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Quali pensionati non hanno diritto alla quattordicesima e non glie viene pagata a Luglio

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
pensionati quattordicesima mese

Chi non ha diritto ad avere la quattordicesima della pensione, i limiti anagrafici e reddituali e i diversi tempi di pagamento: i chiarimenti e le spiegazioni

Con il cedolino delle pensioni di luglio, arriva anche la quattordicesima, una prestazione aggiuntiva erogata dall'Inps a specifiche categorie di pensionati. Si tratta di una somma supplementare, il cui importo varia tra 336 e 655 euro, che rappresenta un sostegno economico importante per molti beneficiari, ma che non spetta a tutti i titolari di trattamenti pensionistici.

Per ricevere questo beneficio economico è necessario soddisfare requisiti specifici, sia anagrafici che reddituali, stabiliti dalla normativa vigente.

Requisiti per ottenere la quattordicesima pensionistica, non tutti li hanno

La somma aggiuntiva, comunemente nota come "quattordicesima", è una prestazione d'importo netto corrisposta in un'unica soluzione, in aggiunta alla rata di pensione. Per poterla ricevere è necessario aver compiuto almeno 64 anni di età, un requisito anagrafico fondamentale che rappresenta il primo filtro per l'accesso a questo beneficio.

Oltre all'età, il diritto alla quattordicesima è condizionato dal possesso di un determinato reddito personale. L'onere finanziario di questa prestazione è a carico dello Stato e, pur essendo di carattere previdenziale, è destinata prioritariamente a tutelare il valore reale delle pensioni di importo medio-basso.

È importante sottolineare che questa somma aggiuntiva non costituisce reddito, né ai fini fiscali né ai fini previdenziali e assistenziali. Non è soggetta a tassazione e non influisce sul reddito imponibile né sul diritto ad altre prestazioni previdenziali o assistenziali.

Pensionati che non ricevono la quattordicesima di luglio

Esistono diverse categorie di pensionati che, pur percependo regolarmente il proprio trattamento pensionistico, non hanno diritto alla quattordicesima. Tra questi rientrano:

  • Pensionati con meno di 64 anni di età (quindi non spetta a chi va in pensione con opzione donna)
  • Titolari di trattamenti assistenziali, come l'invalidità civile o gli assegni sociali
  • Beneficiari di pensioni anticipate tramite strumenti di accompagnamento alla pensione finale, come l'Ape sociale o altre forme di prepensionamento
  • Pensionati con un reddito complessivo superiore a due volte il trattamento minimo annuo del Fondo Lavoratori Dipendenti
  • Titolari di prestazioni esclusivamente a carico delle casse privatizzate e private dei liberi professionisti
  • Beneficiari di trattamenti pensionistici ai lavoratori extracomunitari rimpatriati
L'Inps ha chiarito che il tetto massimo reddituale, oltre il quale non spetta la prestazione, viene incrementato dell'importo del beneficio, diverso per ogni fascia contributiva. Questo meccanismo, noto come "clausola di salvaguardia", consente di estendere parzialmente il beneficio anche a chi supera di poco i limiti di reddito stabiliti.

Redditi considerati per il diritto alla quattordicesima

Per determinare il diritto alla quattordicesima, vengono considerati tutti i redditi personali del pensionato, sia quelli assoggettabili all'Irpef sia quelli esenti. Esistono però alcune importanti eccezioni, ovvero redditi che non vengono conteggiati ai fini di questo beneficio.

Non rientrano nel calcolo:

  • Il reddito della casa di abitazione
  • Gli arretrati di qualsiasi genere
  • I trattamenti di fine rapporto
  • Le pensioni di guerra
  • I trattamenti di famiglia
  • Le indennità di accompagnamento e prestazioni simili
È importante sottolineare che viene considerato esclusivamente il reddito personale del titolare della pensione, mentre il reddito del coniuge non viene preso in considerazione. Questa caratteristica distingue la quattordicesima da altre prestazioni assistenziali che invece considerano il reddito familiare complessivo.

L'Inps utilizza generalmente i redditi da prestazione memorizzati nel Casellario centrale dei pensionati riferiti all'anno di erogazione. Per i redditi diversi, in assenza di informazioni recenti, possono essere utilizzati i dati degli anni precedenti.

Importi della quattordicesima in base a contributi e reddito

L'importo della quattordicesima della pensione non è uguale per tutti i beneficiari, ma varia in base a due parametri fondamentali: gli anni di contributi versati durante la vita lavorativa e il reddito personale complessivo.

Entrando più nel dettaglio, la somma aggiuntiva è strutturata secondo questo schema:

  • Per chi ha versato fino a 15 anni di contributi (18 per gli autonomi):
    • 437 euro con un reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo
    • 336 euro con un reddito tra 1,5 e due volte il trattamento minimo
  • Per chi ha versato tra i 15 e i 25 anni di contributi (tra 18 e 28 per gli autonomi):
    • 546 euro con un reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo
    • 420 euro con un reddito tra 1,5 e due volte il trattamento minimo
  • Per chi ha versato più di 25 anni di contributi (più di 28 per gli autonomi):
    • 655 euro con un reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo
    • 504 euro con un reddito tra 1,5 e due volte il trattamento minimo
Questi importi sono stabiliti per garantire un sostegno economico proporzionato sia alla carriera contributiva del pensionato sia alla sua situazione reddituale attuale.

Quattordicesima e pensioni di reversibilità

Un aspetto importante da considerare riguarda il diritto alla quattordicesima per i titolari di pensione di reversibilità. Anche questi pensionati possono beneficiare della somma aggiuntiva, ma con alcune specifiche condizioni.

Per i beneficiari di pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità, i contributi da considerare per determinare l'importo della quattordicesima sono calcolati al 60% di quelli del coniuge defunto. Ad esempio, se il coniuge defunto aveva accumulato 20 anni di contributi, per il calcolo della quattordicesima ne verranno considerati solo 12.

Questo meccanismo di calcolo particolare tiene conto della natura della pensione di reversibilità, che rappresenta una percentuale del trattamento originario spettante al coniuge defunto. Nonostante questa riduzione, la quattordicesima rappresenta comunque un importante sostegno economico anche per questa categoria di pensionati, purché rispettino gli altri requisiti previsti dalla normativa.

Evoluzione normativa della quattordicesima per i pensionati

La quattordicesima pensionistica è stata introdotta nel sistema previdenziale italiano grazie all'accordo tra sindacati e governo del 2007, tramite il decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2007, n. 127.

Inizialmente, questo beneficio era riservato ai pensionati il cui reddito non superava una volta e mezza il trattamento minimo. Un importante ampliamento è avvenuto con l'accordo siglato tra governo e sindacati nel settembre 2016, recepito nella legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017).

Da questa riforma, la somma aggiuntiva è stata:

  • Incrementata del 30% per i pensionati con redditi non superiori a una volta e mezza il trattamento minimo
  • Estesa anche a chi ha un reddito compreso tra una volta e mezza e due volte il trattamento minimo
Questa evoluzione normativa ha permesso di ampliare significativamente la platea dei beneficiari, includendo una fascia di pensionati con redditi leggermente superiori ai limiti originariamente previsti, e di aumentare l'importo del beneficio per le fasce più basse di reddito.
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