Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Per quali motivi il treno costa più dell'aereo? E quando conviene, comunque, prendere il treno

di Marcello Tansini pubblicato il
Trasporto più equo e sostenibile

Perché il treno spesso costa più dell'aereo? I motivi economici, fiscali e normativi, le implicazioni ambientali e quando il treno resta la scelta migliore. Soluzioni per un sistema più equo.

Spostarsi in treno comporta un esborso nettamente superiore rispetto al viaggio in aereo. Questa dinamica penalizza i mezzi di trasporto più sostenibili e favorisce scelte che non sempre riflettono i criteri di responsabilità ambientale. Il fenomeno, in particolare in Italia e in altri grandi Paesi europei, mette in evidenza lo squilibrio del sistema di mobilità continentale sul piano economico e ambientale. Per comprendere cosa si cela dietro la domanda "Perché il treno costa spesso più dell'aereo", è necessario esaminare le dinamiche di prezzo, i meccanismi fiscali e le ricadute socio-ambientali derivanti da queste scelte di viaggio.

L'analisi dei prezzi: quando il treno costa più dell'aereo

Un'analisi approfondita dei prezzi mostra che, su molte tratte europee, il costo dei biglietti ferroviari supera di gran lunga quello dei voli. Secondo report di rilievo, come quello pubblicato da Greenpeace, la tendenza si manifesta con maggior forza nei collegamenti internazionali: nel 54% delle direttrici transfrontaliere esaminate, volare costa meno rispetto ad un viaggio in treno, con picchi problematici per l'Italia, dove la percentuale sale fino all'88%.

Alcune tratte emblematiche risultano particolarmente penalizzanti per chi sceglie la ferrovia. Ad esempio, un viaggio da Lussemburgo a Milano può costare oltre 200 euro in treno contro meno di 20 euro per un volo, mentre la rotta tra Barcellona e Londra vede addirittura un rapporto di 26 a 1 a favore dell'aereo. Nella seguente tabella vengono raccolti alcuni esempi di queste diseguaglianze:

Tratta

Prezzo medio treno (€)

Prezzo medio aereo (€)

Rapporto

Lussemburgo - Milano

214

18,49

11,6x

Barcellona - Londra

389

14,99

26x

Barcellona - Milano

215

19,99

10,7x

Anche tratte interne italiane non sempre premiano la scelta ferroviaria: sul collegamento Torino-Napoli il biglietto del treno può superare i 90 euro, mentre il volo si trova senza difficoltà a 40-50 euro. L'unica eccezione stabile è rappresentata dalla relazione Milano-Roma, tradizionalmente competitiva su rotaia rispetto all'aereo, soprattutto grazie all'ampiezza e frequenza del servizio ad alta velocità. Tuttavia, complessivamente, il quadro pone in difficoltà chi sceglie il mezzo meno impattante dal punto di vista ambientale.

Perché volare costa meno: privilegi fiscali, sussidi e disparità normative

La vera motivazione alla base dell'asimmetria nei prezzi fra treno e aereo non risiede in una superiore efficienza del trasporto aereo, ma in una serie di vantaggi fiscali e sussidi che alterano la concorrenza. Le compagnie aeree europee godono infatti di un regime fiscale privilegiato: non pagano accise sul cherosene e sono esentate dal pagamento dell'IVA sui biglietti internazionali. Questa prassi è confermata dalla normativa europea e dalla Direttiva 2003/96/CE, che consente ai Paesi di esentare il carburante aereo dall'imposta, consolidando così uno svantaggio competitivo per i vettori ferroviari.

Al contrario, le compagnie ferroviarie sono tenute a versare IVA, imposte sull'energia e a sostenere i costi dei pedaggi per l'utilizzo dell'infrastruttura, voce rilevante specialmente sulle tratte internazionali. Un ulteriore elemento svantaggioso è rappresentato dalle difficoltà nella bigliettazione unificata su molte rotte ferroviarie: nel 40% delle tratte, l'assenza di un titolo unico obbliga i viaggiatori ad acquistare più biglietti, accrescendo costi e complicazioni.

Le compagnie aeree low-cost sfruttano queste condizioni, proponendo offerte estremamente aggressive, spesso al di sotto del costo reale del servizio, compensato con servizi accessori e con il supporto di sussidi agli aeroporti regionali. Così, il settore ferroviario, pur facendo spesso affidamento su una rete efficiente e avanzata sul piano tecnologico, si trova costretto a trasferire parte degli elevati costi fissi sulle tariffe al pubblico, senza poter godere del sostegno fiscale assicurato all'aviazione.

