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Riforma bonus edilizi, come cambieranno detrazioni e agevolazioni per case e condomini nel 2024

di Marianna Quatraro pubblicato il
riforma bonus edilizi

Quali sono i chiarimenti del ministro dell’Ambiente sulla riforma dei bonus edilizi per case e condomini del prossimo 2024

Come cambieranno detrazioni e agevolazioni per case e condomini nel 2024 con nuova riforma bonus edilizi? Si va verso una vera e propria riforma dei bonus edilizi e gli ultimi chiarimenti in merito sono stati forniti dal Ministro dell’Ambiente, Picchetto, che ha spiegato come e per chi sarà il riordino di detrazioni e agevolazioni edilizie nel 2024.

  • Come cambiano le detrazioni e agevolazioni per case e condomini nel 2024 secondo ultimi chiarimenti
  • Quali sono le altre novità possibili per bonus edilizi 2024

Come cambiano le detrazioni e agevolazioni per case e condomini nel 2024 secondo ultimi chiarimenti


Il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin ha spiegato chiaramente che nuove detrazioni e agevolazioni fiscali edilizie nel 2024 saranno destinate a interventi sulle prime case, per gli edifici che rientrano nella direttiva di ristrutturazione obbligatoria green delle case, in alcuni casi tornerà la cessione del credito ma ci saranno anche finanziamenti a tasso agevolato, a copertura del 100% delle spese sostenute e le detrazioni saranno ripartite in 10 anni e valide per diverse tipologie di intervento.

Come precisato dal ministro, le nuove detrazioni edilizie interesseranno soprattutto le unità immobiliari soggette all’obbligo di ristrutturazione green imposta dall’Ue e che sono:

  • prime case;
  • immobili con classe energetica bassa;
  • immobili in condizioni di povertà energetica.
Anche per le nuove detrazioni e agevolazioni edilizie, ha precisato il ministro, saranno introdotti limiti di costo a livello nazionale per stabilire i tetti di spesa degli interventi. Per specifiche categorie di persone che soddisfano determinati requisiti saranno, inoltre, previsti sia finanziamenti a tasso agevolato, anche a copertura totale dei costi di investimento e sia cessione del credito, con condizioni maggiormente favorevoli per le persone in condizioni di povertà energetica.

Quali sono le altre novità possibili per bonus edilizi 2024

Accanto ai chiarimenti forniti dal ministro dell’Ambiente sulla riforma dei bonus edilizi, ci sono diverse ulteriori novità possibili relative ai bonus edilizi che potrebbero esserci nel 2024 con revisione, e anche cancellazione, di alcuni bonus in vigore e teoricamente già prorogati fino anche al 2025.

Per il riordino dei bonus edilizi attualmente in vigore, al vaglio del governo ci sarebbe l’istituzione di un unico contributo con aliquota del 60%, da detrarre in 10 anni, per lavori di riqualificazione energetica e antisismica di case e altri immobili, per una soglia massima di spesa di 100mila euro, che potrebbe anche variare in base alla condizione familiare, arrivando fino al 100% per le famiglie che vivono in situazioni di forte difficoltà economica. 

Ulteriore novità attesa per i bonus edilizi potrebbe essere l’estensione e la modifica del bonus elettrodomestici: per il 2024, il bonus elettrodomestici prevederebbe un contributo pari al 30% del costo di acquisto nel limite massimo di 100 euro, per incentivare il ricambio dei vecchi elettrodomestici con nuovi modelli ad alta efficienza energetica.  

Il limite massimo di 100 euro di spesa per ogni elettrodomestico salirebbe, però, a 200 euro se l'Isee del nucleo familiare dell'acquirente è inferiore a 25mila euro. Il nuovo bonus elettrodomestici si potrebbe richiedere solo per precise tipologie di elettrodomestici che risultino di classe energetica non inferiore:

  • alla classe A per le lavatrici e lavasciuga;
  • alla classe C per le lavastoviglie;
  • alla classe D per i frigoriferi e i congelatori. 
Si attendono poi notizie ufficiali sul superbonus 110%-90% per case e condomini e relativa cancellazione totale di cui si parla, a causa dei costi che ha implicato e continua ad implicare, che è stato già ridotto quest’anno, passando dal 110% al 90% e che inizialmente si pensava di ridurre ancora in percentuale, portandolo al 70% il prossimo anno e al 65% nel 2025, ma che invece ora si pensa di cancellare del tutto.
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