Cambiare operatore potrebbe sembrare una soluzione rapida, ma non sempre porta a un risparmio. La vera soluzione potrebbe arrivare dall'Unione europea.
Le bollette della luce in Italia sono un tema di grande preoccupazione per famiglie e imprese, con costi che continuano a essere tra i più alti d'Europa. Ci sono molteplici fattori che contribuiscono a questo fenomeno, tra cui l'aumento dei prezzi delle materie prime, le imposte e gli oneri di sistema, oltre a dinamiche di mercato internazionali e nazionali. Ma è possibile risparmiare sulle bollette senza necessariamente cambiare fornitore. Ecco cosa sapere sui motivi dietro l'aumento dei costi energetici e alcune strategie per ridurre i consumi e risparmiare:
Le bollette italiane comprendono una serie di tasse e oneri di sistema, che pesano sul costo finale pagato dai consumatori. Questi oneri coprono i costi di incentivazione alle energie rinnovabili, il sostegno alla cogenerazione e le misure di compensazione per le aree meno servite. In particolare, nel 2024 si è assistito a un ritorno dell'Iva al 22% per il gas naturale e al 10% per gli usi civili fino a 480 metri cubi, che ha appesantito la spesa per le famiglie.
Con l'avvento del mercato libero dell'energia, i consumatori possono scegliere tra molte offerte, ma questo può portare a confusione e a scelte non sempre vantaggiose. Molti contratti a tariffa variabile sono collegati agli indici di mercato (PUN per l’elettricità e PSV per il gas), che possono subire oscillazioni. Nei momenti di alta domanda o di crisi internazionali, questi indici possono salire rapidamente, aumentando i costi per i consumatori.
Le bollette basate su consumi stimati, piuttosto che effettivi, possono portare a conguagli salati quando il consumo reale viene misurato. Si tratta di un problema comune per molte famiglie italiane, che si ritrovano a pagare bollette più alte del previsto a causa delle discrepanze tra stime e consumi reali. Una buona pratica è quella di inviare regolarmente le letture del contatore per evitare che si accumulino differenze tra consumo stimato e consumo effettivo.
Cambiare operatore potrebbe sembrare una soluzione rapida, ma non sempre porta a un risparmio. La vera soluzione sarebbe nella riforma del mercato che non avverrà, ma più concretamente potrebbe arrivare ancora una volta dall'Unione europea con l'implementazione di una tariffa energetica unica. Ci sono però alcune strategie per ridurre i costi energetici.
Uno dei modi più efficaci per risparmiare energia è sostituire gli elettrodomestici vecchi con modelli più efficienti. Gli elettrodomestici classificati A+++ possono ridurre significativamente i consumi. Anche piccoli gesti, come spegnere i dispositivi in stand-by, possono fare la differenza nel lungo termine.
Molti fornitori offrono tariffe biorarie o multiorarie, in cui il costo dell'elettricità varia a seconda dell'orario. Utilizzare gli elettrodomestici ad alto consumo, come lavatrici o lavastoviglie, nelle fasce orarie più economiche (solitamente la sera e i fine settimana) può portare a risparmi.
Abbassare di pochi gradi la temperatura del riscaldamento in inverno o alzare del condizionatore in estate può ridurre i consumi energetici. Anche utilizzare termostati intelligenti o timer per gestire l'accensione e lo spegnimento degli impianti può contribuire a risparmiare. Un'altra strategia efficace è migliorare l'isolamento termico della propria abitazione così da contenere la dispersione di calore in inverno e mantenendo il fresco in estate. Questo riduce la necessità di riscaldamento e raffreddamento, con un impatto diretto sulle bollette energetiche.
Utilizzare dispositivi di monitoraggio energetico può aiutare a identificare le fonti di consumo eccessivo e adottare misure correttive. Molti dispositivi moderni possono essere collegati a un'app per monitorare i consumi in tempo reale e suggerire cambiamenti comportamentali per risparmiare. Anche la pulizia periodica dei filtri dei condizionatori e la manutenzione delle caldaie contribuiscono a migliorare l'efficienza energetica.