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Pizzerie un settore tradizionale con una forte spinta all'innovazione che continua a dare ottimi risultati economici

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Pizzerie e innovazione

Tra tradizione e innovazione, le pizzerie italiane evolvono con nuovi format e strategie, ottenendo successi economici e visione globale.

L'ambiente delle pizzerie in Italia è una sintesi tra tradizione gastronomica e spirito imprenditoriale moderno. Se da una parte in molte città i locali mantengono ancora un'atmosfera familiare e artigianale, dall'altra il segmento è segnato da una rapida trasformazione, con una spinta sempre più marcata all'adozione di modelli gestionali innovativi.

Questa evoluzione si riflette in una combinazione unica di storia, creatività e attenzione alla qualità, che pone il settore tra quelli più dinamici della ristorazione italiana. Con l'affermarsi di nuovi format e investimenti crescenti da parte di grandi gruppi, il business in espansione delle pizzerie rivela oggi nuovi scenari e prospettive economiche di rilievo.

Numeri e trend del mercato della pizza in Italia

L'analisi più recente del comparto evidenzia una crescita: oltre 88.793 pizzerie attive nel 2025, una progressione del 25% rispetto al 2023. Il settore, che vale più di 15 miliardi di euro annui, mostra livelli di occupazione rilevanti con più di 100.000 addetti a tempo pieno, salendo a 200.000 nei weekend. Secondo i dati, ogni giorno in Italia si consumano circa 8 milioni di pizze, per un totale annuo che si aggira sui 3 miliardi di unità, posizionando la Penisola al vertice mondiale per consumo assoluto.

Il valore economico della pizza si estende però oltre i confini dei locali, coinvolgendo anche il segmento della GDO: l'86% del mercato retail è rappresentato da pizze surgelate, con volumi di vendita che sfiorano i 490 milioni di euro. Tali dinamiche testimoniano la presenza di una domanda vivace e capillare, nonché l'importanza del delivery e del take-away, spinte ulteriormente dalla digitalizzazione del comparto. I prezzi di una Margherita possono variare da 5,70 euro a Bari fino ai 9,28 di Milano, arrivando anche a 17-22 euro nei concept gourmet delle grandi città.

I dati mettono in luce come la densità delle attività sia particolarmente elevata nelle regioni meridionali, guidate dalla Campania, seguite da Sicilia, Lazio e Lombardia, mentre la Basilicata detiene il record per rapporto tra pizzerie e popolazione. Il consumo pro capite nazionale di pizza resta molto alto, tra 7,8 e 8 kg l'anno. Queste evidenze descrivono un mercato attraversato da nuove tendenze: richiesta crescente di ingredienti DOP/IGP, impasti speciali, opzioni vegane, oltre a un focus inedito sull'abbinamento con vini, birre artigianali e cocktail.

Innovazioni nella gestione e nel modello di business delle pizzerie

Negli ultimi anni il modello gestionale delle pizzerie italiane ha subito profonde trasformazioni. Rimanendo fedele alle proprie radici, il settore ha saputo implementare soluzioni innovative capaci di garantire crescita, sostenibilità e competitività. Un elemento chiave è stato il passaggio da una gestione quasi esclusivamente familiare a una struttura d'impresa, favorita anche dall'ingresso di fondi di investimento e da strategie di replicabilità proprie delle catene:

  • Espansione del franchising e apertura di catene con punti vendita replicabili, concentrate soprattutto nelle principali città e nei centri commerciali;
  • Digitalizzazione dei processi, dal marketing alla gestione delle prenotazioni fino all'ottimizzazione del delivery;
  • Ricerca nella selezione degli ingredienti e nella formazione del personale;
  • Implementazione di modelli di business ispirati all'alta ristorazione, con locali curati in ogni dettaglio dal design alla carta dei vini.
Alcuni imprenditori, come i fondatori di brand come Berberè, Pizzium e Giolina, hanno introdotto politiche innovative che puntano su filiere corte, impasti a lunga lievitazione e un'offerta limitata ma di alta qualità. Parallelamente, la creazione di format incentrati su degustazioni, pairing gastronomici e storytelling digitale rafforza la reputazione dei locali e ne amplia il target.

Dalla tradizione all'esperienza: nuovi format, design e qualità

La recente evoluzione delle pizzerie va ben oltre la semplice ristorazione: il locale diventa luogo di esperienza, riflettendo una cultura che integra sapienza artigiana, estetica e ricerca. Nuovi format mettono al centro l'esperienza personalizzata del cliente, valorizzando l'ambiente, la cura dell'arredo e la qualità sensoriale del servizio.

L'ascesa delle pizzerie di design, dei menù degustazione e dell'abbinamento con vini naturali e cocktail di tendenza testimonia questa trasformazione. Esistono oggi esempi di locali che fondono elementi del fine dining con la cucina popolare, introducendo:

  • Impasti alternativi con farine speciali e tecniche innovative;
  • Offerte vegane, vegetariane e senza glutine;
  • Attenzione al food pairing e all'estetica del piatto;
  • Una narrazione che accompagna il cliente attraverso la storia del prodotto e la provenienza degli ingredienti.
L'Italia assiste inoltre a una riscoperta e reinterpretazione delle tradizioni regionali: ogni area sviluppa identità proprie, creando una diversificazione non solo nel prodotto finale, ma anche nelle modalità di servizio e comunicazione.

Prospettive economiche e internazionalizzazione del settore pizza

L'espansione internazionale rappresenta una delle direttrici più promettenti per il business delle pizzerie. Mentre il segmento retail registra risultati straordinari, soprattutto nel comparto delle pizze surgelate e pronte al consumo, i grandi player puntano in modo deciso sull'export. Oggi il valore mondiale della pizza surgelata "all'italiana" si attesta attorno ai 21 miliardi di dollari e si stima una crescita fino a 40 miliardi nel prossimo decennio.

I marchi italiani, sia artigianali sia industriali, hanno visto nell'internazionalizzazione una chiave per diversificare i ricavi e valorizzare la reputazione del prodotto italiano. Un impulso importante è arrivato dagli investimenti in impianti produttivi all'estero e dalla partnership con operatori della grande distribuzione. Rilevante anche il modello di business delle catene che, attraverso il franchising, portano la tradizione e l'innovazione della pizza italiana nelle principali città estere. A questo si aggiungono format dedicati al segmento premium, spesso con concept di ristorazione esperienziale replicati fuori dai confini nazionali:

Dati chiave (2025):

Numero attività

88.793

Fatturato pizzerie Italia

15 mld €

Fatturato pizza surgelata export

21 mld $

Consumo annuo pizze

3 miliardi

Margine netto medio

10-20%

Queste dinamiche, unite all'innovazione gestionale e di prodotto, confermano il business in espansione delle pizzerie come uno dei fenomeni più solidi e riconoscibili della gastronomia e dell'imprenditoria italiana contemporanea.