E' stato deciso nella notte, infatti, il ritiro di tutte le proposte restrittive che erano state approvate nel maxi emendamento del Governo nel corso della discussione della legge di bilancio.
Una decisione repentina che rappresenta una svolta imprevista e assai discussa, che ha visto coinvolti leader politici, addetti ai lavori e cittadini
L’iter della legge di bilancio del 2026 è stato caratterizzato dalla presenza di emendamenti che puntavano a inasprire l’accesso alla pensione, modificando regole su finestre di uscita, riscatti di laurea e gestione del TFR (Trattamento di fine rapporto). Il testo finale della manovra ha segnato però una parziale marcia indietro rispetto alle misure più restrittive.
Inizialmente, gli interventi previsti miravano a:
E così l'allungamento delle finestre delle pensioni, il silenzio assenso sul tfr per i neo assunti che sarebbe andato ai fondi pensioni e alla previdenza complementare e il riscatto della laurea indebolito sono stati tutti cancellati nella notte e non saranno presenti nel testo finale della Manovra Finanziaria
La discussione sulle pensioni nella recente legge di bilancio ha mostrato quanto il tema sia complesso e intrecciato a fattori strutturali come la demografia, la compatibilità economica e le aspettative sociali. Il ritiro delle misure più penalizzanti ha rappresentato una parziale vittoria per chi auspicava una maggiore attenzione ai lavoratori prossimi al pensionamento e ai diritti già consolidati. Tuttavia, la prospettiva resta condizionata dall’esigenza di dare risposte credibili all’emergenza denatalità e agli effetti del progressivo invecchiamento della popolazione.
Nel prossimo futuro sarà decisivo osservare l’impatto reale delle modifiche e la capacità del sistema di assicurare equità intergenerazionale e sostenibilità. Rimane aperto il tema di come promuovere una nuova stagione di riforme in grado di conciliare rigore dei conti, inclusività e protezione sociale, senza trascurare la trasparenza e la coerenza delle scelte politiche anche al di là delle campagne elettorali.