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Pensioni per giovani e figli, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige danno più di 1000 eurp per fondo pensione

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Chi e come può aderire ai nuovi fondi pensione alimentati anche dalle regioni per i figli e i bambini: le iniziative in Trentino e Friuli

Le recenti iniziative delle amministrazioni regionali del Nord-Est italiano testimoniano una crescente attenzione alla sostenibilità futura dei sistemi pensionistici e alla necessità di coinvolgere famiglie e giovani in forme di previdenza integrativa su base volontaria, fin dall’infanzia.

Le misure al via nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige rappresentano un esempio innovativo a livello nazionale, offrendo contributi che superano i mille euro per coloro che attivano fondi pensione intestati ai minori. Questo scenario risponde alla doppia esigenza di rafforzare la cultura della previdenza e di sostenere, con misure mirate, i nuclei familiari nel costruire una sicurezza economica di lungo termine per le nuove generazioni.

Cos’è il contributo regionale ai fondi pensione per bambini e ragazzi: obiettivi e finalità delle misure

Il contributo regionale destinato all’adesione a fondi pensione da parte di minori, sulla scia della proposta tedesca, si propone come misura di previdenza complementare volta a consolidare fin dai primi anni di vita un orizzonte di tutela economica personale, sfruttando il vantaggio temporale dell’accumulo progressivo.

L’obiettivo cardine è favorire l’adozione di abitudini di risparmio previdenziale all’interno delle famiglie, stimolare una consapevolezza intergenerazionale rispetto alle prospettive di benessere future e garantire maggiori opportunità future ai minori nati, adottati o affidati, anche attraverso:

  • Promozione della cultura previdenziale precoce tra le famiglie;
  • Incentivazione all’apertura di fondi pensione per bambini e ragazzi, facilitata attraverso versamenti pubblici consistenti e procedure snelle;
  • Allineamento alle best practice internazionali per la diffusione della previdenza integrativa come strumento di welfare sussidiario;
  • Omogeneità dei diritti tra minori nativi e minori adottati o affidati, estendendo a tutti le medesime possibilità di accesso al contributo;
  • Sostegno concreto all’autonomia economica di lungo periodo per le future generazioni grazie a contributi cumulabili e deducibili dal reddito familiare.

Regolamento e funzionamento delle misure in Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige

Le modalità attuative dei contributi regionali presentano peculiarità calibrate sulle esigenze locali, ma condividono principi comuni. In Trentino Alto Adige, la legge regionale consente di usufruire di un incentivo complessivo fino a 1.100 euro suddiviso fra un versamento iniziale e contributi annuali successivi, in parallelo a un minimo versato dalla famiglia. La misura regionale non prevede distinzione fra status economici: di conseguenza, ogni bambino nato, adottato o affidato può accedere in assenza di limiti ISEE. 

In Friuli Venezia Giulia, per il 2025 la cifra è di 200 euro per ogni figlio minore per il quale sia stato effettuato nel 2024 un versamento di almeno 300 euro nel fondo di previdenza complementare (iscritto nell’albo Covip). 

La richiesta di contributo può essere effettuata dai possessori della Carta famiglia istituita dalla Regione Fvg con la legge regionale del 2021’Disposizioni in materia di politiche della famiglia, di promozione dell’autonomia dei giovani e delle pari opportunità’. 

Tra i requisiti richiesti per usufruire del contributo pensionistico, bisogna avere un Isee in corso di validità entro i 35mila euro e bisogna aver effettuato nell’anno precedente versamenti nel fondo di previdenza complementare intestato ai figli minori per un importo di almeno 300 euro per ciascun figlio.  

Area Importo totale contributo Articolazione Requisiti
Trentino Alto Adige Fino a 1.100 € 300 € iniziali + 200 €/anno per 4 anni Fondo intitolato a minore, versamento familiare di 100 €/anno
Friuli Venezia Giulia Oltre 1.000 € Parametri simili, dettagli in DDL e regolamento attuativo Iscrizione fondo minori, automatismo dei versamenti, deducibilità

A chi spettano i contributi e come aderire: iscrizione, requisiti, importi e durata delle agevolazioni

L’accesso ai contributi è riservato ai minori con residenza nelle regioni interessate, senza limiti di reddito familiare o patrimonio. Rientrano tra i beneficiari:

  • Bambini nati a partire dal 2020 fino ai cinque anni di età;
  • Minori adottati o affidati, per i cinque anni successivi all’adozione o all’affido, indipendentemente dall’età (comunque entro il compimento dei 18 anni);
  • Famiglie con figli minori eleggibili residenti in Friuli Venezia Giulia o Trentino Alto Adige.
La procedura di adesione prevede:
  • Apertura di un fondo pensione individuale intestato al minore presso un gestore autorizzato;
  • Presentazione della domanda di contributo secondo le modalità indicate dalla Regione di appartenenza;
  • Effettuazione di un versamento familiare annuale minimo (es. 100 euro), deducibile dal reddito;
  • Ricezione automatica della quota regionale iniziale (es. 300 euro) all’atto dell’iscrizione, seguita da ulteriori quote annuali (es. 200 euro per quattro anni);
  • Accredito diretto sul fondo, senza necessità di rinnovo annuale.
La durata delle agevolazioni è di cinque anni per ciascun minore, a partire dall’apertura del fondo pensione o dall’ingresso effettivo in famiglia tramite nascita, adozione o affido. Per gli adottati la misura decorre dalla data di perfezionamento dell’adozione, mentre per i nati o affidati tra il 2020 e il 2024 il beneficio è valido fino al quinto anno di vita o dalla data di ingresso in famiglia.

Le famiglie devono mantenere il versamento minimo annuale; la liquidazione finale del fondo seguirà le regole previste dalla normativa nazionale sulle forme pensionistiche complementari.