Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Nuova legge sui Bitcoin approvata in Italia, i possessori non saranno più anonimi e stop al nero. Ecco come funziona e da quando

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Criptovalute e Bitcoin

Uno degli aspetti più rilevanti della nuova legge 2024 è la fine dell’anonimato per i possessori di criptovalute, tra cui Bitcoin.

Il 2024 è l'anno per l'Italia della nuova legge sul trattamento fiscale e normativo delle criptovalute, in particolare dei Bitcoin e altre valute digitali. L'obiettivo è mettere fine all’anonimato dei possessori di criptovalute e combattere il riciclaggio di denaro e l'evasione fiscale con nuove regole per la trasparenza, la tassazione e la vigilanza sulle transazioni digitali.

Si tratta di un cambiamento epocale nel modo in cui il governo gestisce e regola le cripto-attività, allineandosi alle normative europee e rispondendo alle preoccupazioni per l'uso illecito di queste valute. Ecco i dettagli:

  • Come funziona la nuova legge sui Bitcoin in Italia
  • Quando entrano in vigore le nuove normative su Bitcoin e criptovalute

Come funziona la nuova legge sui Bitcoin in Italia

Uno degli aspetti più rilevanti della nuova legge 2024 è la fine dell’anonimato per i possessori di criptovalute. Non solo Bitcoin ma tutte le criptovalute. Gli exchange e i fornitori di servizi di wallet digitali saranno obbligati a raccogliere e trasmettere le informazioni sugli utenti alle autorità fiscali italiane tra cui l'identificazione del proprietario di ogni wallet e il tracciamento delle transazioni effettuate.

Fino a questo momento, uno dei principali vantaggi percepiti nell'uso delle criptovalute era l'elevato grado di anonimato che offrivano. Con l'aumento delle preoccupazioni legate all'uso delle criptovalute per il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e altre attività illecite, il governo ha deciso di rendere obbligatoria la tracciabilità di tutte le transazioni. Questo cambiamento avrà un impatto sugli utenti poiché non sarà più possibile utilizzare Bitcoin e altre criptovalute senza lasciare traccia. In pratica le criptovalute diventano simili ad altre forme di pagamento dal punto di vista della regolamentazione.

Un altro aspetto della nuova normativa è la tassazione delle criptovalute. A partire dal 2024, tutte le plusvalenze derivanti dalla vendita, scambio o utilizzo di criptovalute saranno soggette a un'aliquota del 26%. La tassazione scatterà quando i guadagni supereranno la soglia di 2.000 euro per anno fiscale, una novità rispetto alla normativa precedente, che prevedeva l'esenzione fino a 51.645 euro di detenzione continua per 7 giorni lavorativi. ì

La legge introduce anche una sanatoria per coloro che non hanno dichiarato le loro attività in criptovalute negli anni passati. I possessori di valute digitali che non hanno dichiarato le loro plusvalenze potranno regolarizzare la loro posizione pagando un'imposta sostitutiva del 14%. Questa aliquota ridotta mira a incentivare la regolarizzazione spontanea e a far emergere capitali nascosti.

Per garantire il rispetto delle nuove regole, la legge prevede sanzioni per chi non adempie agli obblighi di comunicazione e dichiarazione. Le aziende che non rispettano le nuove normative potranno essere multate fino a 5 milioni di euro mentre per le persone fisiche le sanzioni possono arrivare fino a 75.000 euro. Previste pene detentive che vanno da 6 mesi a 4 anni per chi viola le regole sull’offerta e l’emissione di criptovalute senza autorizzazioni.

Gli obblighi di comunicazione riguardano sia l'identificazione dei titolari di wallet e sia la segnalazione di transazioni sospette. Gli exchange centralizzati e i provider di wallet digitali saranno quindi tenuti a segnalare operazioni sospette secondo un meccanismo simile a quello già in vigore per le istituzioni finanziarie tradizionali.

Quando entrano in vigore le nuove normative su Bitcoin e criptovalute

La legge è stata approvata nel 2024 e la maggior parte delle nuove disposizioni entreranno in vigore nel corso dell'anno. Le regole riguardanti la tassazione e la comunicazione dei dati relativi alle transazioni si applicheranno ai redditi prodotti a partire dal primo gennaio 2024.

La nuova legge italiana si inserisce nel quadro del regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets), adottato dall'Unione europea nel 2023 e volto a creare una normativa comune per la regolamentazione delle criptovalute in tutta Europa. Il regolamento MiCA ha introdotto regole armonizzate per la fornitura di servizi legati alle cripto-attività che prevede requisiti di autorizzazione per gli operatori del settore, come exchange e wallet provider e la protezione degli investitori e la stabilità finanziaria.

MiCA vieta l'emissione di stablecoin non regolamentate e stabilisce che le piattaforme di criptovalute debbano garantire la trasparenza e la sicurezza delle operazioni, tra cui la protezione degli utenti contro la perdita dei fondi in caso di fallimento degli operatori.

Leggi anche