Conseguenze ambientali e sociali del divario nei prezzi

La distorsione dei costi tra i diversi mezzi di trasporto ha ricadute significative tanto sull'ambiente quanto sul tessuto sociale europeo. Gli aerei sono responsabili, mediamente, di emissioni di gas serra dalle cinque alle dieci volte superiori rispetto ai treni, con picchi ulteriori se si considerano convogli alimentati interamente da energia rinnovabile. Da questa disparità deriva un aumento delle emissioni complessive nel settore trasporti, ostacolando gli obiettivi climatici fissati dalle istituzioni europee e internazionali:

  • Aumento delle emissioni climalteranti: la scelta forzata dell'aereo sposta volumi di traffico su un mezzo molto più inquinante.
  • Penalizzazione della mobilità sostenibile: la ferrovia, nonostante i vantaggi ambientali, resta la soluzione meno accessibile dal punto di vista economico in molte tratte.
  • Disuguaglianze sociali: l'accessibilità al treno è minore soprattutto per le fasce di popolazione a più basso reddito, rafforzando la divaricazione tra chi può scegliere opzioni più sostenibili e chi è vincolato dalla convenienza immediata.
La situazione italiana assume particolare rilievo: nonostante una rete ad alta velocità efficiente, nel contesto internazionale il treno rimane più caro in quasi nove casi su dieci, frenando la migrazione verso mezzi di trasporto a basse emissioni proprio dove sarebbe necessario stimolarla.

Quando conviene prendere il treno: tratte, eccezioni e criteri di scelta

Nonostante il quadro complessivo, esistono circostanze in cui la scelta ferroviaria è ancora la soluzione più conveniente, sia dal punto di vista economico che in relazione all'esperienza di viaggio. I viaggi a corto e medio raggio, soprattutto tra le principali città servite dall'alta velocità, come Milano e Roma, offrono spesso prezzi competitivi, una maggiore frequenza e tempi complessivi che, considerando i necessari trasferimenti aeroportuali e i controlli di sicurezza, risultano non sempre inferiori ai voli:

  • Sulle tratte Milano-Roma e Roma-Firenze, la ferrovia ad alta velocità offre tempi di percorrenza vantaggiosi e prezzi spesso più bassi, specialmente prenotando con un certo anticipo.
  • Per distanze inferiori ai 600 km, il treno riduce significativamente i tempi morti, fornendo una soluzione più rapida e comoda rispetto all'aereo.
  • I treni notturni, laddove presenti, consentono di risparmiare tempo e denaro, grazie alla possibilità di coprire la distanza durante la notte senza la necessità di pernottamenti aggiuntivi in hotel.
Alcune eccezioni positive emergono anche sulle tratte internazionali di prossimità, come la relazione Lubiana-Milano, dove il treno risulta più vantaggioso almeno in alcuni giorni della settimana. Criteri come la flessibilità oraria, le esigenze di comfort e l'impatto ambientale spingono molti viaggiatori a optare per il treno ogniqualvolta le tariffe risultino concorrenziali o siano disponibili offerte speciali.

Le soluzioni proposte per un trasporto più equo e sostenibile

Per superare il divario nei costi e promuovere scelte di mobilità rispettose dell'ambiente, esperti e associazioni internazionali propongono una serie di interventi normativi e fiscali. Tra i punti più citati:

  • Introdurre una tassazione equa anche sulle compagnie aeree, eliminando l'esenzione sulle accise al cherosene e sull'IVA per i voli internazionali.
  • Ridurre o eliminare l'IVA sui biglietti ferroviari, allineando i vantaggi fiscali dei diversi mezzi.
  • Diminuzione dei pedaggi di accesso alla rete per i treni, con particolare attenzione ai servizi notturni e alle tratte transfrontaliere.
  • Implementare sistemi di bigliettazione integrata a livello europeo, per semplificare l'accesso e abbattere i costi indiretti a carico dei passeggeri.
  • Promuovere climate ticket e abbonamenti a prezzo popolare, basandosi su modelli adottati con successo in alcuni Paesi (come Austria e Germania), per incoraggiare il trasporto pubblico sostenibile.
Le risorse necessarie per finanziare queste misure potrebbero essere reperite da una più stringente tassazione del settore aereo e da politiche di investimento mirate, con l'obiettivo di garantire pari opportunità di accesso alla mobilità e favorire gli sforzi di decarbonizzazione delineati dalle strategie europee.


Leggi anche